lunedì 7 ottobre 2019

Maria regina di Scozia (2018)

Tema e genere: Dramma storico, adattamento cinematografico della biografia My Heart Is My Own: The Life of Mary Queen of Scots scritta da John Guy.
Trama: Maria Stuart (Maria Stuarda nella sua italianizzazione) torna nella natia Scozia per riprendersi il suo trono ma si ritrova circondata dagli intrighi e in inevitabile contrapposizione ad Elisabetta di Inghilterra.
Recensione: In piena renaissance di regine non poteva mancare all'appello Maria Stuarda, già deposta dal trono del cinema in almeno altre quattro occasioni (memorabile la prima, del 1936, ad opera di John Ford). Questa scritta dallo sceneggiatore di House of Cards Beau Willimon e diretta con mestiere dalla veterana del teatro inglese alla prima regia cinematografica Josie Rourke, è però una versione modernizzata smaccatamente femminista. Difatti, più che un film storico sembra di essere di fronte ad un'opera allegorica ai tempi del #MeToo (in tal senso è tangibile la mano di una donna: i temi sono enfatizzati eccessivamente da diventare quasi tutto ridondante e stucchevole), dove Maria ed Elisabetta sembrano simboli delle vessazioni degli uomini, del loro controllo e allo stesso tempo dell'ideologia che una donna non è solo moglie e madre. Fosse stato presentato in tal modo, molto probabilmente mi sarebbe piaciuto di più ed avrebbe ricevuto più consensi, ma in quanto film storico dovrebbe raccontare ciò che più presumibilmente è accaduto, nel modo più fedele possibile. Maria regina di Scozia dà invece un'interpretazione diversa e più "personale" di ciò che si può leggere sui libri di storia (la modernità di due donne di potere, ma sole, circondate da uomini benpensanti ma in realtà violenti, affamati e sibillini, guarda dritta ai nostri tempi). A tal proposito la critica più importante da muovere al film è proprio l'inesattezza storica. Gli sceneggiatori hanno voluto imprimere al film una chiave più romanzata rispetto ad un racconto vero e proprio. Maria ed Elisabetta sembrano, più che due regine, due burattini nelle mani degli uomini e l'odio reciproco decantato nei libri di storia viene quasi trasformato in una dualità creata dai rispettivi entourage. A dare lustro al film sicuramente è il contorno. L'esperienza teatrale della regista si percepisce nella cura dei dettagli scenografici (anche se, questa sua messa in scena è in verità talvolta smaccatamente teatrale, era molto più moderna e coinvolgente quella dell'Elizabeth di una ventina di anni fa) e nell'artisticità di alcuni dei momenti chiave del film (su tutti l'incontro finale tra Maria ed Elisabetta, che però in verità e nella realtà non è mai avvenuto). A proposito dei dettagli, essi sono importanti e in Maria regina di Scozia sono ineccepibili, facendo guadagnare alla pellicola almeno mezzo voto in più nel giudizio finale. Dato che anche trucco, parrucco e soprattutto i costumi fanno la loro parte, tant'è che entrambi sono stati apprezzati (da me non tanto, troppo pesante il trucco, acconciature strane, bene invece i costumi) e menzionati in tutti i premi che contano (ma nessuno vinto, e giustamente direi).

A dare ancor più lustro però le ottime interpretazioni. Il film può infatti contare sulla performance delle sue due splendide protagoniste. Se bravissima è Margot Robbie, la sua antagonista, Saoirse Ronan non è da meno. Affascinanti, senza alcun timore di apparire meno belle (il naso della Robbie è stato ritoccato per apparire meno delicato e perfetto), altezzose e autoritarie, queste due regine non potrebbero essere meno magnetiche (anche se simpatica la prima, antipatica la seconda, ottusa proprio e un pochino stupida, quest'ultima storicamente parlando s'intende). Ma se il contorno è notevole come visto, come già detto, la base (che punta molto sulla spettacolarità, sulla parvenza più che sulla sostanza) non proprio. Sarà un caso che la pellicola non abbia mai suscitato in me un sussulto o un'emozione? Comunque nel complesso alla pellicola gli si può dare la sufficienza, ma è difficile andare oltre e il merito è tutto per le presenza di due attrici bellissime nonché bravissime.
Regia/Sceneggiatura: L'intento della regista Josie Rourke (che inserisce marcatamente nel film il suo essere donna, enfatizzando in modo eccessivo tale tema) è chiaramente politico e progressista. La sua era elisabettiana è popolata di mori e asiatici, le corti sono percorse da scandali di natura ambigua e omoerotica (che non sarebbe brutto, se solo, anche per colpa della sceneggiatura troppo e mal modernizzata, non esasperasse il tutto irritando anche). La pellicola punta a ricordarci quanto le pagine sbiadite della storia siano state scritte dalle passioni e dai sentimenti carnali e viscerali di uomini, e in questo caso soprattutto donne (il parallelo tra Maria ed Elisabetta è però condotto con fastidiosa puntigliosità). L'intento è lodevole, la chiave di lettura garantisce un taglio fresco a una storia già raccontata, ma il risultato è poco armonico. Il film sa molto di compitino politically correct, nemmeno così coerente (che poi miseriaccia ladra, ma è intenzionale o una dimenticanza da dilettanti quella di non fare invecchiare minimamente i personaggi, in particolare Maria, nell'arco di 26 anni?).
Aspetto tecnico: Oltre agli aspetti già rimarcati, da segnalare l'efficace fotografia e l'avvolgente colonna sonora di Max Richter, con un tema principale accattivante e orecchiabile nella sua solennità.
Cast: Ovviamente ottime sono le prove fornite dalle due interpreti protagoniste. Saoirse Ronan è intensa e veste alla perfezione l'animo della scozzese Maria, mentre Margot Robbie conferma la sua crescita già vista in Tonya rivestendo con grazia un ruolo fragile, diametralmente diverso dai personaggi di femme fatale che l'hanno resa celebre, quello di un personaggio influente e controverso che l'attrice riempie di grande sensibilità senza mai cadere nell'esagerazione.
Commento FinaleMaria regina di Scozia può essere preso a modello di come provare a fare un film partendo da argomenti complicati e sicuramente non cinematograficamente coinvolgenti. A tentare di portare sullo schermo un capitolo importante nella storia della Gran Bretagna, ha pensato la regista Josie Rourke riuscendovi a metà. Malgrado le superbe prove di Saoirse Ronan e di Margot Robbie nei panni delle due regine di Scozia ed Inghilterra, del folto cast di comprimari che riescono a ritagliarsi piccoli "spazi di manovra", senza essere eccessivamente schiacciati dalle due protagoniste (da notare le prove di David Tennant nei panni del presbiteriano John Knox, e di Guy Pearce in quelli di William Cecil) e salvando, naturalmente, la fotografia e i bellissimi luoghi delle riprese, la vicenda sembra prendersi eccessive libertà dal punto di vista storico, lasciando spazio ad eccessi di lirismo, struggimento e politicamente corretto che, a tratti, risultano stucchevoli e poco aderenti ad una realtà storica che, dati i tempi, doveva apparire molto probabilmente, assai diversa.
Consigliato: Per gli spettatori che cercano un film in costume originale nella messa in scena ma dal taglio classico e i contenuti umanamente attuali, è certamente il film da non perdere. Per i più fedeli alla storiografia forse un po' meno.
Voto: 6
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10 commenti:

  1. I film storici proprio non fanno per me.
    Uffà. Prima o poi smetterò di commentarti, se no sembra che io sia sempre il bastian contrario.
    Ma lo sai che storici, western, fantasy e videogames mi danno a sonnolenza...........

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    1. Il problema paradossalmente è che questo non è un film storico, doveva esserlo, ma è solo un romanzetto...
      Ho capito che non ti piacciono, però non vedo i film per tuo gusto, ma per il mio :D

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    1. Su Sky intendi o in generale? Nel primo la disponibilità potrebbe ancora esserci, e nel secondo molto probabilmente passerà in chiaro ;)

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  3. A me è piaciuto, anche storicamente non è distante da quanto ci è stato tramandato. Non è che Maria fosse davvero una "bigotta cattolica e fedifraga" ed Elisabetta un'invidiosa "carogna". Certo dovevano calcare un po' la mano nei toni, altrimenti il film sarebbe apparso troppo piatto...
    Ho trovato splendidi i costumi, la fotografia molto pulita e il trucco. Margot Robbie era così brutta che mi ha fatto sentire meglio ahahahah
    Le due protagoniste bravissime eh;)

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    1. Infatti niente da dire sul contorno e sulle performance attoriali, solo che mi aspettavo qualcosa di meno politicamente corretto e meno femminista, e comunque nonostante il calcare i toni mi è rimasto ugualmente freddo. E sulla Robbie, per fortuna rimane sempre bella ;)

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    1. Personalmente non mi ha convinto, però lavoro egregio :)

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  5. Sì, siamo abbastanza d'accordo. Troppo interpretato in chiave "politically correct" femminile come piace oggi. Film "piacione" che non mi ha incantata se non per gli aspetti tecnici. Anche secondo me al di là del 6 non va.

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