lunedì 25 gennaio 2021

I film del periodo (7-24 Gennaio 2021)

In questo inizio di stagione cinematografica le uniche note liete son venute dall'animazione, saranno riusciti anche altri generi ad iscriversi alla lista? Lo scoprirete vivendo, o semplicemente leggendo. Comunque ci sono da dire due cose, come detto l'Angolo Vintage è tornato, anche se per il momento tratterò di film da me rivisti per un po' di tempo, molti anche in previsione di progetti futuri. Ed a proposito di ciò, la seconda cosa da dire è che settimana prossima arriverà finalmente anche la mia di Promessa cinematografica, che quest'anno anticipatamente vi dico che sarà corposa, ma c'è tempo.

Doctor Sleep (Thriller/Horror 2019) - Dopo l'adattamento de Il gioco di Gerald per Mike Flanagan tocca confrontarsi con il seguito più atteso di sempre per gli amanti di Stephen King e dell'horror in generale. Se inizialmente restano le atmosfere e qualche bel richiamo al primo film successivamente si avverte un po' di fastidio e viene spontaneo chiedersi il significato di questo seguito. Anche perché più che di horror trattasi di un (buon) dark fantasy. Da Shining poi si prende solamente spunto, per raccontare una storia che si discosta quasi del tutto dal capolavoro di Stanley Kubrick, i cui elementi danno l'avvio e la conclusione alla pellicola. Questo determina una certa autonomia della trama rispetto all'ingombrante originale, mossa alquanto furba per evitare paragoni rovinosi, ma che comunque non dissipa lo scetticismo. Una bambina prodigio ed un ex bimbo prodigio (il nostro Danny, un Ewan McGregor alquanto in parte), ora adulto, combattono fianco a fianco una lotta magica contro un gruppo di malvagi cannibali spirituali, guidati da una fascinosa e bellissima Rebecca Ferguson. Per niente noioso, anzi particolarmente stimolante, le vicende sono narrate con buon ritmo, alternando momenti action ad altri di riflessione (le scene migliori sono quelle girate nell'hotel maledetto). Il risultato è un film che intrattiene, ma che sembra poter dare molto più di quello che effettivamente dà (il regista, che dal precedente pesca pure qualche nome, se la cava). Doctor Sleep lascia un ricordo piacevole eppure vago. Voto: 6

Piccole donne (Romantico/Dramma 2019) - Settimo adattamento cinematografico dell'amato romanzo di Louisa May Alcott diretto da Greta Gerwig alla sua seconda regia dopo l'acclamato (forse troppo) Lady Bird. Non eccessivamente sdolcinato ma neanche particolarmente entusiasmante e toccante. Ricordo di aver visto almeno due versioni precedenti di Piccole Donne, la trama è oramai arcinota ed è difficile migliorare un prodotto così tanto sfruttato in passato. Tuttavia in questo caso la regista (che azzarda, non sempre riuscendoci, la carta dello scombinamento di piani temporali) ci dà la sua versione, più autoriale ma non per questo migliore, una storia familiare condita da buoni sentimenti che racconta le vicissitudini domestiche ed amorose delle quattro sorelle March nel Massachusetts degli anni 1860, Jo la ribelle, Meg la giudiziosa, Amy la viziata e Beth la fragile. Se non si è letto il romanzo o visto le precedenti versioni magari può essere più emozionante. In ogni caso è una buona occasione per vedere all'opera un cast che raccoglie alcune tra le migliori attrici delle loro rispettive generazioni (conferme di livello, in particolare, Florence Pugh e Saoirse Ronan, meno incisiva Emma Watson). Meno riuscita invece la rappresentazione dei personaggi maschili, in particolare di Timothèè Chalamet e Louis Garrel, che non convincono fino in fondo nel panni di Laurie e Fredrich Bhaer. In definitiva, non è male, è di gran classe, tecnicamente e non solo, però non sembra riuscito perfettamente. Ci si augura che la prossima volta andrà meglio, anche se sette possono bastare. Voto: 6,5
Mia e il leone bianco (Avventura/Dramma 2018) - Una ragazzina affezionata a un grazioso leone bianco è costretta a fuggire con l'amico a quattro zampe quando scopre che intendono consegnarlo a bracconieri senza scrupoli. Pensato per un pubblico di giovanissimi, è un film a metà strada tra il racconto di formazione e l'avventura, con lievi tocchi di eco-vengeance. Il fatto di essere stato girato nel corso di tre anni permette un realistico sviluppo della storia, con la protagonista (una bravissima Daniah De Villiers) che si fa sempre più grande parallelamente al felino. I contorni da favola non inficiano la potenza del messaggio (una sentita denuncia contro la pratica della caccia nella gabbia). Regia nella norma, con una sceneggiatura che si focalizza soprattutto sul meraviglioso rapporto della "strana coppia", con una parte avventurosa che coinvolge più del previsto (le location di rara bellezza). Detto ciò, questo prodotto filmico è consigliabile agli appassionati del genere, anche se, proprio per quello che dice, specialmente alla fine, andrebbe visto da più persone possibili. Voto: 6

Il mio capolavoro (Dramma/Commedia 2018) - Non possiede lo scavo del Il cittadino illustre, ma questo nuovo film (il suo terzo di finzione ma il primo firmato soltanto da lui) di Gastón Duprat mantiene quella leggerezza di fondo, mostrando attraverso il legame di profonda amicizia di questi due personaggi così antitetici ma uniti, il mondo dell'arte ed il sottobosco che lo circonda, sottolineando quanto sia ambiguo e magmatico tale mondo. Eccellente il lavoro sui due personaggi principali, pittore e gallerista, Guillermo Francella e Luis Brandoni hanno una ottima alchimia reciproca. Non si può dir lo stesso per i caratteri secondari, che peccano di un certo schematismo di fondo. Il film tende ad essere più farsesco rispetto al Cittadino Illustre, però privo di eccessi inutili. Il risultato è un buddy movie godibilissimo, intelligente, nel quale la cialtroneria dei due protagonisti non è meno insulsa dell'inconsistenza di tutta la fauna umana che si assiepa intorno all'arte contemporanea, dai critici agli aspiranti artisti. Il materiale su cui riflettere alla fine non è poco. Voto: 6+

La belle époque (Romantico/Commedia 2019) - Il regista di Un amore sopra le righe (che personalmente non mi convinse lo scorso anno), Nicolas Bedos, è l'autore di una piacevole sorpresa, La belle époque appunto, un film riuscito e molto gradevole. Si tratta di una produzione basata (nel complesso) su una struttura narrativa di meta-cinema dove la finzione è in un processo di osmosi con la realtà. Il plot fa capire ben presto le proprie intenzioni, La belle époque è un film di romanticismo e di palese nostalgia. I punti di forza del disegno del regista, risiedono principalmente, nella costruzione scenica e nella sceneggiatura. La costruzione della scena è curata in ogni specifico dettaglio, fra il barocco e l'eleganza. Lo scopo della regia, presumibilmente, è quello di creare un cinema d'atmosfera, in effetti, il piano è rispettato alla grande. Si respira quindi, a tutto regime, un alone artistico pieno e pomposo. La sceneggiatura, nel frangente, risulta essere molto artificiosa e regala momenti interessanti. Su questo asse anche la narrazione si destreggia bene anche se presenta punti di non ritorno, nel nome di una scanzonata superficialità. Per chi prende visione al film, comunque, è consigliabile lasciarsi andare alla situazione e di accettare tutto per buono, se lo spettatore si ponesse nelle vesti di un amante delle cose lineari e ortodosse, potrebbe non apprezzare. La belle époque ha quasi tutto per funzionare, anche il ritmo è vibrante, il processo di intrattenimento è portato avanti molto bene. Si ride, ci si diverte, ci si emoziona: non capita così spesso e non certo in modo così continuo. Notevoli le performance attoriali del cast qui corale, ad eccezione forse di Fanny Ardant, costretta in un personaggio costantemente sopra le righe, ecco infatti un bravissimo Daniel Auteuil, ma bravi anche Guillaume Canet ma soprattutto Doria Tillier, già nel precedente del regista però qui più convincente, e pure più bella. Una bellissima storia d'amore raccontata con originalità e brillantezza, decisamente promosso questo nostalgico e romantico lungometraggio. Voto: 7
Marcia per la libertà (Dramma/Biografico 2017) - Il titolo italiano è, come spesso succede, fuorviante: non c'è nessuna marcia, se non in senso figurato, in quanto viene narrata una delle tante sofferte tappe del processo di affermazione dei diritti degli afroamericani in un paese imbevuto di pregiudizi razziali. Ispirato ad un caso di cronaca che all'epoca fece scalpore, un film processuale di stampo classico, discretamente confezionato (la canzone candidata all'Oscar nel 2018 non è male) ed interpretato con professionalità, ma anche molto convenzionale e in alcuni snodi assai prevedibili. È buona la ricostruzione ambientale e il cast ben scelto offre come detto una buona prova (su tutti lo sfortunato Chadwick Boseman, un'altra valida performance dopo quella in City of Crime). La regia non è ispirata più di tanto. Un biopic incentrato sulla battaglia dei diritti civili condotta da colui che poi diventò il primo giudice afroamericano della Corte Suprema degli Stati Uniti (da qui il titolo originale Marshall), comunque interessante e non troppo da sottovalutare. Voto: 6

Blinded by the Light (Dramma/Musicale 2019) - "Accecato dalla luce" delle canzoni del boss, un giovane anglo-pakistano cerca di liberarsi dall'angusta vita di provincia. Una commedia garbata "illuminata" da una colonna sonora d'eccezione, ben ambientata (negli anni '80) e interpretata da un buon (abbastanza sconosciuto, a parte Hayley Atwell) gruppo di attori. Una visione piacevole per un film che soffre di una trama un po' scontata (finale edulcorato compreso), e di una caratterizzazione stereotipata dei personaggi. Non male, nel complesso. La regista Gurinder Chadha, che non è solo quella di Sognando Beckham ma anche quella dell'interessante Il palazzo del Viceré, dirige amabilmente la pellicola, una favoletta, sebbene tratta da una storia vera, a lieto fine che cerca affronta temi non nuovi e cerca di portare avanti i soliti valori direi universali e non solo a stelle e strisce. A tratti sa anche divertire ed è sicuramente costruito con sapienza, in modo da saper anche coinvolgere, in tal senso però Sing Street (abbastanza simile) ci riusciva indubbiamente meglio. Da non perdere se si ama Bruce Springsteen, visto com'è tutto costellato delle sue canzoni che, nel mio giudizio, gli fanno guadagnare un plus, altrimenti, chissà. Voto: 6+

Border - Creature di confine (Dramma/Fantastico 2018) - Diretto da Ali Abbasi, alla sua opera seconda, Border può essere visto come una variante del classico tema, più volte esplorato da letteratura e cinema, del binomio bruttezza esteriore/bellezza interiore: infatti la protagonista femminile è una persona non certo bella ma una lavoratrice scrupolosa e zelante e anche molto sensibile. Contrariamente ad altre opere, ad un "mostro" buono fa da contraltare una persona "brutta, sporca e cattiva", che circuisce ben presto ella per i suoi loschi e spregevoli scopi secondari. Il film funziona decisamente bene nella prima parte, quando il regista costruisce una favola contemporanea (il bosco, il bestiario animale) improntata sullo studio di due outsider ma, una volta rivelata la componente fantastica, l'autore di origine iraniana si lascia un po' prendere la mano e la troppa carne al fuoco, sia a livello di temi affrontati (traffico di esseri umani, dicotomia tra umani e creature fatate, attrazione/repulsione, nascita, maternità o paternità, maschio/femmina/trasgender) sia di generi (poliziesco, fantasy e horror), soffre di gravi scompensi narrativi e di riuscita finale. Egli vorrebbe creare una pellicola disturbante e, in parte riesce nell'intento, con tutta l'anzidetta prima parte, condita di tanti bei primi piani in cui scruta nell'animo dei due protagonisti, ma poi si lascia andare e indugia su scene in cui scende nei troppo particolari, lasciando ben poco all'immaginazione e dà vita a più di una sequenza rivoltante. Bravissimi i due (irriconoscibili) protagonisti, grazie ad un lavoro di make up a dir poco eccezionale, che ha addirittura ottenuto una candidatura agli Oscar nella categoria. Border è un film di sicuro interesse, che tuttavia non mantiene tutte le sue promesse. Voto: 5

ANGOLO VINTAGE
La città verrà distrutta all'alba (Horror/Dramma 1973) - Più generico e meno sorprendente de La Notte dei Morti Viventi, The Crazies (qui da noi La città verrà distrutta all'alba, per una volta un titolo italiano non malvagio) è comunque uno dei film da vedere di George A. Romero, anche perché uno dei suoi più iconici (iconiche come le tute bianche dei militari). Nonostante il budget molto basso, la pellicola risulta attuale ed in questo periodo più che mai, non a caso il virus che si propaga rende pazzi e vedo diverse analogie con quello che succede nei giorni odierni (le reazioni della gente). I risvolti politici e sociali sono presenti, progressivamente sempre più disperato (il pessimismo, malgrado un leggero spiraglio alla fine, è già bello tosto, e non mancano notevoli sgradevolezze e tocchi di umorismo acre, sangue al minimo però), è un film dagli spunti più realistici dei soliti di Romero, ma rimane comunque godibile e poteva essere ancora meglio se avessero avuto più soldi per la realizzazione (i soldi li hanno avuti per fare il remake, del 2009, e si è visto, uno dei pochi esempi dove appunto il remake è quasi meglio dell'originale). E tuttavia vero che l'età ha infierito e che la componente visiva ne abbia risentito (nonché il resto, musiche brutte e interpretazioni modeste), ma la sostanza (ancora) c'è (come detto). È, in ogni caso, un importante antesignano in termini di catastrofismo biologico autentico, poi imitato e anche rifatto in seguito, seppur sminuito del suo significato più puro in favore della semplice azione (non nel caso del remake, addirittura più omogeneo e con un finale non troncato quasi a metà). E infatti, datato e pieno di imperfezioni, ma mantiene ancora una certa carica suggestiva e visionaria. Romero farà di meglio, ma la suspense non manca ed un paio di scene lasciano il segno. Abbastanza violento, un po' rozzo negli effetti ma tutto sommato guardabile. Voto: 6,5

Ecco infine i film scartati ed evitati del periodo: Reprisal, Qualcosa di meraviglioso, Il delitto Mattarella, Matthias & Maxime, In viaggio con Flora, Beyond the Law - L'infiltrato, Letto n.6, Blu profondo 3, Il tabaccaio di Vienna, L'amour flou - Come separarsi e restare amici, Look Away - Lo sguardo del male, Only - Minaccia letale, Cody il mio amico robot, Il disertore, Official Secrets - Segreto Di Stato, Supermiss missione animali, Dopo il matrimonio.

40 commenti:

  1. Di letto n.6 me ne hanno parlato bene, forse dovresti recuperarlo. Qualcuno ha evocato i miti Argento e Avati, benché ci siano un po' troppi jump-scare, sembra..
    Mi hanno parlato molto bene anche del tabaccaio di Vienna, film con qualche eco felliniano..

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    1. Non so chi sono questi tizi, ma al secondo potrei anche, però al primo no, anche perché io ne ho letto male..

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  2. Solo guardabile The Crazies? Per me un vero e proprio filmone del buon Romero! :--)

    Su Little Women sono d'accordo, i personaggio maschili in particolare proprio poco convincenti.

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    1. Guardabile adesso, perché rivisto oggi perde tanto, ma all'epoca era quasi un capolavoro indubbiamente, e di Romero uno dei migliori ;)
      Sì, peccato che non solo loro non convincano, anche altro..

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  3. piccole donne lo amai al cinema, dovrò leggere il libro
    sai che esiste un omonime di Belle epoque con penelope cruz?

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    1. Sinceramente emotivamente abbastanza freddo questo adattamento..
      Non sapevo, ma ho letto, comunque è tutto un altro film, storie diverse.

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    2. io ho visto anche l'adattamento con susan sarandon e preferisco quello
      là conosco tutte ma tutte le attrici, alcune qui invece erano sconosciute

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    3. Conosco sia le une che le altre io invece, e quello non è affatto male sì ;)

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  4. Ottimo, alcuni titoli mi mancano. Li deve assolutamente recuperare

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    1. Sì, soprattutto direi i migliori e quelli più "famosi" ;)

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  5. Doctor Sleep ha un pregio: è meglio del romanzo di King da cui è tratto, quindi in questo caso a Flanagan vanno fatti i complimenti.

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    1. Non conosco il romanzo, entrambi, ma meglio così direi ;)

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  6. Ciao! A me Piccole donne e Mia e il leone bianco sono proprio piaciuti :-) Non conosco gli altri!

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    1. Ti consiglio La belle époque, anche perché meta-cinema è praticamente teatro, che a te piace tanto ;)

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  7. Non ho mai visto riadattamenti di Piccole donne, sai? Per paura che fossero come al solito di gran lunga peggiori rispetto all'originale.
    Quasi quasi questo lo guarderei, però.

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    1. Hanno fatto 7 film e pure una miniserie abbastanza recente, il primo film è del 1918...comunque quest'ultimo un'occhiata la merita sì ;)

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    2. Del 1918???
      Caspita! Allora ho detto una grossa sciocchezza, perché io ho guardato solo quello del '94, non Winona Ryder. Bellissimo.

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    3. Già, comunque probabilmente è quello del '94 il migliore ;)

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  8. Avevo visto anch'io Doctor Sleep e concordo con te, è un film piacevole, si può visionare tranquillamente ma non rimane tanto impresso. Infatti quando ho letto il titolo, nonostante sapessi di averlo visto, per un momento mi sono chiesta chi fossero gli attori e quale fosse la trama. Niente a che fare con Shinning...
    Volevo guardare anche Piccole donne, ma essendo un film che dovrei guardare io da sola perché è impossibile che io convinca mio marito a vederlo, non mi sono adoperata molto a trovare il tempo, avevo sempre qualcosa di meglio o più importante. Il cast promette bene ma per qualche motivo non mi convince a sufficienza, probabilmente perché non me la sento in questo momento di vedere un film e poi dire "il libro era molto meglio".

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    1. No niente a che fare, eppure la visita all'Hotel ha molto a che fare, le scene migliori lì.
      Il tempo c'è per vederlo, ma il mio consiglio è di farlo prima o poi ;)

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  9. Io rimasto fregato con Reprisal.. una bruttura ridicola e orrenda dove Bruce Willis funge da specchietto per le allodole..e io ho da allodola... ahaha

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  10. Partiamo con quello che mi è piaciuto: Doctor Sleep mi ha sorpreso più del previsto, più fedele al romanzo dello Shining di Kubrick (il giovine uscivo fresco dalla lettura di entrambi e mi ha fatto le lezioni), con trovate ed effetti speciali davvero speciali è pure entrato fra i miei migliori film lo scorso anno.
    Con Piccole Donne arrivavo vergine, quindi c'hai ragione: mai letto, mai vista una sua versione e quindi mi ci sono appassionata e ho amato tutto e tutti.
    Oh, quanto mi era piaciuto e quanto mi ha avvicinato al Boss Blinded by the Light, imperfetto e a tratti anche troppo leggero, ma bellissimo leggere le canzoni in questo nuovo contesto!

    Infine, felice di non essere l'unica a non aver amato Border, sarò razzista nei confronti dei brutti, non so, ma davvero non c'ho visto niente se non della bellissima e suggestiva natura.

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    1. Sì, Doctor Sleep ha dei pregi, peccato si dimentichi subito, ma non male perché il rischio c'era fosse mediocre..
      Eh sì, la storia un po' cambia ma il succo è lo stesso, e purtroppo una lacrima non è uscita..
      Vero, molto bello ed interessante, e il Boss fa una gran figura ;)
      Ma brutti non sono, sono Troll, cioè boh..

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  11. Voglio recuperare Doctor Sleep, che ancora non vedo.
    Il recupero vintage che hai fatto merita, dai^^

    Moz-

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    1. Ma sì, però è invecchiato così tanto che mamma mia, non lo ricordavo in quel modo..

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  12. Piccole donne è teriBBile... detestato cordialmente, complice la presenza di Chalamet 😅 Borders invece è adorabile*.

    * le scene di sesso in che categoria di PornHub si troveranno?

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    1. Effettivamente lo odio anch'io, su Border purtroppo mi aspettavo di meglio dopo averne letto da te.
      Dove? Nella categoria Troll probabilmente.. :D

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  13. Devo vedere Piccole Donne, è uno dei libri della mia infanzia e le attrici sembrano perfette per i ruoli. Contenta di sapere che Doctor Sleep non è proprio una catastrofe; peccato per Border, speravo fosse migliore, l'idea mi pareva valida. Ma soprattutto...hanno fatto dei seguiti di Blu Profondo e non ne sapevo niente! Gulp!

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    1. Almeno quelle sono bravi, le attrici la cosa migliore di Piccole donne settimo adattamento..
      Due sorprese all'opposto Doctor Sleep e Border, credevo peggio invece buono il primo, credevo meglio invece brutto il secondo..
      Ed era meglio rimanesse così per te, spero non ti venga in mente di vederlo, anche perché già il secondo faceva pena..

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  14. Su Piccole Donne scrissi la recensione quando lo vidi, più di un anno fa. La nostra opinione coincide pressapoco, ho amato la fotografia, l'interpretazione di tutto il cast femminile (indimenticabile Meryl Streep quale zia March) meno il cast maschile. Mi sono piaciuti moltissimo i costumi e anche il doppio binario del racconto, tra libro e realtà.
    Blinded by the Light è divertente ma nulla più, per veri appassionati del Boss (come me).
    PS: trova il tempo di vedere Letto n.6; secondo me non ti dispiacerebbe...

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    1. Doppio binario sì, ma flashback anche no..
      Ma anche per non appassionati, perché il Boss è il Boss ;)
      Già il titolo non mi convince, ci penso ma non prometto.

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  15. Di questi ho visto solo Doctor Sleep e devo dire che l'ho apprezzato parecchio, ovviamente evitando inutili paragoni con il capolavoro di Kubrick.

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    1. Quello sì, comunque il collegamento c'è e funziona abbastanza bene ;)

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  16. Doctor Sleep ho letto il romanzo, e posso dire tranquillamente che è immondizia. Paradossalmente sembra che il film (che non ho visto) sia meglio del libro. Tra l'altro è un peccato, perché partiva da un'idea intrigante (i vampiri dello Shining che girano l'America su dei camper), poi buttata in vacca.
    La città verrà distrutta all'alba ho visto solo il remake, piaciuto molto.

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    1. Per esserne certo e/o per vederne più approfonditamente ti consiglierei di vedere Doctor Sleep il film, potrebbe sorprenderti ;)
      Come detto, bello il remake, eppure l'originale nonostante tutto ha il suo fascino :)

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  17. Hai smontato tre film che ho adorato, ovvero Piccole donne, Doctor Sleep e Border XD
    Mentre de La città verrà distrutta all'alba ho visto solo il remake, che vergogna!!

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    1. Beh smontato, l'ultimo sì, ma gli altri non mi sono dispiaciuti, hanno i loro pregi ;)
      E infatti, non si può da una cultrice dell'horror come te, ma insomma! :D

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  18. Vorrei vedere Piccole donne perché da piccola ho amato il libro, però ho troppo paura xD Emma Watson non mi piace molto come attrice...che faccio, rischio? O mi fermo al bel ricordo del libro? :-D

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    1. Non chiederlo a me, che il libro non ho letto, so solo che cinematograficamente parlando è un buon prodotto, meritevole di visione ;)

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