Cenerentola (Cinderella) è un film del 2015 diretto da Kenneth Branagh, con protagonista Lily James. Il film è l'adattamento cinematografico della celebre fiaba Cenerentola e remake in live action del film d'animazione del 1950, quindi non credo che c'è bisogno di sapere la trama, quella originale, in quanto praticamente quasi tutti la conoscono. In questo film infatti non è la trama che cambia, tutto rimane al suo posto, senza nessun stravolgimento importante (e meno male sta diventando una consuetudine da quando hanno prodotto la serie tv 'C'era una volta'), ma le ambientazioni e scenografie ancora più fiabesche, colori vivaci dei vestiti e piccoli effetti speciali di livello. Certamente cambia la psicologia dei protagonisti in quanto il regista inglese la fornisce sfumata ed evoluta, mai passiva e pienamente consapevole. I protagonisti arrivano al lieto fine dopo essersi riconosciuti, scelti e voluti. Insomma, un film che racconta una favola oramai vecchia di millenni (alcuni studiosi sostengono infatti che provenga dalla Cina, altri addirittura dall'antico Egitto), ma che in questa versione di Kenneth Branagh viene rappresentata con modernità e attualità, con eleganza e brillantezza assoluta.
giovedì 31 marzo 2016
Gli altri film del mese (Marzo 2016)
Labels:
Avventura,
Azione,
Cam Gigandet,
Cate Blanchett,
Commedia,
Dramma,
Fantasy,
Guy Pearce,
Helena Bonham Carter,
Lily James,
Luke Goss,
Ming-Na Wen,
Months movie,
Richard Madden,
Robert Pattinson,
Shane West,
Thriller
martedì 29 marzo 2016
Birdman (2014)
sabato 26 marzo 2016
Buona Pasqua a tutti!
Domani è già Pasqua, e io non vedo l'ora di aprire e mangiare il mio uovo di cioccolato (immancabile ogni anno, quest'anno della Lindt), anche se questo mese tra il mio compleanno, la festa del papà (e quindi zeppole), biscotti, merendine e qualche piccolo eccesso, di dolci ne ho già mangiati a bizzeffe e addirittura quest'anno che la Pasqua cade a marzo, ci sarà anche la torta per il compleanno di mio padre. L'estate è lontana, quindi nessun problema, tanto la prova costume (si anche gli uomini la fanno) almeno per me, non è necessaria. E' stato Marzo un mese intenso, a parte il mio compleanno personalmente importante (Ho fatto 30..facciamo 31!), due notizie hanno scosso il mondo, mi riferisco ovviamente ai vili attacchi terroristici da parte di persone disturbate, non degne di appartenere a questo mondo, e alla recente scomparsa di una leggenda del calcio, il grandissimo Johan Cruijff, un giocatore che ha rivoluzionato il mondo del pallone con il suo gioco, la sua straordinaria carriera, i suoi gol, le sue giocate, uno dei più forti giocatori di tutti i tempi, più forte anche di Maradona perché fuori dal rettangolo verde era un Signore. Come ogni anno Marzo è il mese dell'inizio della primavera, una stagione particolarmente piacevole, per le prime fioriture, i primi caldi e la riscoperta alla vita, il risveglio da un lungo letargo invernale della natura, senza dimenticare il doloroso (dormiremo un'ora in meno) cambio d'orario (l'ora legale) di questa notte. Insomma tante cose, come da appassionato di Storia e soprattutto quella di Gesù (che mi ha sempre affascinato) non potrò non vedere qualche film di genere 'Biblico', infatti tra i film che gireranno in tv, non poteva mancare il classico e bellissimo film Ben-Hur (andato giorni fa in onda) e sicuramente andrà in onda il crudo ma spettacolare film su Gesù, La passione di Cristo, girato a Matera, vicino al mio territorio. In questi due giorni però, non solo mangerò a volontà ma vedrò un film che aspetto da tanto e che martedì sarà recensito, ossia Birdman. La Pasqua è una celebrazione importante nella cristianità, è il fulcro della religione cristiana, un momento di gioia, di felicità, e quindi nonostante tutto, bisogna continuare a vivere anche in momenti moralmente tristi come questi, cercando di non farsi prendere dalla paura, ma lottare e non mollare, perché mai come adesso c'è bisogno di pace e serenità, quella che vi auguro di trovare in questi due giorni festivi, quindi Buona Pasqua...e Pasquetta!
venerdì 25 marzo 2016
Fury (2014)
giovedì 24 marzo 2016
The Shannara Chronicles (1a stagione)
mercoledì 23 marzo 2016
Kingsman: Secret Service (2014)
Questo non è il classico film di spionaggio, non è il classico film alla James Bond in cui un megalomane cattivo usa stratagemmi strampalati per uccidere l'eroe di turno che a sua volta si impegna con un piano altrettanto strampalato e d'effetto che immancabilmente riesce, non è il classico film con un finale scontato e prevedibile o dove prima di morire un discorso strappalacrime serve, questo non è quel tipo di film, questo è Kingsman: Secret Service (2014), uno spettacolare, ironico, imprevedibile e incredibile thriller action, veramente pazzo e divertente oltre che di grande impatto visivo. La pellicola è l'adattamento cinematografico di un famoso e recente fumetto (che non conosco per niente, e non sapevo neanche fosse tratto da un fumetto) The Secret Service di Mark Millar realizzato per l'etichetta Millarworld. Si tratta del quarto lungometraggio tratto dai fumetti Millarworld, dopo Wanted, Kick-Ass e Kick-Ass 2. Proprio da questi due ultimi film, la pellicola sembra prendere ispirazione o almeno prendere a esempio per costruire, una storia, un film di un certo livello, di un certo stile, di un particolare modo, quello grottesco e fumettistico che fa della pellicola uno dei migliori del suo genere, anche se un particolare genere non c'è, è qualcosa di diverso, qualcosa di meglio, di epico. Non ho mai visto niente del genere, ecco perché questo folle film è qualcosa di unico e nuovo. La pellicola racconta le mitiche avventure di Eggsy, che in passato, era un ragazzo promettente, ha lasciato la scuola, l'accademia dei marines, l'atletica, nonostante avesse le potenzialità per eccellere. È abituato a vivere ai margini della società, a vedere sua madre sfruttata dal boss della banda locale, ed è dovuto crescere senza suo padre. Non sa che suo padre era un Kingsman ed è morto da eroe. Tutto ciò che ha di lui è un medaglione con un numero di telefono, da chiamare in caso di guai. Proprio attraverso quel numero di telefono Eggsy entrerà in contatto con Harry Hart (Colin Firth), un esperto Kingsman con un debito di vita nei confronti del padre del ragazzo. Harry, nome in codice Galahad, prenderà Eggsy sotto la sua ala, conducendolo alla selezione per entrare nell'agenzia segreta e farlo diventare un Kingsman, un gentleman addestrato al combattimento, alla sopravvivenza, all'uso delle armi, a compiere ogni genere di missione senza entrare mai nel merito e senza comparire mai sui giornali, offrendogli l'occasione di una nuova vita, una vita da spia, una vita da Kingsman. Ma la selezione sarà spietata (a tratti un po' prevedibile) e la minaccia vera è dietro l'angolo.
martedì 22 marzo 2016
Generazione 883
Io sono figlio (come moltissimi ovviamente) degli anni '90, uno sconclusionato decennio. Sono stati gli anni del walkman riavvolto con la Bic e del floppy disk, di Roberto Baggio e Susanna Messaggio, degli zaini Invicta e delle situation comedy generazionali, da Beverly Hills in giù, degli autoscontri e dell’omino a cubetti targato Italia '90, quelli del Furby e del Tamagotchi, anni in cui si pronosticava sulla schedina del Totip, quelli dei primi cellulari, gli anni in cui Patrick Swayze e Demi Moore, lavoravano la creta a quattro mani in Ghost, mentre Forrest Gump cominciava la sua corsa, Titanic il suo naufragio, il cast di Full Monty il suo show a petto nudo e il picchetto di Trainspotting a sbricconeggiare per Edimburgo. Anni, anche bui e belligeranti, la Guerra del Golfo, la Strage di Capaci, lo scandalo Mani Pulite, inaspriti dalle morti di molti miti, da De Andrè a Lucio Battisti, da Sinatra a Kurt Cobain, così come Freddie Mercury e Lady D. Ma mentre tutti ascoltavano Vasco Rossi e i Queen (anche mio fratello, tanti altri e anch'io successivamente), io come quasi tutti della mia generazione ascoltavo gli 883. Era il 1993 quando ad una gita, non ricordo la località, da una bancarella ho comprato (non io ovviamente, avevo 8 anni..) una cassetta degli 883, che non conoscevo, avevo forse sentito qualche canzone, ma a quell'età non sapevo niente di musica. Ebbene, da quel momento sono diventati il mio gruppo preferito in assoluto. E' innegabile che Max Pezzali e gli 883 hanno segnato una generazione, non solo la mia, tante, tantissime canzoni hanno caratterizzato gli anni novanta. Perché chi è diventato grande negli anni '90 (ma non solo), indipendentemente
dai suoi gusti musicali, ha trovato nelle canzoni degli 883 uno specchio
della propria vita. Un po' di nostalgia ricordando gli anni del liceo, il diventare grandi,
lo stare sempre insieme agli amici, le prime esperienze con le ragazze. In tanti anni di carriera, prima con gli 883 e poi da solo, Max
ha scritto e cantato tante canzoni che sono diventate delle vere e
proprie icone generazionali per tanti giovani che ormai sono diventati
adulti, ma che sotto sotto mantengono la spensieratezza delle avventure
raccontate in canzoni come "Gli Anni ", "Rotta X Casa di Dio ", "Weekend " e "Con Un Deca ". Non è ovviamente semplice decidere quali siano le cinque, le dieci, le venti canzoni di Max Pezzali e degli 883 che più delle altre hanno segnato la generazione degli anni '90 e la mia, perché ognuno può identificarsi con tante delle canzoni e quindi stilare una propria classifica personale, come quella che potevo fare ma che non farò, sarebbe interminabile. Ma prendere ad esempio qualche canzone e spiegare un motivo, un aneddoto o un ricordo.
lunedì 21 marzo 2016
Ma che bella sorpresa & La solita commedia: Inferno (2015)
Ma che bella sorpresa è un film italiano del 2015 diretto da Alessandro Genovesi. È ispirato (praticamente copiato, come è ormai consuetudine) alla commedia brasiliana del 2009, campione d'incassi, A Mulher Invisível (letteralmente La donna invisibile), il film è stato girato a Napoli, per rendere le atmosfere più simili a quelle del film originale, girato a San Paolo in Brasile. Ma che bella sorpresa racconta le vicende di Guido (Claudio Bisio), romantico sognatore e professore di letteratura al liceo, affabile e simpatico, quanto prevedibile e monotono, la cui vita va in pezzi quando la sua fidanzata, con cui convive da anni, lo lascia per un altro uomo, un maschio alfa aitante, avventuroso e straniero. Paolo (Frank Matano), un suo ex svogliato studente diventato insegnante di educazione fisica è il suo migliore amico e farà di tutto per aiutarlo ad uscire dalla crisi. La vita di Guido però sembra tornare a sorridere grazie all'incontro con Silvia (Chiara Baschetti), sua nuova vicina di casa. Silvia non è solo bellissima, ma si intende di sport, tifa per la sua stessa squadra, ama girare per casa in lingerie e apprezza tutti i piccoli romantici gesti che Guido ama fare: passeggiate in bicicletta, mazzi di fiori, tramonti... insomma, la donna perfetta! Ma la donna perfetta esiste, ma soprattutto esiste veramente Silvia? Con questo interrogativo dovranno fare i conti i nostri protagonisti, compresa la bella Giada (Valentina Lodovini), vicina di casa romantica e innamorata segretamente di Guido. Per questo, il suo unico amico scopre e allerta i genitori (interpretati dall'inedita e fulminante coppia Renato Pozzetto-Ornella Vanoni), che da Milano vanno in missione per stanare il figlio e la sua ossessione, poiché è così 'pazzo' che parla da solo al tavolo per due in una pizzeria del posto. A primo impatto il film risulta essere "semplicemente simpatico" e scorrevole, con qualche scena che fa strappare delle risate (poche a dir la verità). Detta così sembrerebbe la solita commedia all'italiana di recente confezionamento, in realtà la storia parte da un idea (non originale) che, se fosse stata sviluppata in altri termini, avrebbe potuto dar vita ad un film di tutt'altro spessore. Il film infatti (che il regista ha voluto confezionare nei termini del film "leggero" e di intrattenimento), dopo un po' annoia, perché dopo mezz'ora godibile e in effetti divertente, c'è solo un trascinarsi di gag trite e ritrite che fanno fatica a costruire un film, che quasi non è.
venerdì 18 marzo 2016
American Horror Story: Hotel (5a stagione)
Hotel è la quinta stagione della serie antologia American Horror Story e questo permette a chi non l’ha mai vista di cominciare a vederla anche se non ha ancora recuperato le stagioni precedenti ma io le ho viste tutte, e posso già affermare senza ombra di dubbio, che è una delle migliori stagioni, non la migliore in assoluto perché la paura, l'angoscia, i segreti inquietanti e la soggezione, che hanno contraddistinto la serie e le altre stagioni, risulta quasi assente, al contrario del sangue a fiumi. Perché American Horror Story: Hotel si è contraddistinta come una stagione confusionaria, a tratti noiosa anche nelle reiterate scene di sesso e omicidi, dove l'attenzione a scenografie e costumi è rimasta impeccabile ma che sembra aver perso la bussola fin dal principio, lasciando troppo a lungo aperte parentesi poi chiuse frettolosamente, e che ha mostrato qualche limite evidente, già trapelati in altre stagioni. Questa volta, come da sottotitolo, siamo in un Hotel (il Cortez per la precisione) nel centro di Los Angeles. Un luogo creato agli inizi degli anni Venti da James Patrick March (Evan Peters), un uomo sadico e pieno di se, un magnate americano con il vizio dell'omicidio. Egli creò l'albergo in modo da poter uccidere le sue vittime senza lasciare traccia e questa caratteristica pare sia rimasta impressa nell'architettura dell'Hotel (tra l'ambientazione di Shining e i film di Dario Argento) a tal punto che si comincia a popolare di spiriti maligni, vampiri e personaggi piuttosto strani. Nel corso degli anni infatti è diventato un luogo infestato dalle anime che hanno perso la vita al suo interno, tra cui March stesso, e dimora della Contessa (Lady Gaga), Elizabeth Johnson, una donna bellissima e immortale che uccide per vivere: è, in poche parole, un vampiro. L'accompagna Donovan (Matt Bomer), il figlio di Iris (Kathy Bates), receptionist dell'Hotel assieme a Liz Taylor (Denis O’Hare), un'eccentrica transessuale entrata anni prima nelle grazie della Contessa.
giovedì 17 marzo 2016
I mercenari 3 (2014)
I mercenari 3 (The Expendables 3) è un film del 2014, sequel del film I mercenari 2, la terza pellicola della saga degli Expendables, iniziata nel 2010 e creata da Sylvester Stallone, protagonista dei film e regista del primo capitolo. Andato in onda su canale5 il 7 marzo scorso, è stato l'ultimo dei film première cinema di mediaset. In questo nuovo capitolo dei Mercenari, Barney (Sylvester Stallone), Christmas (Jason Statham) e il resto della squadra si ritrovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Mel Gibson), che anni prima aveva co-fondato Gli Expendables con Barney, ma che in seguito è diventato un trafficante di armi senza scrupoli, uno che Barney era stato costretto a uccidere...o almeno così pensava. Ma nella squadra di Barney Ross si materializza il più prevedibile eppure il più clamoroso degli eventi, un incidente che mette a serio repentaglio la vita di uno dei membri. L'evento spinge Ross a trovarsi un'altra squadra, fatta di giovani, più veloci ed esperti di alta tecnologia, a cui non sia legato da una profonda amicizia, per portare a termine una nuova missione, quella infatti di eliminare Stonebanks che lui vorrebbe morto ma che deve catturare, non solo a causa del ferimento del suo amico ma anche perché Stonebanks, sfuggito alla morte, ha ora come principale missione quella di eliminare Gli Expendables. Liberarsi degli amici di una vita e tenerli lontani da un bel complesso di esplosioni però è più difficile del previsto. Inutile sottolineare che questo film d'azione è una pellicola dove si sprecano proiettili, bombe, granate, mezzi corazzati, elicotteri, arti marziali in una formula chiassosa dove gli eroi vincono ed i cattivi perdono, accumulando cataste di cadaveri senza alcuna drammaticità, e ci si diverte. Inutile dire poi che questo film non si discosta dal suo vero obbiettivo, intrattenere, facendolo in modo eccelso anche e nonostante parecchi difetti e buchi nella sceneggiatura.
mercoledì 16 marzo 2016
Fuga in tacchi a spillo (2015) & Il Segreto del suo volto (2014)
Fuga in tacchi a spillo (Hot Pursuit) è un film del 2015, con protagoniste Reese Witherspoon e Sofía Vergara. Cresciuta sul sedile posteriore di una macchina della polizia, Rose Cooper è diventata un'agente tutta d'un pezzo portata a combinar guai dal suo eccesso di zelo. Lei, sempre ligia nel rispetto delle regole, impermeabile (suo malgrado) al fidanzamento, è nota nella sua stazione di polizia dopo un colpo partito nei confronti del figlio del sindaco, da qui il termine "cooperata". Confinata per anni ad archiviare le prove in un bugigattolo della centrale, ottiene finalmente l'incarico di uscire per scortare a Dallas la moglie di un pentito del clan di Cortèz, boss del narcotraffico. Presto, la piccoletta e rigida (un po' ottusa poliziotta) Cooper e la slanciata signora Riva, una scoppiettante vedova, tutta curve e diamanti in valigia, si ritroveranno ad essere le uniche sopravvissute ad un'imboscata: una strana coppia in fuga dai proiettili e in perenne battibecco reciproco, un viaggio attraverso il Texas, a braccarle, poliziotti corrotti e spietati killer a pagamento, trovandosi così coinvolte in una storia molto complicata e pericolosa. Ma quando i ciak sbagliati riproposti sui titoli di coda sono la sequenza forse più divertente del film, non ci vuole un tesserino da detective per capire che c'è qualcosa che non va.
martedì 15 marzo 2016
Knock knock (2015)
domenica 13 marzo 2016
Ho fatto 30..facciamo 31!
Oggi come alcuni già sanno o sapranno nel corso della giornata, è il mio compleanno. Solo l'anno scorso ho raggiunto un traguardo importante, perché i Trenta sono anni importanti nella vita di tutti, ma a me sinceramente non ha cambiato prospettive od altro, solo un anno in più (come diceva Max), come quest'anno. E per l'occasione ho deciso di chiamare questo post con un motto particolare, in quanto da noi, ovunque, si usa spesso. Sono infatti arrivato a ben 31 anni (sto invecchiando..), come quasi tutti i miei amici di scuola superiore, con cui ricordo con piacere di aver passato e festeggiato in loro compagnia, i miei 18 anni in pizzeria, i miei 20 anni con una bellissima sorpresa, così come tanti anni fa. L'anno scorso invece i miei cugini mi hanno fatto visita inaspettatamente ed è stata una bella, gioiosa e divertente serata. Quest'anno non pretendo e non voglio niente ma sarà ed è comunque una bella giornata. Non è consuetudine per me festeggiare i compleanni, anche da bambino per esempio, nessuna festa (non siamo mica in America), solo una volta in campagna con i compagni delle medie, tre volte insieme ai parenti (10 e 13), più quella dei miei 18 anni, bellissima festa al Ristorante. In famiglia però la torta non è mai mancata, come oggi. Il tempo, così come gli anni, passano, fortunatamente per noi preziosi ricordi rimangono sospesi nel tempo, nella testa e nel cuore. Quest'anno appena trascorso è stato però indubbiamente importante, non solo per l'apertura di questo blog (l'avrò ripetuto forse mille volte..), ma anche per essermi scrollato di dosso, insicurezze, dubbi e una verità nascosta. E' stato un anno lungo, duro soprattutto fisicamente (tanti piccoli acciacchi e problemini), adesso va abbastanza meglio, ed è stato anche sfuggente e veloce, tanto veloce, ma divertente e soddisfacente nonostante tutto. Non c'è niente di particolare che mi piace fare in questo giorno, io ho sempre vissuto alla giornata, nessuna saga o collezione cinematografica da vedere, nessuno svago, solo vivere serenamente questa emozionante giornata, perché i compleanni sono giorni e avvenimenti, tappe importanti per ognuno di noi, io come sempre la vivo in pace con me stesso, certo sto crescendo, è naturale, ma sono e rimarrò un eterno, vivace, ironico, timido, a volte testardo, impacciato, ma simpatico, educato e cordiale ragazzino.
sabato 12 marzo 2016
X-Files (10a stagione)
venerdì 11 marzo 2016
American Sniper (2014)
mercoledì 9 marzo 2016
Shaun, vita da pecora: il film (2015)
Shaun, vita da pecora: il film è un divertente e simpatico lungometraggio d'animazione britannico. Il film (del 2015) è ispirato all'omonima e popolare serie televisiva animata di successo planetario, nata come spin off dei due cortometraggi di Wallace e Gromit, Shaun: Vita da pecora, classico prodotto dallo studio di animazione Aardman, realizzato in claymation, cioè con creature di plastilina filmate in stop-motion. Ma ciò che caratterizza le produzioni Aardman, oltre la tecnica, è lo humour britannico che si esprime senza parole, attraverso azione, espressioni, situazioni comiche. L'elemento più interessante è proprio questo, eliminare le parole a discapito di una vera comicità. La vita della fattoria sta iniziando a diventare noiosa. Giorno dopo giorno, il Fattore dice a Shaun quel che deve fare, così, Shaun architetta, elabora un piano, un'idea geniale, per prendersi un giorno libero. Fanno addormentare il fattore (un gioco, per delle pecore), dopodiché, muovendosi silenziosamente, lo portano in una vecchia roulotte parcheggiata in un angolo del campo ricreando tutte le condizioni tipiche della notte. Ma quando Bitzer le scopre, ormai la frittata è fatta. Nel tentativo maldestro di riportare il Fattore fuori dalla roulotte però la stessa roulotte si avvia da sola sulla strada che porta alla città. Shaun e il gregge rimangono alla fattoria, ma il caos prende il sopravvento: Bitzer e il Fattore non si vedono più. A quel punto, decidono di lanciarsi alla ricerca dei due per porre rimedio al problema che hanno creato. Arrivati in città, poiché il fattore è prima ricoverato in ospedale (in seguito a una contusione l'uomo subisce un trauma che gli fa perdere completamente la memoria), poi diventa parrucchiere di grido (grazie alla sua abilità di tosatore), le pecore faticano a trovarlo. Riusciranno a riportare il loro amico alla fattoria e a riprendere la loro routine? Shaun, interviene immediatamente dando il là ad un susseguirsi di accadimenti divertenti, imprevedibili e pericolosi, che alla fine si concluderanno con un bel lieto fine: il ritorno alla routine agreste e rassicurante della fattoria di campagna.
martedì 8 marzo 2016
Z Nation (2a stagione)
lunedì 7 marzo 2016
Whitney (2015)
sabato 5 marzo 2016
La mia verità
venerdì 4 marzo 2016
The Lego Movie (2014)
giovedì 3 marzo 2016
Exodus: Dei e Re (2014)
martedì 1 marzo 2016
Le mie considerazioni sugli Oscar 2016
Premettendo che sono solo un dilettante critico cinematografico e che non ho visto neanche uno dei film premiati o candidati, a parte Inside out, vincitore come miglior film d'animazione (giustamente, meraviglioso, non potrei però esprimere un giudizio sugli altri di questa categoria, dato che solo in settimana dovrei vedere Shaun: vita da pecora, ma non credo sarà decisamente migliore), vorrei esprimere qualche brevissimo parere e opinione sulla notte degli Oscar 2016. Come miglior film vince Il caso Spotlight (2 premi in totale), una storia spinosa, argomento delicato (lo scandalo dei preti pedofili), ma credo che proprio per questo ha vinto (ma non l'unico motivo certamente), gli altri non avevano la stessa forza di 'protesta'. Miglior regia a Alejandro Gonzales Inarritu per The Revenant (il film con più candidature 12, ma solo 3 premi), che dopo il grandissimo successo di Birdman, che dovrei vedere prossimamente (che senza averlo visto già mi piace) rivince, bissando la vittoria. Migliore attore protagonista Leonardo DiCaprio (ovviamente per The Revenant), e finalmente direi, anche se effettivamente vince nel ruolo o film meno bello da lui interpretati. Migliore attrice protagonista Brie Larson (Room), sconosciuta da parte mia, ma vista recentemente in alcuni film con discrete interpretazioni (Scott Pilgrim, 21 jump street e Don Jon). Migliore attore non protagonista a Mark Rylance (Il ponte delle spie), ottimo, ma non so chi sia o cosa ha fatto prima..Anonymous? ecco appunto, peccato per Stallone. Migliore attrice non protagonista ad una stupenda Alicia Vikander, non importa con quale pellicola (The Danish Girl), lo meritava a prescindere. Lei che è stata l'incredibile interprete di Ex Machina, film vincitore per i migliori effetti speciali, veramente speciali. Infine, di quelli più importanti, non si può non fare una standing ovation al maestro Ennio Morricone, vincitore dell'Oscar come miglior colonna sonora originale di The Hateful Eight (l'ultimo avvincente film di Tarantino), un grandissimo artista, premio meritatissimo, anche se effettivamente ci sono altre bellissime e forse migliori colonne sonore di quest'ultima da lui composte. In conclusione, i premi tecnici, e subito una sorpresa (non tanto poi), vince ben sei statuette (miglior montaggio, sonoro, montaggio sonoro, scenografia, costumi, trucco e acconciatura) su 10 candidature, ossia l'adrenalinico e attesissimo da me Mad Max: Fury Road, la pellicola più sorprendente dell'anno. Miglior sceneggiatura non originale a La grande scommessa, vera e avvincente storia finanziaria. Miglior film straniero a Il figlio di Saul, una drammatica vicenda di un eroico ebreo, e poi a Spectre, miglior canzone originale. Ovviamente poi, ci sono altri premi, visionabili ovunque ormai nei blog o siti, anche qui su ComingSoon. Queste mie brevissime considerazioni finiscono qui, ma quando vedrò molti di questi film (e forse sarà passato un anno), saprò se finalmente e veramente hanno vinto i migliori, spero vivamente e propriamente di sì.
Iscriviti a:
Post (Atom)