domenica 31 dicembre 2023

I migliori film visti nel 2023

Se contiamo i film Vintage (già classificati e catalogati) visti quest'anno, la soglia delle pellicole si alza e raggiunge quota 254, ma poiché quest'ultima (anche nel senso letterale del termine) classifica prende in esame solo i film "moderni", essa si assesta a quota 223. Una quota non eccessivamente elevata rispetto a certi anni (ma non rispetto allo scorso anno, più o meno lo stesso livello), ma comunque sufficiente per trovarci all'interno "merce" di prima qualità, appunto vedibile, riconoscibile e consultabile qui. Cosicché mi ritrovo con questa classifica qua, una classifica in cui (nuovamente) ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (disponibile cliccando). La lista di tutti i film "buoni" e/o "cattivi" oppure semplicemente nel mezzo visti quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Film anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog. E ricordando infine che tutto è soggettivo, e che molti film meriterebbero comunque d'essere visti nonostante non siano riusciti a raggiungere la soglia di sbarramento (elencarli tutti non è necessario, basterà cercare), vi lascio, e vi do appuntamento nell'anno nuovo, per una nuova e scoppiettante stagione cinematografica, chiusasi oggi, e che, come potete già notare, è stata abbastanza soddisfacente.


30. Ha più incongruenze e buchi di sceneggiatura degli strumenti di un'orchestra ma, maestro, che musica! (7)
29. Anche qualora il regista rischi di dissipare l'attenzione del pubblico in qualche dialogo un po' tecnicista, riesce a recuperarla all'istante grazie a un taglientissimo clima paranoico-cospirativo che non sferra un colpo a vuoto: uno sfrigolante exploit di suspense sostenuto da soluzioni visive di sicuro impatto. (7)
28. Sorprendente esempio di quanto la commistione di generi (per come destabilizzante e fuori contesto appaia almeno in un primo tempo) possa rivelarsi invece innovativa e riuscita. (7)

I peggiori film visti dell'anno (2023)

Più di un quarto del numero totale di visioni cinematografiche non ha raggiunto la sufficienza, e di queste una buona parte si è salvata in calcio d'angolo, l'altra invece non solo non è riuscita a non deludermi, in alcuni casi mi ha fatto proprio arrabbiare. E' normale sì, vedendo tanti film, incontrare qualche pecora nera (come accaduto l'anno scorso e gli anni prima), peccato che certi film decida io (e nonostante tutto, pur quello che dicono gli altri) di vederlo. Ma non potrei comunque farci nulla, anche perché più che selezionare film, evitando certi titoli che so e si capisce essere non buoni, altro non posso fare. E dopotutto la fregatura puoi trovare anche quando non te l'aspetti. In ogni caso l'appuntamento era già prefissato con le peggiori pellicole viste durante l'anno, quindi non mi resta che farvele conoscere, e magari farvi cambiare idea se mai vorreste (spero di no) vederle e/o recuperarle.


8. Non brutti brutti, ma deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5)
7. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni, superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale. (4,5)

sabato 30 dicembre 2023

Le migliori serie tv viste nel 2023

E' stata una stagione/annata seriale lunga, altalenante ed intensa, in parte anche estenuante, molto più di altre volte, compresa l'annata scorsa. La stagione ha infatti girato a quota 83 serie per un totale di 107 stagioni complessive, ed ha così generato questa corposa e al contempo snella (poiché avulsa di note aggiuntive od ulteriori riconoscimenti) classifica, una classifica in cui ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (consultabile cliccando). La lista di tutte le serie "buone" e/o "cattive" oppure semplicemente nel mezzo viste quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Serie tv anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog.

26. Un prodotto nel complesso e nel suo genere sicuramente riuscito, senza grandi novità in sceneggiatura o virtuosismi di regia o ancora interpretazioni magistrali, riesce ad essere superiore alla media in quanto le atmosfere sono da brividi ed alcune sequenze spaventano davvero. (7)
25. Una serie tenera e dolce, piena d'amore e battute divertenti, che ci regala una storia interessante e piena di temi attuali. Uno di quei prodotti semplici ma che riesce comunque a lasciare il segno. (7)
24. Ormai il distacco dal libro è completo, però la serie ha successo e si va avanti, solito ritmo, solite cose, ma sempre tutto ben fatto. The Handmaid's Tale in questa stagione, seppur con qualche piccola lentezza narrativa in più, si conferma infatti un gioiello televisivo. (7)

Le peggiori serie tv viste dell'anno (2023)

Vedendo tante serie (o miniserie) credo sia normale trovare di tanto in tanto qualche prodotto non soddisfacente, è capitato sempre, dall'anno scorso all'anno prima, fino a questo 2023, che me ne ha fatti trovare parecchi, un 10% di tutte le serie viste quest'anno, ma poiché al contempo buoni e/o buonissimi prodotti ho trovato, non mi posso troppo lamentare, solo constatare la norma e presentarvi senza troppi complimenti, le peggiori serie viste quest'anno.


8. Non brutte, ma un po' deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5,5)
Nel dettaglio: La seconda stagione di American Horror Stories, la sesta di Black Mirror e l'ottava di The Blacklist; di Killing Eve e The Punisher la serie completa;
le prime stagioni di The Midnight Club e The Idol; le miniserie She-Hulk e The Defenders. 

7. The Miniaturist ti prende in giro con la prospettiva di un vero e proprio mistero, ma offre solo una noiosa soap opera che ruota attorno a un gruppo di personaggi apparentemente progettati da una commissione per la diversità della BBC. (5)

venerdì 29 dicembre 2023

[Musica] Saba Music Awards 2023

Una stagione musicale alquanto intensa (come quella scorsa e quella prima), che il traguardo finalmente taglia, ma prima di vedere/conoscere i (miei personali) vincitori di questa sesta edizione, un utile riepilogo dei post musicali di quest'anno: Gennaio, Speciale Sanremo, Febbraio/Marzo, Aprile, Maggio, Speciale Eurovision Song Contest, Luglio, Speciale Tormentoni, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre. L'edizione 2023 che vede trionfare alcuni artisti per l'ennesima volta ed altri per la prima volta in assoluto, vede precludersi una sola categoria (come già anticipato al tempo delle nomination, avvenute settimane fa), ovvero quello per il Miglior esordiente maschile italiano, che vince (ad honorem) per assenza di avversari Mr. Rain. Gli altri hanno lottato, ed alla fine questo è il risultato.


Miglior artista maschile italiano: Marco Mengoni
 
 
Miglior artista femminile italiana: Annalisa
 

[Games] La mia personale classifica del 2023

Un peggioramento in termini di qualità e quantità rispetto allo scorso anno, eppure (nuovamente) posso ritenermi soddisfatto di quanto giocato, eppure (nuovamente) nessun titolo sotto la sufficienza. Colpa forse della casualità, in conseguenza delle mie scelte nel giocare questo e quello e non quell'altro (e tutto senza un men che minimo sforzo economico), o della longevità dei codesti titoli opzionati, non lo so, ma qualunque sia stata non importa, conta solo l'essersi divertito, cosa poi accaduta. Alti e bassi certo, ma ennesima buona stagione videoludica, in attesa della prossima che in verità è già cominciata. Puzzle game, avventura e narrativa, strategia e fantasia, azione e adrenalina, tra GDR, RPG, platform e quant'altro, alla fine porta qui, a questa classifica qua.


16. Tutto sommato un buon gioco, ma sarebbe potuto essere molto di più. Il titolo ha dalla sua diversi elementi qualitativamente molto solidi, ma al tempo stesso presenta evidenti lacune che gli impediscono di elevarsi al di sopra della media. Appropriandoci per un attimo di una delle frasi più abusate in ambito scolastico, potremmo dire che il gioco ha del potenziale, ma non si applica. (6)
15. Di giochi di zombie ne ho provati parecchi, e capita spesso che si assomiglino un po' tutti, però non è male. Perché World War Z non è di certo il miglior sparatutto cooperativo di sempre a tema zombie, ma riesce discretamente nel suo intento di divertire senza badare troppo alla forma. (6+)

[Cinema] Movies Vintage Awards 2023

Curiosità, scoperta, conoscenza, è questo il motore che mi spinge, mi ha spinto gli scorsi anni, mi ha spinto anche quest'anno e mi spingerà negli anni a venire, nel volere vedere e in alcuni casi rivedere, film di un tempo che fu, divenuti cult, gioielli e pietre miliari. Molti generi, epoche, da attraversare, passando tra un mondo ed un altro, ma sempre con gli occhi appassionati e pure critici di un giovane cinefilo. Una porzione del più del 10% di tutte le visioni di quest'anno predisposte a questo scopo, tramite soprattutto speciali cinematografici appositi. Il risultato di tutto ciò, oltre il mio intrattenimento, è questa classifica, che da quest'anno non vedrà più "riconoscimenti" ulteriori oltre al titolo di miglior film "Vintage" visto dell'anno. Ed eccola questa classifica, semplice da leggere e da consultare, buona "visione".
 
  • 31 L'altro inferno (1981) (4,5) Uno strano intrigo di sangue, tra suore, riti di sangue che portano (senza non poco tedio) lo spettatore in un viaggio infernale tra sonni eterni, sbudellamenti, "argentiani" bambolotti appesi e... la sensazione d'un film in eterna necessità di minutaggio.
  • 30 La creatura (1988) (5) Il regista narra Lovecraft come uno slasher adolescenziale ammiccando vagamente all'inarrivabile Sam Raimi, il risultato è nell'insieme alquanto molesto. Guardabile, ma con il cervello staccato.
  • 29 Le vergini di Dunwich (1970) (5,5) L'atmosfera in parte c'è, nella fotografia e nelle scenografie [...] che, però, perde colpi nella narrazione. Poche incongruenze sì, ma molta carne al fuoco, forse troppa, e il film ne risente.
  • 28 Il ritorno dei pomodori assassini (1988) (5,5) A volte ci sono dei film talmente "idioti" nel loro assunto di partenza da risultare, chissà per quale strana magia, divertenti. La pellicola in questione è un caso lampante di quanto detto pocanzi.
  • 27 Amanti d'oltretomba (1965) (6) Non il massimo in termini di tensione ma storia che intrattiene in maniera valida. Forse datato, ma dignitoso.
  • 26 Fenomeni paranormali incontrollabili (1984) (6) Una pellicola che pur funzionando solo a tratti scorre via veloce senza intoppi fino ad un finale certamente non banale. 
  • 25 Hocus Pocus (1993) (6) Lo avessi valutato da ragazzino avrei votato sicuramente di più, ma adesso con più spirito critico, ne vedo i limiti ed ingenuità. Rimane un buon prodotto, con una funzionale colonna sonora e buoni effetti per l'epoca [...] ma con un regista diverso [...] poteva essere anche un piccolo gioiello.

venerdì 22 dicembre 2023

I film del mese (Dicembre 2023)

Un altro anno cinematografico se ne va, anzi, se n'è già andato (si vedrà a fine anno con le classifiche fino a che punto sia in positivo che in negativo sarà stato), e già che c'ero, potevo, dopo il listone extralarge delle serie tv di settimana scorsa, non esagerare, approfittare dell'occasione (di un po' di tempo in più a disposizione), ancora una volta? Proprio no, e infatti complici film natalizi, recuperi (per volontà e necessità) inderogabili, visioni programmate e/o capitate, ho visto la bellezza di 24 film, gli ultimi di quest'anno. Un anno, come detto prima, che finisce, e in questo caso col botto, ma non è detto che il prossimo non inizi nella stessa maniera, dopotutto di film ne ho tantissimi ancora da vedere. Ma nell'attesa "godetevi" questo listone qua, contenente di tutto e di più.

La primavera della mia vita (Avventura/Commedia 2023) - I due cantautori siciliani Colapesce e Dimartino si cimentano (per la prima volta in assoluto) in questa pellicola surreale in cui si narra di un viaggio verso alcuni misteri che avvolgono la loro splendida regione, ma anche della ricerca di un'amicizia perduta. Ritmo non sempre eccelso e situazioni talvolta monotone che comunque conducono a un finale inaspettato ma interessante. Buona la musica, che com'era lecito attendersi c'è e tanta, non eccezionale invece la recitazione (e inesistente è la regia). A conti fatti il film (dolce ma anche amaro) è un po' campato per aria e non ha una vera forza narrativa, anche se la visione la può valere, almeno per conoscere ancora meglio l'ironia dei due cantanti protagonisti. Voto: 6

Cocainorso (Horror/Commedia 2023) - Storia vera o leggenda metropolitana poco importa, la Elizabeth Banks ne estremizza i contenuti ravanando con vigore tra splatter e demenzialità nonostante una CGI difettosa e attori superati dai loro personaggi, ripudiando qualsiasi deleterio messaggio ecologico ma perdendo la trebisonda nel finale quando le scene vanno ognuna per conto loro e, soprattutto, il vasetto di miele rimpiazza il panetto di coca rievocando certe atmosfere bonarie alla Yoghi (gran brutto modo per ricordare Ray Liotta, scomparso qualche mese prima l'uscita del film). Insomma, la Elizabeth Banks tira fuori qualche coniglio dal cilindro ma nel complesso vuole strafare e sia lei che il suo orso perdono una bella occasione. C'è ben poco da salvare in questo film. Voto: 5

Il sol dell'avvenire (Dramma/Commedia 2023) - Il ritorno di Nanni Moretti porta sempre con sé grandi aspettative, che in parte quest'opera offre sotto forma del suo personaggio, amabilmente sopra la righe come ci piace, dilettevole nella sua parlata ma che, come spesso accade nel suo cinema, tende a sovrastare per carisma tutti gli altri e fagocitare persino il narrato (che mescola autobiografia, politica e amore per il cinema). La pellicola è pervasa di ironia e sa graffiare al punto giusto, meno convincente invece, il ticket da pagare per la solita manfrina sul PCI quant'era bello. Il tutto scorre bene, tralasciando qualche momento di stanca. Belli gli intermezzi musicali, con strascichi anche emozionanti. Il risultato è un bel film, forse a tratti straniante ma a suo modo compiuto. Voto: 6+

sabato 16 dicembre 2023

Le serie tv del mese (Dicembre 2023)

Per vedere le serie programmate di quest'ultimo mese ho avuto a disposizione più tempo di quello prefissato, cosicché ne ho approfittato (complice alcune serie natalizie e prodotti di breve durata) per vederne ulteriormente altre, raggiungendo un numero considerevole di serie (16) che mai avevo raggiunto (e in questo senso poiché difficile era mantenere lo "stile classico" del post, il suddetto prende spunto dal "Cinema" mensile e ne copia schema di "visualizzazione"). Tuttavia e paradossalmente non c'è stato tempo per vedere le seconde stagioni di Nuovo Santa Clause cercasiOdio il Natale che in concomitanza sono state distribuite, un dispiacere soprattutto per la seconda (chi ha visto sa). Ma in ogni caso posso ritenermi soddisfatto, dalla visione di serie che hanno finito il loro ciclo, da miniserie che da tempo volevo vedere, da serie a ragion veduta o ingiustamente cancellate ed infine da nuove serie di cui spero presto potrò vedere ulteriori stagioni.

Rabbit Hole (1a stagione) - Un buonissimo prodotto, capace di avere momenti incredibilmente drammatici alternati ad altri incredibilmente stupidi e per questo divertenti, ironici, ma mai sopra le righe, mai fastidiosi. Non è un capolavoro, certamente, ma nemmeno un compitino a casa fatto per accontentare il pubblico. Rispetto a certe ultime uscite, con budget incredibilmente più alti, sa il fatto suo e non si limita a essere un semplice passatempo. Sotto la patina dell'azione (comunque poca rispetto ad altre serie) e dell'adrenalina c'è molto di più. Ed è proprio guardando a questo di più che la serie diventa interessante e nemmeno scontata (Kiefer Sutherland è una garanzia, Charles Dance idem). I continui capovolgimenti di fronte, con le dovute spiegazioni annesse, sono costruiti bene e risultano credibili e il finale, risolutivo, chiude la faccenda lasciando però uno spiraglio per una seconda, si spera altrettanto intrigante, stagione. Voto: 7,5

His Dark Materials - Queste oscure materie (3a stagione) - L'epico viaggio di His Dark Materials arriva alla sua conclusione portandoci a vivere un epico scontro che chiude ogni questione rimasta irrisolta. L'esaltante finale di stagione riesce ad emozionare concretizzando tutto ciò che era stato (in verità non benissimo) costruito nelle stagioni passate, anche se non manca (anche questa volta) qualche scivolone in fase di scrittura (la contrazione degli eventi va a minare il coinvolgimento emotivo, quanto la linearità del racconto, scomposto in micro storie alcune volte scollegate). Ma non solo, uno dei difetti principali si riscontra nella regia delle scene d'azione, con la battaglia finale degli angeli tanto attesa che risulta essere sì spettacolare, ma caratterizzata da un minutaggio ridotto e lasciata in background per motivi di budget, che non può non lasciare perplessi. Alla fine, e per la fine però va bene anche così (non è stata tutta inutile la visione). Voto: 6

lunedì 11 dicembre 2023

Letture 2023

Avrei dovuto (e finalmente dato che già l'anno scorso non c'ero riuscito) quest'anno concludere la collezione oro di Repubblica (contenente 65 volumi), ma tra recensioni, giochi, film e serie, tempo per leggere tutto non ho avuto, ed anche questa volta non l'ho conclusa. Sono circa a metà, l'altra metà leggerò nel 2024, quando conto seriamente di finirla. E tuttavia c'è stato tempo per leggere anche qualcos'altro oltre agli immancabili numeri di Topolino, tra fumetti, libri, audiolibri e manga. Me ne mancavano due della collana Le più belle storie Disney della Giunti Edizioni, e le ho lette entrambi. Prima quelle sull'Antica Roma, nove storie (tutte prese da Topolino tranne una presa da Mega) dal 1980 al 2003, nessuna già precedentemente letta, un affascinante e divertente viaggio nell'antica Roma e dintorni in compagnia di Paperinus e tutti gli altri. E dopo quelle sul Rinascimento, dieci storie (6 da Topolino, 2 da Paperino Mese, 1 da Mega e da Minni & company) dal 1986 al 2011, letta solo una, avendola già incontrata precedentemente nel numero 2566 di Topolino, da Leonardo da Vinci alla Guerra delle due Rose, un Rinascimento tutto da ridere. In seguito ho letto due numeri (praticamente "anni") della collana Topolino Story, di cui già scritto del 1949, del 1955 e del 1957 (il post delle letture 2022 lo trovate Qui). Prima l'anno 1950, un numero contenente 8 storie tra avventure storiche (come quella sui vichinghi), grandi personaggi (come Fratel Coniglietto), grandi autori (Bill Wright) e grandi classici (come la seconda parte de L'inferno di Topolino), ma anche storie dal cinema e dalla letteratura al fumetto (in compagnia di Buci e Il Lupo Mannaro). Non mancano come di consueto tutte le copertine di quell'anno e la presentazione/genesi di un personaggio specifico, in questo caso Paperino. A corollario di tutto, come sempre, la rubrica "Come eravamo", il 1950 se in ambito Disney è ricordato per essere stato l'anno di Cenerentola, è anche ricordato per il calcio divenuto (dopo la seconda guerra) nuovamente "mondiale", per il ritorno della pubblicità (il consumismo dilaga sempre più), per il piacere ritrovato della lettura (ormai un hobby) e per i fumetti a tema guerra fredda (il clima arroventato colpisce tutti).

giovedì 7 dicembre 2023

Le mie canzoni preferite (Dicembre 2023)

Piccolo strappo alla regola per quest'ultimo post musicale di quest'anno, ben 8 canzoni (le ultime cartucce che potessi sparare) invece delle canoniche 6. Per il resto niente è cambiato dall'ultima o ultime volte, tra sorprese, conferme, ritorni e novità, solo che, essendo appunto l'ultimo post in ambito musicale prima delle classifiche finali annuali e dei conseguenti miei personali premi annessi, è giunto il tempo delle nomination (di cui premi ho fatto pocanzi riferimento), che trovate a fine post. 14 categorie da premiare, con una che, essendo priva di più candidati se non uno solo, ha già il suo vincitore, ma in ogni caso saprete tutto quanto verso fine mese. E detto ciò vi saluto, ricordando che la playlist completa trovate qui, a presto.

Neanche sapevo che fosse un fenomeno di TikTok, ma in ogni caso bel ritmo e bel sound (con annesso efficace video).

Scoperta solo recentemente (questione di giorni), ma rapisce immediatamente.

lunedì 4 dicembre 2023

[Games] Videogiochi del periodo (Settembre/Dicembre 2023)

La mia speranza non è stata disattesa, ed ho potuto finalmente provare e giocare a Prey, che tempo fa non ero riuscito a far "girare". Problemi dell'Epic Games Store o meno (penso più la copia del gioco difettosa), ricevuto sempre gratis ma sulla piattaforma GOG Galaxy, e stavolta nessun problema, giocato, finito e tanto piaciuto, come potrete notare dalla mia recensione. Ed a proposito di recensioni, ho rimasto per ultimi (dell'anno in corso praticamente finito) i giochi più "lunghi" a cui potessi mettere mano (1 mese a gioco il minimo per completarli), tanto che inizialmente, proprio Prey di cui prima, avrei dovuto giocare il prossimo anno, ma un titolo precedentemente selezionato (dalla longevità maggiore) si è poi rivelato un flop, e l'ho così rimpiazzato (nonostante durasse meno, anche se tempo c'è voluto) con un gioco, appunto Prey, che aspettavo da tempo e che non mi ha deluso. Che poi anche Death Stranding l'aspettavo, ma al contrario che delusione è stata. Le mie prime ore di gioco sono state pazzesche. Un continuo stupirmi grazie all'atmosfera ed al mondo di gioco, grazie anche al mutare dello scenario tramite questo nuovo multiplayer asincrono. Questa magia, però, è durata "soltanto" 10 ore, poi ho aperto gli occhi ed ho cominciato a vedere la realtà dei fatti. Le quest tutte estremamente identiche, sia nelle richieste che nello svolgimento, danno vita ad un ciclone di monotonia e ripetitività senza precedenti. L'idea del gioco e della gestione manageriale dei carichi è anche figa, ma risulta velocemente indigesta, quando scopri che è tutto più o meno uguale per tutto il gioco. Ebbene si, in questo gioco sei a tutti gli effetti un fattorino, che rottura! Il gameplay è semplicemente mediocre. Per non parlare della trama, un accozzaglia di roba che lo stesso "creatore" ha ammesso di non aver compreso a pieno. Non ho potuto quindi fare altro che mollare il gioco, un gioco davvero strano, che si ama o si odia (non c'è via di mezzo), personalmente la seconda, ma per rispetto, e poiché non completato (neanche il 20%), ho preferito non recensire. Al contrario questi 3, belli e finiti.

Fallout: New Vegas Ultimate Edition - Non è all'altezza del terzo capitolo. Già la trama e lo stile narrativo si distaccano molto dalla normale interazione con il giocatore che gli altri capitoli hanno saputo affrontare. Ovviamente c'è da tenere in considerazione il fatto che sia uno spin-off, e che vada ad influire molto sulle scelte di produzione del titolo. A livello di ambientazione, personalmente trovo migliore la zona contaminata del Mojave rispetto a quella della capitale. A livello di gioco, lo reputo (anche se di poco) inferiore al capitolo 3. Mi ha deluso rispetto al precedente, storyline più confusa (le missioni che si intrecciano non aiutano), poca immedesimazione nel personaggio principale diversamente dal precedente (il gioco offre 4 finali diversi, e varie cose secondarie in base a cosa avete fatto durante il gioco, dice che fine han fatto le fazioni secondarie/i compagni etc). Comunque un bel gioco. Come al solito coi giochi del genere io li finisco dopo una trentina di ore, sono abbastanza soddisfatto anche se non l'ho finito al 100%, seguo la missione principale e faccio qualche secondaria. Peccato che (ma penso che questa cosa sia voluta) una volta terminata la storia principale non si potrà più continuare il gioco andando a zonzo per la zona contaminata del Mojave: il gioco finisce e stop (cosa che si poteva fare nel precedente gioco). In questo senso fare i DLC (la Ultimate Edition infatti, consente di provare tutto ciò che New Vegas può offrire) è la soluzione, peccato che quest'ultimi (anche se ne ho provati solo due) siano al massimo simpatici. In conclusione, gioco interessante, carente ma da giocare. Voto: 6+

lunedì 27 novembre 2023

I film del mese (Novembre 2023)

Forse avrei dovuto rimandare questo speciale cinematografico di Netflix, il secondo dell'anno, per lasciare spazio a pellicole più recenti (anche di altra distribuzione), ma erano e sono ancora così tanti i film, prodotti e/o distribuiti dalla piattaforma, da vedere (tra quelli segnalati in tutti questi anni), che impossibile era rinviare tutto ciò. E infatti mi ritrovo in quest'occasione a recensire diversi generi di film usciti negli ultimi 9 anni, tra l'altro anche anticipatamente rispetto alla normale programmazione, cosa già successa lo scorso mese, ma non perché a fine mese ci sarà qualche speciale di qualsiasi tipo, ma perché dicembre sarà un mese intenso, e in previsione di ciò, ho preferito prendermi più tempo per organizzarmi meglio, dato che posterò ben 5 post nell'arco di tre settimane e successivamente (dopo Natale ed entro il 31) pubblicherò le classifiche finali. A parte ciò, è stato un mese cinematografico abbastanza sorprendente, sia in positivo che in negativo.

Entergalactic (Animazione/Romantico 2022) - Si tratta di una storia d'amore come se ne vedono tante, ma nella sua normalità risulta essere un'opera davvero originale. I personaggi sono talmente ben caratterizzati che lo spettatore riesce facilmente ad immedesimarsi. Lo stile del disegno e delle animazioni è davvero clamoroso, super dinamico e con una colorazione delle tavole unica nel suo genere. La colonna sonora, anche se solo come promozione dell'album di Kid Cudi, è davvero perfetta per l'ambientazione e il doppiaggio italiano rende benissimo su ogni singolo personaggio. Con Entergalactic Netflix trova un prodotto sicuramente non avanguardistico (o perfetto), ma che poggia su solide basi e si dimostra capace di emozionare e far sognare, come ogni storia d'amore dovrebbe fare. Autobiografica però mai banale, ed allo stesso tempo tenera e appassionata. Un racconto che, sotto l'apparente leggerezza, mostra i rapporti interpersonali e fa riflettere sull'importanza di coltivare i sentimenti, soprattutto in questo particolare periodo storico, in cui la vita scorre frenetica e senza un attimo di sosta. Voto: 7+

Apostolo (Horror 2018) - Gareth Evans dopo aver riscritto le regole del cinema action asiatico con i due ottimi "The Raid" confeziona una pellicola piuttosto atipica, una sorta di thriller che strizza più di un occhio all'immortale "The Wicker Man" con la sua straniante comunità religiosa, per poi verso il finale trasformarsi in un delirante horror esoterico che non può non ricordare Lovecraft. L'inizio è davvero intrigante, ad un certo punto però il film vira verso il sovrannaturale, con qualche passaggio d'effetto ma anche qualche smagliatura nel racconto. Egli dirige sapientemente una sceneggiatura alquanto articolata e la fotografia esalta bene i suggestivi paesaggi. Tuttavia prima della conclusione finale sembra smarrirsi un po' e vengono inserite un paio di scene gore non si sa fino a che punto necessarie. L'eccessiva durata è il tallone d'Achille di questa pellicola che porta soprattutto nella parte centrale ad una caduta di tono. Accorciarlo di una ventina di minuti lo avrebbe reso indubbiamente più godibile e coinvolgente di quello che è. Nel complesso risulta un prodotto riuscito, ma certo non memorabile. Voto: 6

lunedì 20 novembre 2023

Le serie tv del mese (Novembre 2023)

Per il prossimo mese è previsto che io veda e recensisca un bel bottino di serie, più di quanto mai fatto, ma nemmeno in questo mese mi sono poi tanto risparmiato, tant'è che ho visto pure, anche se mezz'ora o meno di tempo l'avrei potuto trovare ugualmente, la seconda stagione di I Am Groot. Una seconda stagione (piena di buffe esplorazioni) che ne conferma la semplicità ed efficacia dei corti dedicati al personaggio dei Guardiani della Galassia (con la voce di Vin Diesel). Cinque nuove (baby)storie che mostrano un'altra fase della crescita dell'arbusto, ovvero pubertà e pre-adolescenza, con un'animazione fluida, dinamica e molto slapstick. Poche settimane fa "prendeva" parte all'ultimo viaggio dei Guardiani, nel capitolo conclusivo della trilogia di James Gunn (Qui recensione Vol. 3), ora lo si ritrova nella sua versione più dolce e irriverente (sempre su Disney Plus). Baby Groot, un po' cresciuto rispetto alla prima stagione (qui il mio commento), animato da una curiosità invincibile e una naturale propensione a cercar guai. Brevi, tecnicamente ottimi e divertenti, manca la "magia del gruppo" sì, ma è sempre bello ritrovarlo in "azione", tutto semplice però tremendamente efficace. Comunque ecco cos'altro ho visto in quest'ultimo mese dell'anno, di novembre vinaio.

Das Boot (3a stagione) - Una nuova stagione, della serie di guerra prodotta da Bavaria Fiction e Sky Studios, migliore delle precedenti. Si attenuano i difetti, si acuiscono i pregi. La trama continua sempre a vacillare di tanto in tanto, complice l'intreccio di più storie, lentezza e derive narrative (inutili in certi casi) non sono alleate dell'intera struttura (ecco pure alcuni archi che vengono spazzati via rapidamente), ma Das Boot continua (ed ancor meglio) ad impressionare con la sua plausibilmente evocazione atmosferica della vita durante il Secondo Conflitto Mondiale. Non c'è modo di sfuggire alla brutalità della guerra. Ma ciò che questa serie fa così bene è trasmettere le aree grigie della vita: non tutti i "cattivi" sono "cattivi" e non tutti i "buoni" sono "buoni", abbiamo sempre una scelta su come comportarci. Ci muoviamo dal mare aperto (che resta centrale motore narrativo e quello più convincente), a Dusseldorf e Kiel in Germania, a Liverpool in Inghilterra e a Lisbona in Portogallo per seguire tre trame in questa stagione. Una stagione preferibile alle altre, ma pur sempre altalenante. Voto: 6

Tulsa King (1a stagione) - Sylvester Stallone, lontano dai suoi ruoli abituali (qui decisamente più cattivo ed ambiguo) e alla prima volta (da protagonista) in una serie tv, è talmente bravo che quasi dispiace non si sia cimentato in nulla di simile prima. L'attore dimostra una notevole maturità ed offre (probabilmente) una delle sue migliori prove attoriali di sempre. La trama, a sfondo gangsteristico, raccoglie l'eredità dei classici film sul tema di Scorsese & Co, ma con un taglio meno drammatico, a tratti (specialmente nelle prime puntate) stemperato da qualche slancio ironico. L'attenzione viene mantenuta alta, la violenza non manca e la curiosità per la prossima (confermata) stagione è tanta (lo zampino di Taylor Sheridan, creatore della serie, si nota, si vede e si sente). Tulsa King si può quindi vedere, certo, nulla di nuovo nel campo malavitoso-cinema, tutto secondo canoni, ma è bella da seguire. Forse le puntate sono troppo brevi, qualcosa non funziona al 100%, ma nel complesso semplice, movimentata, ben girata e piacevole. Per il momento alquanto più che sufficiente per un buon giudizio. Voto: 7

lunedì 13 novembre 2023

[Cinema] Speciale Horror Vintage

Titolo trovato, ma in realtà non sapevo come intitolare quest'ultimo speciale cinematografico dell'anno (l'appuntamento è quindi al 2024 per altri speciali), il rischio è sempre quello di far confusione o di replicare alcuni precedentemente già fatti, anche se, visto i titoli, facile era la soluzione. E infatti, come genere erano tutti Horror (seppur con diverse variazioni di tema), come caratteristiche tutti usciti tra il 1978 e il 1990 (perciò Vintage di natura ormai), cosicché l'ho nominato nel modo più semplice possibile, ovvero ed appunto, Horror Vintage. Speciale di Cinema che consiste in sei film che volevo da tempo recuperare (dopo avendoli perlopiù conosciuti tramite amici blogger) e che ora finalmente sono riuscito a vedere. Non è stato facile in verità, dato che solo Society era disponibile, al momento delle visioni, su piattaforma legale (trattasi però non di una delle più conosciute, è visibile infatti su Pluto Tv, sia in App che su Web), ma alla fine ci son riuscito, e son contento, nonostante tutto (compresi difetti, pregi e problemi vari), di averli visti questi sei (nel complesso) geniali, fantasiosi ed irriverenti film.

Patrick (Horror/Sci-fi 1978) - Lungi dall'essere un capolavoro, questo film su una trama semplicissima crea quasi due ore di tensione pressoché costante, imperniata sui poteri psichici del ragazzo immobile a letto con gli occhi sbarrati (su cui la macchina da presa indugia spesso e volentieri, fino all'inquietante fermo immagine finale). Un film che, pur con tutti i suoi limiti (su tutti il budget non eccelso) funziona bene ugualmente: verosimile pur nell'assurdità dei suoi presupposti, sobrio nella regia (Richard Franklin dimostra di essere a suo agio col genere), interessante e non scontato nei suoi sviluppi e nel tratteggio dei suoi personaggi. Se non si dà troppa importanza ad alcune esagerazioni ed a qualche momento morto, questa pellicola può infatti dare soddisfazione, con discreti dialoghi, qualche episodio inquietante, un paio di buone caratterizzazioni e lo stesso Patrick (vale la visione anche solo per la sua faccia). Trattasi comunque di un B-Movie, più thriller che horror (vista l'assenza di sangue), abbastanza trascurabile, che sente leggermente il peso degli anni, e da vedersi solo per curiosità. Voto: 6

Killer Klowns from Outer Space (Sci-fi/Horror 1988) - B-Movie citazionista a metà strada fra horror e comico, con clown alieni che seminano il panico con i loro scherzi letali. Meno ingenuo di quanto possa sembrare, denota una certa inventiva mista a una buona dose di crudeltà: all'inizio i pagliacci paiono risibili nel loro modo d'agire, ma alle risate si intervallano presto sequenze inquietanti. Le trovate non mancano, anche se nella seconda parte il ritmo cala. Palloncini segugio, popcorn mutanti e ombre cinesi carnivore: i Fratelli Chiodo (in pratica al loro unico lungometraggio ed è un peccato...) portano la fantasia al potere e tra citazioni erudite e situazioni campy partoriscono un filmino di quelli traballanti ma ruspanti, zeppo di trovate bambinesche di sicura presa, con uno stuolo di attori qui meno espressivi dei killer klowns stessi (escludendo il fu grande John Vernon) e una canzoncina rock dei Dickies che frulla in testa per giorni. La fotografia ricca di colore esalta le ambientazioni fantascientifiche dell'astronave. Sarà anche una sciocchezza (trash è trash), ma mette un buonumore smisurato. Voto: 6+

lunedì 6 novembre 2023

Le mie canzoni preferite (Novembre 2023)

Tra alti e bassi, sorprese e delusioni, conferme e novità, una stagione musicale finora abbastanza buona, una stagione annuale musicale che corre veloce verso il traguardo, sta di fatto che tra un mese e mezzo sarà Natale, ed io pronto quasi sono. Pronto ad eleggere le migliori proposte dell'anno, anche se appunto ancora non è finito, c'è questo post e il prossimo da prendere in esame, e quindi per adesso non mi resta che presentare questi sei "ospiti", e darvi questo utile link se volete sentire (da Youtube) questa playlist musicale nella sua interezza e completezza, ma buon ascolto in ogni caso.

Una bella canzone cantata da una bella cantante, cosa volere di più?

Ha debuttato con un suo disco solo poche settimane fa, questo uno dei singoli d'esordio, che dire?
Un'inizio indubbiamente notevole, con un brano quasi "malinconico" decisamente brillante.

martedì 31 ottobre 2023

[Cinema] Speciale Halloween (2023)

Temporalmente questo speciale di Halloween sarebbe potuto esserci esattamente un anno fa, dato che 5 film su 6 uscirono (al cinema o in streaming) lo scorso anno (più uno uscito negli anni '90) e di tutti questi se ne parlò abbastanza, ma sapete i miei tempi, la lista è sempre piena e devo programmare le mie visioni. Per l'appunto, quest'anno ho deciso di rispolverare (dopo anni di tira e molla, tra singola recensione, doppia recensione e inserimenti nei listoni, nonché cambi d'argomento, come quello dello scorso anno incentrato sui fumetti Disney a tema) questa rassegna filmica inerente al periodo più "macabro" dell'anno, e di vederli finalmente, che già nel 2022 li avevo praticamente selezionati. Cosicché eccomi qui oggi, 31 ottobre 2023, a "presentarvi" questi 6 film visti in questa occasione speciale, che spaziano dal fantasy alla commedia, dal thriller all'horror, arrivando al puro slasher. Film che, ancor più di prima, disponibili a tutti sono, a patto che abbiate Netflix, per vedere La maledizione di Bridge HollowWendell & Wild, Disney Plus per vedere i due Hocus Pocus e Sky per vedere Halloween Ends. Il secondo Terrifier invece, che si può comunque trovare in blu-ray (o simili), l'ho visto in streaming. Com'è andata? A parte che trattandosi di un periodo particolare certe visioni sono gradevoli a prescindere, un po' deludente il tutto è stato, ma il divertimento (come detto) non è mancato.

La maledizione di Bridge Hollow (Fantastico/Commedia 2022) - Horror comedy gradevole quanto basta per una visione allegra, all'insegna della leggerezza. Mi ha ricordato, per certi versi, Scuola di mostri, piccolo cult per ragazzi del 1987. C'è l'aria della Disney dei bei tempi, tra comicità facile ma che funziona e piccoli spaventi. Ottimi effetti old style e un Wayans (uno dei tanti) in palla dominano la scena, con la regia che garantisce un bel ritmo svelto, dopotutto parliamo di Jeff Wadlow, regista navigato del genere (Fantasy Island). E' difatti una dark comedy di Halloween per famiglie senza infamia e senza lode, nella quale si sorride (a volte si ride), si mettono sul piatto tutti i cliché tradizionali della festività con un'atmosfera degna (e riuscita) e in cui c'è l'idea dell'eterna diatriba tra scienza e soprannaturale, scetticismo e fede nell'invisibile. Interessante la caratterizzazione di alcuni personaggi, la contrapposizione (nel citazionismo) tra la cultura ottantiana del papà e quella del nuovo millennio dei ragazzi. Certo, come fu con Hubie Halloween non si farà ricordare, ma grande problema non sarà. Voto: 5,5

Terrifier 2 (Horror/Slasher 2022) - Ho gradito più il primo, e per vari motivi (l'incubo, la "spada magica", il finale non mi hanno convinto molto), ma c'è personalità, in Terrifier 2, come ce n'era nel primo capitolo, e di nuovo è uno spasso vedere Art The Clown (sempre David Howard Thornton, naturalmente) atteggiarsi a sadico mimo, perfetto interprete capace con pochi movimenti ben studiati di aprirci all'antico universo circense: una maschera di grande suggestione che conferma la statura del personaggio. Questo sequel infatti, che riprende esattamente da dove finiva il predecessore, non delude chi si aspettava l'ennesimo bagno di sangue. Lo splatter è over-the-top, con punte di sadismo e raccapriccio notevoli e (come detto) il clown di Thornton è sempre sinistro, per l'occasione affiancato dall'inquietante fantasma demoniaco di una bambina. Interessanti anche le suggestioni oniriche, che richiamano la saga di Nightmare. A sorprendere è la durata monstre di due ore e venti, del tutto inedita per un film gore, che Damien Leone riesce a gestire senza far pesare, a parte forse un finale un po' tirato per le lunghe. Per una pellicola non esente da difetti, ma superba nel regalare (nuovamente) un'atmosfera da horror superiore alla media. Voto: 6,5

giovedì 26 ottobre 2023

I film del mese (Ottobre 2023)

Se pubblico in anticipo rispetto alla normale programmazione ci sarà un perché, e il motivo, abbastanza intuibile, è che martedì 31 ci sarà lo speciale Halloween, che tuttavia quest'anno, al contrario dello scorso, in cui ho presentato (in collaborazione con la Geek League) il volumetto de Le più belle storie (a fumetti Disney) di Halloween, sarà totalmente cinematografico. Saranno 6 i film a tema che recensirò, come 16 sono come sempre i film del listone mensile recensiti. Un listone tra l'altro, mai come in questo caso, da Oscar, in quanto sono presenti ben 4 film candidati agli ultimi Premi dell'Academy Awards di Los Angeles (ed ora me ne mancano solo 10 da vedere). E tra questi 4 ecco il film più atteso, l'unico dei 4 peraltro uscito anche vincitore dall'ultima cerimonia, trionfatore infatti di molti premi. Facile in tal senso capire quale sia, e se così non fosse, sufficiente sarebbe scorrere il post e leggere, possibilmente per intero. Buona presa visione.

John Wick 4 (Azione/Thriller 2023) - E' difficile al giorno d'oggi nel cinema commerciale e d'azione mantenere la qualità costante in una saga (di cui di buonissima era pregno il terzo capitolo), ma grazie al talento del reparto audio visivo ed alla discreta regia di Chad Stahelski questo film completa degnamente un'epopea storica di un personaggio che ha di fatto contribuito all'espansione e allo sviluppo del genere action. Keanu Reeves sembra quasi stanco, il suo personaggio ne ha viste fin troppe e si appresta a una prova quasi impossibile da superare. L'unico difetto è la poca incisività e il carattere debole del cattivo, troppo macchiettistico. Resta comunque un buon film, anche e nonostante duri davvero troppo, anche e nonostante sia probabilmente il meno riuscito della saga. Voto: 6

Everything Everywhere All at Once (Sci-fi/Commedia/Dramma 2022) - Premessa, non conoscevo i Daniels, e sarà mia premura andarmi a recuperare il loro precedente lavoro, ovvero Swiss Army Man, anche se EEAAO (titolo che userò abbreviato) non che mi abbia davvero convinto, anzi, non sono ancora sicuro se mi sia piaciuto oppure no. Un film, che ha vinto non si sa come e perché sette Oscar su 11 nomination, tra cui alcuni tra i più importanti, film di fantascienza migliori non hanno ricevuto niente, decisamente eclettico, con continui cambi di registro e un mix che va dal comico, al cringe, al drammatico, al sentimentale, per l'appunto "all at once" tutto insieme. Genio e sregolatezza, sono vari i momenti in cui mi sia chiesto "ma che caspita sto guardando" mentre scorrevano un numero abbondante di scene surreali, sequenze una più roboante della precedente. Uno dei film più folli che abbia mai visto ma che alla fine risulta un po' troppo prolisso e ripetitivo nei concetti e nelle immagini (un delirio tutto sommato ben fatto, ma non il miglior film dell'anno). Le prove degli attori meritano senza dubbio ma anche loro verso la fine sembrano stanchi dei loro ruoli, insomma poteva finire mezz'ora senza togliere nulla alla storia. Ad una storia semplice, quasi banale, ma raccontata in un modo, seppur audace, caotico. In questo senso mi aspettavo forse si chiudesse un po' meglio, però resta una visione inusuale e che lascia qualcosa. Perché ad ogni modo una ventata di novità, non lo rivedrei nemmeno se mi pagassero, ma non mi pento affatto di averlo visto. Merita assolutamente una visione. Voto: 7

giovedì 19 ottobre 2023

Le serie tv del mese (Ottobre 2023)

In un mese di ottobre ancora troppo poco autunnale, l'occasione di rivedere un amico del piccolo schermo, con il suo atteggiamento buono e perennemente gentile, che spiazza sempre i co-protagonisti e lo spettatore stesso. L'assistente medico personale più bianco e teneramente tondeggiante del mondo animato (Baymax chi altro) torna infatti con 6 (mini) avventure in cui aiuta amici, persone comuni, animali a risolvere problemi fisici sempre correlati a questioni emotive. Spin-off naturale pur se chissà fino a che punto necessario del personaggio più riuscito di Big Hero 6 (che nella serie prequel terminata poco prima di questa nuova serie animata di cortometraggi si era già fatto notare anche per ben altre doti, in primis supereroistiche), ci dà tuttavia modo di rivedere scorci di San Fransokyo e soprattutto farsi ammantare di quella dolce svenevolezza di cui ogni tanto sentono bisogno grandi e piccoli. In un episodio si sfiora la tematica omosessuale, in un altro si parla apertamente di mestruazioni. Forse troppo politicamente corretta e/o dispersiva, ma comunque carina. Ecco invece cos'altro ho visto questo mese.

The Blacklist (8a stagione) - Il ritorno dopo aver subito numerosi tipi di ritardi e pause che anche altri spettacoli hanno dovuto sopportare a causa della pandemia. La settima stagione fu persino costretta a fornire un finale di stagione semi-animato prima che la produzione dello show venisse sospesa. È stata una pausa più lunga di quella a cui si era abituati tra una stagione e l'altra, ma ora torna e dà diversi pugni, un po' in faccia e un po' nello stomaco. In un certo senso sono colpi ritardati che finalmente arrivano, ma che lasciano abbastanza freddi. La serie purtroppo è da parecchie stagioni che è alla deriva, hanno raschiato talmente il fondo del barile che ormai non c'è più nessun barile. Lo stesso James Spader (sempre magnifico) miracoli non ne può fare quando una sceneggiatura è a livelli imbarazzanti. Il problema non è solo allungare il brodo, è che proprio hanno abbandonato sotto-trame importanti, a discapito dei personaggi sempre meno incisivi. E' il caso di Liz, che volente o meno finalmente lascia, diventata inevitabilmente uno zimbello. Qualcosa sta finalmente cambiando? Si vedrà. Voto: 5,5

Archive 81 - Universi alternativi (1a stagione) - Gradevole sorpresa per un prodotto che viaggiando sui ritmi seriali classici riesce a distaccarsene per imprevedibilità narrativa. Attinge il meccanismo investigativo e i risvolti orrorifici da importanti registri recenti e non dissipando nel proprio curato grafismo indizi e soluzioni con magnetica continuità che non trova momenti morti. Ha il merito di spingersi oltre i propri confini abbracciando diverse sfumature dell'occulto senza risultare mai banale. Oltre a questo ho trovato magnifici i riferimenti a Lovecraft che alzano sicuramente la qualità del prodotto. Horror o thriller che sia, Archive 81 ha la rara qualità di riuscire a catturare lo spettatore e a tenerlo incollato allo schermo fino alla fine. Peccato solo che tutto si interrompa sul più bello, una seconda stagione infatti non ci sarà, e che il finale lasciato aperto lasci l'amaro in bocca. Ma in ogni caso un bravo al cast, alla regia e soprattutto agli sceneggiatori. Voto: 7

giovedì 12 ottobre 2023

[Cinema] Speciale H. P. Lovecraft (Le vergini di Dunwich, Dagon - La mutazione del male, La creatura)

Di lui ne ho già, seppur sporadicamente, ma comunque densamente, parlato, di Howard Phillips Lovecraft, spesso citato come H. P. Lovecraft, ovvio, uno degli autori più influenti nel campo della letteratura fantastica e dell'orrore, che nell'ultimo periodo ho incontrato sempre più spesso. Nel campo videoludico (saga Penumbra, Dagon ed altri), letterario (Necronomicon ed altri) e cinematografico in primis (basta spulciare il blog un po' lì e un po' là). A tal proposito (da qui che l'etichetta di scrittore infilmabile è nata), portare H. P. Lovecraft sullo schermo è un'impresa difficile, perché i racconti di questo scrittore hanno una tale peculiarità, sono così lugubri, malsani ed onirici, che mal si prestano ad essere rappresentati graficamente. Le ambientazioni e le suggestioni ideate da quel geniale scrittore sono perfette per essere lette, perché rapiscono totalmente il lettore nell'oscuro mondo dell'ignoto. Tuttavia, le stesse storie rappresentate in un film perdono molto del loro fascino, perché ci privano dell'elemento più forte che hanno i suoi racconti, cioè la capacità di farci viaggiare con l'immaginazione. Ci riuscì sorprendentemente Richard Stanley con il suo Il colore venuto dallo spazio, ma ben pochi altri son riusciti nell'intento. E in questo senso, proprio in virtù di questa specie di ricerca della "verità" che ho visto questi tre film, tratti dai racconti o riferiti alle opere di Lovecraft. E il risultato è questo, non propriamente eccellente.

Le vergini di Dunwich (Horror 1970) - Portare Lovecraft sullo schermo è impresa ardua e lo conferma pienamente anche questo film, che si limita a prendere spunto molto superficialmente da un celebre racconto dello scrittore di Providence per imboccare rapidamente la strada di un horrorino seriale, lontano anni luce dall'atmosfera di angoscia che si sprigiona dalla pagina scritta. E tuttavia non male. L'atmosfera in parte c'è, nella fotografia e nelle scenografie: il regista è infatti lo scenografo Daniel Haller (quello del ciclo di Poe diretto da Roger Corman) che, però, perde colpi nella narrazione. Poche incongruenze sì, ma molta carne al fuoco, forse troppa, e il film ne risente (opinabili comunque certi inserimenti: il rito come iniziazione sessuale che nulla c'entra con Lovecraft). Discutibile inoltre la scelta degli attori principali, il legnoso Dean Stockwell e l'anzitempo sfiorita Sandra Dee. Belle ed ispirate invece, le sequenze in cui appare il mostro, nelle quali si alternano colori, giochi di luce e suoni inquietanti, ed i titoli di testa animati di ispirazione psichedelica (è girato nel '69), di notevole effetto (in un certo senso più lovecraftiani del film in sé), ma non bastano a risollevare le sorti del film. Di un film di alti e bassi, certamente non esaltante ma non inguardabile. Voto: 5,5

giovedì 5 ottobre 2023

Le mie canzoni preferite (Ottobre 2023)

Ultimamente, sempre più spesso, sento poco la radio (dal web), sarà il periodo o la "vecchiaia", ma ciò non mi ha impedito, e mai lo impedirà, dopotutto c'è sempre la 30 Songs di Radio Deejay e il blog Pensieri Cannibali con la sua mensile rubrica musicale a tenermi aggiornato, di stilare anche questa volta la lista delle mie canzoni preferite del mese, quelle che più mi hanno convinto ed ho ascoltato, una lista bell'è pronta per voi, buon ascolto. Playlist completa Qui.

Non tra le sue migliori, ma la migliore tra quelle italiane ascoltate.

L'esordio con botto da solista di uno membri del gruppo sudcoreano BTS.

venerdì 29 settembre 2023

I film del mese (Settembre 2023)

Ultimi mesi per vedere le pellicole più chiacchierate (e sono presenti alcune) di quest'anno e lo scorso, quelle ultime che dopo l'uscita in sala hanno finalmente via libera per lo streaming (e sono presenti alcune), per quelle che hanno (quest'anno) ricevuto una nomination od hanno vinto un Oscar e possono essere viste da tutti (solo una pellicola stavolta ma ultima non sarà), da tante varie piattaforme differenti ovviamente, tra queste c'è Sky, mio primo "fornitore". Tant'è che proprio perché erano tanti i film momentaneamente accantonati, questo ennesimo (secondo dell'anno dopo quello di Gennaio) speciale doveva esserci. E pensare che tanti ancora parcheggiati sono, anche su Netflix, che anch'esso secondo speciale avrà, ma per questo mese bastano ed avanzano.

Le otto montagne (Dramma 2022) - Film di certo non perfetto (ma la perfezione si sa non esiste), che ha soprattutto il merito di riuscire a toccare le corde giuste. Alessandro Borghi e Luca Marinelli (fantastici entrambi) si caricano il film sulle spalle e riescono a rendere tangibile il profondo rapporto affettivo che li lega (probabilmente anche fuori dal set). Di due ragazzini, che pur intendendo la vita in modo diverso, crescono insieme. Cementando una sana, veritiera amicizia. Ma l'amicizia è solo uno dei tanti temi presenti nel film, e nel romanzo omonimo, tutti ben esplicati. In questo senso, storia ben costruita e che viene asciugata da toni melodrammatici, dando enorme importanza ai silenzi. La vita montana è resa nelle sue difficoltà e rispecchiando lo scorrere della natura. Nonostante la lunghezza, il film mantiene bene la rotta e conduce a un malinconico, poetico finale (e non dispiacciono le lievi incursioni didascaliche). Forse alcune cose sono tirate un po' per le lunghe, ma è solo uno dei pochi difetti che si possono trovare su questo bellissimo film (seppur diretto da due registi stranieri) tutto italiano. Voto: 8-

Il Kaiser: Franz Beckenbauer (Sportivo/Dramma 2022) - Un biopic Sky Original che racconta l'ascesa del più grande campione del calcio tedesco. Un film con diversi spunti d'interesse. Non certo un'opera impegnata o volta a creare quel pathos di cui spesso le pellicole abusano, quando tentano di raccontare una o più leggende, eppure si può immaginare quanto questo racconto sia stato in grado di suscitare commozione in tutti i fortunati tifosi che hanno potuto vivere e godere delle gesta di un calciatore, mostrato qua in tutta la sua umanità e in tutta la sua maestria. Un film semplice ma efficace, che sa rendere omaggio a un calciatore in grado di rendere normalità l'inimmaginabile. Un film che forse non sarà un primo piatto, ma sicuramente stuzzichino gustoso da provare. Voto: 6