"Aprile dolce dormire", ma solo in parte, quest'anno almeno, che tra delusioni calcistiche da smaltire, abbuffate da digerire e sbalzi metereologici da sopportare, non bastasse un lutto negli ultimi giorni e l'incessante spargimento di bombe ad Est, è stato un mese che "puzza di vecchio" (cit.), infatti c'è stato nessun nuovo inizio e nessun rilassamento. Comunque dal Primo Aprile (e non è un pesce tradizionale), la pagina Instagram del blog, se ancora non avete visto o non avete account per saperlo, è stata (così per diletto) riattivata (il widget nella colonna destra). Dopo un periodo diciamo di transizione difatti, ho riiniziato a ripubblicare i post relativi alle pubblicazioni del blog, mettendo in atto per le prime settimane (fin quando non riesco a mettermi in pari) una sorta di azione retroattiva inerente a quest'anno in corso (per esempio questo post sarà immesso verso metà Maggio, perché posto ogni tot giorni). Immagini che comprendono a scopo illustrativo (questo perché insieme scritto ad ogni film o serie vista c'è anche la piattaforma di visione e il voto) la lista delle visioni cinematografiche e televisive, delle canzoni preferite e dei giochi, non dimenticando ovviamente gli altri post di qualunque altro tipo. Spero che a qualcuno servi, ma in ogni caso ecco le mie prime visioni del mese.
Jungle Cruise (Avventura/Commedia 2021) - Prendete un'antica leggenda legata ai conquistadores, metteteci dentro
situazioni tipiche di Indiana Jones e Pirati dei Caraibi, shakerate
tutto freneticamente ed eccovi servito questo Jungle Cruise (che
comunque s'ispira prevalentemente ad una celebre attrazione di
Disneyland). La regia solida di Jaume Collet-Serra (abituato già a film
d'azione come quelli già girati con Liam Neeson, Run All Night o L'uomo sul treno, ma non dimentichiamo Paradise Beach con Blake Lively) permette di avere un
film dal ritmo serrato dall'inizio alla fine e ricco di momenti
divertenti. La Disney sforna un prodotto accattivante che è anche
politicamente corretto. Per fare questo sfrutta i grandi successi del
passato e il carisma di Dwayne Johnson, perfetto per interpretare ruoli
di questo genere (è affiancato da Emily Blunt nella ricerca del
leggendario albero i cui petali possono curare qualsiasi ferita ed
annullare ogni maledizione). Un po' troppa CGI qua e là, che crea un
effetto a volte da videogame, ma nell'insieme l'operazione è riuscita.
Riesce ad incarnare lo spirito del più classico dei film d'avventura,
offrendo un intrattenimento e un interesse più che adeguato che è
impossibile classificare come noioso o scialbo.
Voto: 6
White Bird in a Blizzard (Dramma/Thriller 2014) - Nulla di memorabile, ma un buon giallo estetizzante. Se dovessi
descrivere con due parole questo film sarebbero "totalmente
inaspettato". Non tanto per il finale, che può sorprendere, ma fino ad
un certo punto, quanto per lo stile e la forma. Molto oscuro, sexy, un
film da cui è difficile distogliere lo sguardo. Per quello che è un
ipnotico, visionario viaggio di Gregg Araki (maestro di un suo stile magnetico) in una vicenda inquietante, nella quale si
incontrano solitudine, abbandono e vuoto esistenziale. Un giallo "non
giallo" nel quale una ragazza deve iniziare a fare i conti con
l'elaborazione del lutto per la scomparsa di una madre mai amata, la cui
sparizione è stata solo un sollievo. Uno sgargiante e quindi seducente
coming of age dagli efficaci tocchi gialli che trova il suo punto di
forza
nell'ammaliante confezione e nel disegno dei personaggi, a doppia faccia
anche quando apparentemente rassicuranti (si pensi alla mezza reticenza
degli amici del cuore). Bravissimi gli attori, seducente come non mai la
bellissima Shailene Woodley, ambiguo Christopher Meloni, la Eva Green
imbruttita colpisce, sorprende Shiloh Fernandez, indubbiamente efficaci
tutti gli altri. Spesso dispersivo, ma di gran fascino. Voto: 6+