In cerca d'avventure grafiche o cose simili, mi sono imbattuto mesi fa in
Soma, un survival horror a tema fantascientifico. Un gioco neanche a farlo apposta prodotto e sviluppato dalla
Frictional Games, la stessa di
Amnesia, a cui giocai (entrambi i capitoli) l'anno scorso, che mi piacquero abbastanza, bello soprattutto
The Dark Descent, e quindi di buona qualità, e perciò da comprare.
Amnesia tuttavia ha sempre avuto un fratello maggiore, ossia
Penumbra, trilogia horror composta da due giochi regolari e un'espansione, ma al tempo preferii non approfondire, però neanche a farlo apposta a disposizione con
Soma (da
Steam) c'era la possibilità (con pochi euro in più) di una collection completa di
Penumbra, e così ne ho approfittato. Ma le coincidenze non sono finite qui, un nome e cognome accomuna
Amnesia e
Penumbra (e soprattutto i primi capitoli delle due saghe), e di conseguenza la società svedese produttrice, se si parla di giochi ispirati ai suoi racconti/romanzi infatti, non si può non pensare immediatamente alla
Frictional Games, e colui è ovviamente
H. P. Lovecraft, neanche a farlo apposta celebrato giorni fa (da me, con la recensione di
Color Out of Space, adattamento del romanzo omonimo, e da molti altri) in occasione del 130° anniversario dalla sua nascita. Forte di queste coincidenze, divenute non più coincidenze alla terza volta, ho giocato a questi quattro titoli/giochi, ecco com'è andata.
Penumbra: Overture - Se Amnesia: The Dark Descent era, almeno in parte, ispirata al racconto L'estraneo (The outsider) di H. P. Lovecraft, al romanzo Lux Tenebras, sempre dello scrittore di Providence, è ispirato questo gioco, questo primo capitolo di una serie originariamente pensata come trilogia, divenuta poi duologia, anche se con un'espansione del secondo che idealmente la chiude, nonostante il terzo non continua la storia cominciata con Overture e proseguita con Black Plague. A proposito di storia, uno dei difetti è il fatto che, a parte che la suddetta è comunque basilare (un figlio a seguito di una lettera del padre scomparso misteriosamente si reca in Groenlandia per cercarlo e si ritrova intrappolato in una miniera abbandonata), costei nel primo capitolo è inconcludente. Infatti non si scopre quasi nulla di ciò che è successo nella miniera né tantomeno al padre di Philip (Howard), tuttavia si scoprono alcuni dettagli che andranno poi uniti con ciò che verrà scoperto nei due "titoli" successivi. Il gioco si concentra molto poco sulla storia, essa diventa più che altro un pretesto per cominciare il gioco, non un vero e proprio pilastro portante, che invece è costituito dal gameplay. Se da una parte è una cosa corretta in un survival horror, la cosa è forse fin troppo marcata in Overture e finisce per lasciarti il senso di incompiutezza in assenza (in quel momento) dei due sequel, cosa che non dovrebbe teoricamente succedere in un videogame. Quando la Frictional ha sviluppato Penumbra, comunque, era ancora parecchio inesperta ed è in qualche modo comprensibile un errore simile, che comunque non mina eccessivamente all'esperienza di gioco, nonostante la rende forse meno coinvolgente. Il gioco è vecchiotto (2007) e dal punto di vista tecnico questo si sente molto. Nonostante ciò, le atmosfere riescono ad essere parecchio ansiogene, in alcune circostanze, con ambienti bui e lugubri, dove l'unica cosa che ti accompagna è la musica inquietante e il ruggito dei cani rognosi che vogliono solo sbranarti senza motivo apparente. Questo quindi ci porterà a nasconderci in zone buie per eludere l'essere di passaggio, creando così tipici scenari di un gioco stealth. Nell'ambiente si può interagire con quasi tutti gli oggetti presenti, afferrandoli, lanciandoli, spostandoli. Inoltre, il gioco è incentrato su alcuni enigmi, quando più quando meno complessi, per certi versi divertenti e coinvolgenti, per altri snervanti e noiosi. Se a ciò di "sbagliato" ci aggiungiamo un livello di IA (dei nemici) non particolarmente elevato, ecco che i difetti si fanno sentire di più. I punti di debolezza di Penumbra: Overture, dovuti probabilmente all'età, non impediscono comunque di godere delle atmosfere di paura tipiche della Frictional, che rendono il gioco una perla da possedere assolutamente se si è fanatici dell'horror, senza però aspettarsi il survival definitivo. Voto: 6,5