giovedì 31 ottobre 2019

Movies for Halloween: La casa delle bambole - Ghostland (2018)

Tema e genere: Pascal Laugier firma una pellicola che esplora la dicotomia tra reale e finzione. Una pellicola che va al di là del suo essere un film dell'orrore. Qui il cliché trito e ritrito della bambola horror acquisisce un senso nuovo e diverso. Vedere per credere.
Trama: Pauline e le sue figlie adolescenti, Beth e Vera, ricevono in eredità una vecchia villa piena di cimeli e bambole antiche che rendono l'atmosfera casalinga tetra e inquietante. Durante la notte, due intrusi penetrano nella casa e prendono in ostaggio le ragazze. Tuttavia, ridotte in fin di vita riescono a salvarsi. Sedici anni dopo, Beth, diventata una scrittrice di successo ritorna in quella casa (dove abitano ora la madre e la sorella) per assicurarsi che tutto vada bene. Sembrerebbe di sì, pian piano però Beth scopre che le cose non sono propri così come appaiono e presto prenderà contatto con una terribile realtà.
Recensione: Ad Halloween si sa gli horror vanno per la maggiore, è consuetudine poi che si debba vedere uno a tema per la notte delle streghe (ambientato in quel giorno), ma ho già visto negli ultimi mesi l'undicesimo capitolo della saga di Michael Myers (qui la recensione) ed anche quella specie di sequel/spin-off di Piccoli Brividi (qui la recensione), ho optato quindi sì per un horror, però per uno non a tema. Ho optato e visto infatti (a dispetto del titolo internazionale e non) un horror (portato in italia da Midnight Factory, l'etichetta tutta italiana specializzata proprio nel settore horror) genuino e senza inutili fronzoli paranormali (comunque perfetto per Halloween, oltretutto riuscito e di buon livello). La casa delle bambole (il "Movies for Halloween" di quest'anno, qui il precedente) è difatti un film molto "fisico" ed anche psicologico. In Ghostland ci sono tanti scontri, tante urla, Jumpscare quanto bastano e rumori sinistri a suggerirti che il mostro è proprio alle tue spalle. E' anche un film molto claustrofobico, perché ad esclusione di alcune scene la maggior parte del set è proprio all'interno di una casa resa inquietante dalle centinaia di occhi che continuamente sembrano osservare le protagoniste della pellicola. Una pellicola che per essere un horror ha un inizio piuttosto scolastico, ma che poi prende altre strade e si rivela tutt'altro. Il francese Pascal Laugier è l'autore di un horror di cui si è parlato tanto e continua a far rumore anche a distanza di un decennio, quel Martyrs (visto tuttavia solamente pochissimo tempo fa, qui la recensione) che metteva in scena sadicamente la voracità delle generazioni più anziane nello sfruttare le carni e le menti dei più giovani. Ma ecco che dopo aver diretto nel 2012 il più convenzionale thriller drammatico I bambini di Cold Rock, egli torni a girare un horror. E sempre nel campo dello sfruttamento di giovani corpi (ancora una volta due corpi femminili, in questo caso due sorelle) ci si muove: solo che in La casa delle bambole - Ghostland il terreno su cui si sceglie di giocare è quello degli stereotipi del cinema e della cultura orrorifica americana, a partire dal continuo riferimento a H. P. Lovecraft. Beth, infatti, che sviene alla sola vista del sangue, vorrebbe diventare una scrittrice horror, Vera, invece, è più radicata nella realtà (da qui il suo nome), ha un ragazzo, delle normali aspirazioni per il suo futuro e un innato senso di ribellione nei confronti della madre, da lei accusata di preferire l'altra sorella.

Le tre (madre e due figlie) si trasferiscono in una villa isolata (primo stereotipo), inquietante già di suo perché abitata da tutta una serie di bambole e bambolotti (secondo stereotipo), e poi vengono aggredite nel corso della prima sera da due pazzi maniaci sessuali (terzo stereotipo). La sfida di Laugier è tutta di scrittura: se si tratta di dover fare di nuovo una storia convenzionale (si deve essere detto il regista) che almeno ciò avvenga attraverso una serie di travisamenti, di false piste, di esche, di sconfinamenti spazio-temporali e di confusione tra piani, quello della realtà e quello dell'immaginazione/aspirazione. Il primo colpo il regista lo riserva proprio all'inizio del film: facendo credere di voler seguire un progressivo innalzamento della temperatura ansiogena (come in tanti classici del genere), lascia a bocca aperta nel momento in cui la mamma delle ragazze viene subito aggredita e costretta a combattere all'arma bianca. Si entra così già nel vivo, e da lì in poi Laugier continua a costruire una serie notevole di colpi di scena, tutti perfettamente architettati, tanto da far venire a tratti la sensazione di un film troppo pensato e costruito (e controllato nel minimo dettaglio) per fare veramente paura. Sensazione di disillusione che si è però costretti a lasciar da parte in più momenti, visto che La casa delle bambole - Ghostland riesce comunque ad annoverare non pochi momenti d'intensità orrorifica, pur non arrivando mai a raggiungere (ovviamente) i livelli di angoscia di Martyrs (anche se poi a me ha convinto più questo). La casa delle bambole è infatti un horror che dimostra come non sia necessario mettere in scena tonnellate di effetti speciali o litri di sangue per avere sullo schermo un costante clima di tensione capace di far stare lo spettatore "sulla corda". Laugier usa uno stile forse un po' atipico per il genere ma dannatamente efficace. Certo, le caratteristiche dei due folli maniaci risultano un po' troppo messi a contorno delle personalità delle due sorelle, ma l'horror resta piuttosto interessante, incalzante, forte appunto di una suspense che regge per tutta la durata della storia, ingannevole sicuramente (visto che sembra portare da una parte ed invece va dall'altra), ma con un dignitoso savoir-faire e uno stile di tutto rispetto. Peccato anche per un finale un po' buttato via che avrebbe probabilmente meritato un po' di pathos in più, però nel complesso La casa delle bambole è un film che funziona, un film con un buon twist narrativo e una linearità che porta senza troppe menate psicologiche lo spettatore dall'inizio alla fine senza particolari intoppi.
Ed è così che pur non essendo scioccante (ma non per questo peggiore) come Martyrs questa nuova prova di Pascal Laugier convince e supera abbondantemente la sufficienza. Violento, cupo, con un ottima regia, una fotografia indovinata e interpreti più che convincenti. Con scene indovinate, discreta suspense e buonissimi effetti speciali quali i lividi e i tagli delle protagoniste che rendono questo horror leggermente diverso dalla massa odierna. Quindi scordatevi scene realizzate al computer, con movimenti velocizzati, qua è quasi tutto "reale" nel senso che la paura viene da trucchi artigianali come una volta. Film perciò indubbiamente consigliato, da vedersi tutto l'anno e (perché no) anche ad Halloween.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: A partire da un semplice plot, Pascal Laugier, che dimostra come una sola location (una villa benissimo scenografata) possa essere spunto e diletto per una regia descrittiva e d'impatto, per un montaggio ritmato e incalzante, è in grado di costruire una trama appassionante e mai prevedibile, in grado di tenere alta la tensione per tutta la durata del film. Gli espedienti narrativi di cui si serve per movimentare l'azione ed esasperare (per quanto possibile) una situazione già al limite, sono a loro volta semplici ma efficaci. Il regista, inoltre, è in grado di rendere la psicologia di un'adolescente in maniera strabiliante, andando a toccare tematiche profonde e delicatissime. Azzeccatissimo il cast, con le due protagoniste (Taylor Hickson ed Emilia Jones) ben calate nella parte (senza dimenticare la Beth da grande, ben interpretata da Crystal Reed e la madre da Mylène Farmer) e i due sadici assassini resi davvero inquietanti per atteggiamenti e violenza, e anche se il film non propone un singolo effetto speciale, è da encomiare il reparto di "trucco e parrucco", capace di trasfigurare le protagoniste in modo da renderle del tutto simili a bambole di porcellana, pronte per essere fatte a pezzi.
Commento FinaleLa casa delle bambole è un horror intelligente e disturbante, che porta lo spettatore in un incubo reale e angosciante capace di travolgerlo completamente. Con una narrazione estremamente reale ed una tecnica visiva che incide profondamente, attraverso la violenza e la brutalità di molte scene può essere considerato più dei soliti horror che escono ultimamente al cinema, per un pubblico cosciente del suo ruolo che vuole vere emozioni capaci di farlo trasalire, lasciandolo con un senso di angosciante inquietudine anche dopo la visione.
Consigliato: Certo che sì, voi dategli una possibilità, e son sicuro che non ve ne pentirete.
Voto: 6,5
[Qui più dettagli]

18 commenti:

  1. Una bombetta questo film. Piaciuto parecchio!

    RispondiElimina
  2. Angosciante a più livelli, alla fine del film avrei voluto farmi una doccia al cervello. Bello davvero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ad un certo punto non ci capisci più niente, poi tutto è chiaro e l'angoscia ti assale, bella sorpresa ;)

      Elimina
  3. Insomma, sembra proprio uno di quegli horror che piacciono a me.
    Ottima scelta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo di sì, e come scelta, contento sia stata apprezzata ;)

      Elimina
  4. Risposte
    1. Difficile non farlo, e poi già esser originale è tanto ;)

      Elimina
  5. L'ho visto è mi è piaciuto parecchio!
    Un abbraccio Pietro.

    RispondiElimina
  6. Devo recuperarlo, come sai amo Martyrs e già immagino che nessun altro film del regista potrà eguagliare quella sua opera.
    Tuttavia questo non mi sembra affatto scontato, e quindi è da vedere^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sono d'accordo, anche se Martyrs è un film che forse non si vedrà più, è unico, senz'altro questo è però un film che merita di essere visto, e non solo perché non è poi così scontato ;)

      Elimina
  7. Bello, è piaciuto anche a me. La mia parte preferita è stata quella psicologica, mi ha ricordato un po' Identità, anche se non è la parte determinante che si scopre nel finale. In questo modo sono stati un po' più originali.

    Ultimamente sto guardando un po' di cose presenti su SkyGo, almeno è facile che quando fai le recensioni, ho già visto il film 😉
    Ne ho visti altri 4 ma i primi due al momento non li ricordo (😱), gli altri due ora vado a cercare se li hai trattati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quel pizzico di originalità è sempre ben accetto, ed effettivamente anche per questo che il film funziona ;)
      Ci sono comunque alcuni film che son passati su Sky e li ho fermi sul mio MySky, quindi potrebbe succedere anche spesso :D

      Elimina
  8. Amo molto questo tipo di pellicole anche se poi non ne vedo molte. Ho visto il trailer di questo film e l'effetto bambola ha sempre la possibilità di scioccare il pubblico a parer mio.Non conosco il regista perdonami, in questi ultimi due anni la cinematografia si è allontanata da me con dispiacere per mancanza di tempo materiale dovuto purtroppo a cose pratiche che farei a meno di fare.Spero di non perderlo, la tua recensione come sempre è molto convincente.
    Un tenero abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh sì, le bambole hanno sempre un'influenza abbastanza inquietante, qui diversamente ma l'effetto si sente ugualmente. Ti perdono, dopotutto solo cultori di un certo cinema conoscono il regista ;)
      Mi dispiace che vedi sempre meno film, però spero riuscirai a vederlo. Un abbraccio a te :)

      Elimina
  9. Un bel film, senza dubbio. Solo troppo "normale", nel senso che non ho visto cose nuove ma le solite scene terrorizzati. Comunque una buona realizzazione insieme ad un altro che forse ho gradito di più, non so se l'hai visto, "la madre".
    Grazie Pietro, un grande abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh sì, la base, come detto, è standard, ma poi qualcosa di diverso c'è ed è proprio questo a dargli una marcia in più. Comunque sì, ho visto La madre, non male neanche quello ;)
      Grazie a te, ciao :)

      Elimina