venerdì 13 agosto 2021

I film del periodo (1-12 Agosto 2021)

Un'estate calda, caldissima, e ne avremo ancora per un altro po', ma prima o poi anche quest'estate finirà, per il momento però godiamocela, rilassandoci e non pensando troppo al futuro, accadrà quel che accadrà. Molti le vacanze hanno fatto, altri le stanno facendo ed alcuni altri approfitteranno a settembre per farle, ed ognuno a modo loro, io per esempio solo immaginandole, che una vera vacanza non faccio da decenni, ma non mi posso lamentare, anche perché sono perennemente in vacanza, ho infatti la (s)fortuna di avere tanto tempo a disposizione per fare quello che mi piace, per avere un blog come questo per esempio, un blog che in vacanza non andrà (martedì vi ricordo c'è la mia Notte Horror), ma in ogni caso domenica è Festa per tutti, ed Auguro a me e a voi un buon Ferragosto!

Tenet (Azione/Sci-fi 2020) - Esperimento riuscito a metà: nel senso che Christopher Nolan ancora una volta ha voluto sperimentare qualcosa mai visto prima, nella sua fissa col tempo e le costruzioni temporali presenta qualcosa volutamente ingarbugliato e di difficile fruizione, e in questo c'è riuscito, ma non è riuscito nel successo perché aldilà del progetto ambizioso quel che resta dello spettatore a fine visione è l'inebetimento di un sonoro martellante, la sensazione del vuoto e del WTF che lascia il film (un film non riuscito ma non per il suo essere troppo complicato ma per volerlo essere per forza). Insomma dal mio punto di vista "tanto fumo e poco arrosto", i capolavori di Nolan restano altri, questo resterà un esperimento originale al quale però difficilmente ci si affezionerà. Questa volta egli infatti nel ricercare il rompicapo perfetto è uscito un po' fuori tema confezionando un prodotto certamente originale ma poco avvincente. Come se non bastasse, egli riesce a costruire un muro invisibile fra lo spettatore e i personaggi. Tutto risulta freddo, asettico, privo di umanità. Non ci è consentito empatizzare con nessuna delle vicende dei protagonisti. Potrebbe succedergli qualsiasi cosa e non ne saremmo colpiti. Al regista manca proprio la capacità di farci sentire fisicamente i corpi degli attori. Come delle bellissime statue esposte in un museo che non possono essere toccate (in questo senso la  caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori, nonostante le ottime prove attoriali, e di tutti). La sensualità è quindi bandita, perché altrimenti tutto potrebbe risultare "vero". Lo spettatore deve quindi essere sovrastato dalla potenza di fuoco del cinema Nolaniano, ricco di budget ma povero di cuore. Dopo il bellissimo Dunkirk mi aspettavo un altro approccio dal regista inglese che con questo Tenet firma sicuramente il suo film peggiore, anche se resta una pellicola interessante e di qualità, che merita la visione. Voto: 6

Lucky (Dramma/Commedia 2017) - Paura, è questo il sentimento nuovo ed inesplorato con cui è costretto a fare i conti Lucky, novantenne che si considera quasi invincibile. La paura del vuoto, l'attesa di un epilogo già scritto che aspetta di essere vissuto. Lucky, fumatore e bevitore abitudinario, amante dei quiz e dei cruciverba, vede la sua routine quotidiana scossa da una scoperta del tutto inaspettata, una crepa nella sua natura invulnerabile: la vecchiaia. Negli 88 minuti che raccontano pochi giorni della sua vita, Lucky conduce con sé lo spettatore in un viaggio interiore che passa per esperienze e situazione della sua quotidianità. La fotografia, che sfrutta la luce naturale tipica dei paesaggi rurali degli States fa da cornice alle vicende ordinarie vissute dal protagonista che, grazie al confronto con gli altri personaggi riesce a maturare una riflessione, cruda quanto vera, sulla fugacità della vita e sulla mortalità. Come riacquistare l'equilibrio nel vivere, superando la paura della morte e affrontando l'ingiustizia che sembra la vita: è una delle domande a cui John Carroll Lynch tenta di dare una risposta con il suo primo film alla regia. E lo fa offrendoci una chiave, una strategia, una via, che ci appare scontata, quasi banale, tanto semplice quanto potente: sorridere. Un film (simile ma diverso dal bellissimo Una storia vera di David Lynch, qui presente come attore) sull'arte dell'invecchiare che tutti noi prima o poi sperimenteremo, inevitabilmente lento, ma mai noioso. Grazie a dialoghi ben scritti e a un cast talentuoso, il film riesce a mantenere l'interesse pur in assenza di grandi colpi di scena, l'umorismo agrodolce non è mai ruffiano e il film risulta un esercizio onesto e sentito. E quindi buon esordio alla regia per uno dei migliori caratteristi attuali del cinema americano, ed ottima performance di Harry Dean Stanton, quasi profetico, al suo ultimo (memorabile) film. Voto: 6,5
Non succede, ma se succede... (Romantico/Commedia 2019) - Per la regia spesso brillante e spigliata di Jonathan Levine, un esperto di commedie indiavolate (che qualche sbaglio l'ha però pure fatto, si ricordi di Fottute!), ed a volte pure autore con sprazzi di efficace e malizioso piglio narrativo che ricorda, qui in particolare, lo stile sfrontato e disarmante dei fratelli Farrelly dei tempi di Tutti pazzi per MaryLong Shot (titolo originale più indicativo di quello un po' insensato italiano) si trasforma poco per volta in una commedia sempre in bilico tra comicità a grana spessa, se non proprio greve, e quel politically correct camuffato per il suo esatto contrario. Di fatto il film ha momenti esilaranti che funzionano bene, e si giova di due protagonisti superlativi e che insieme funzionano clamorosamente bene: Charlize Theron, statuaria più che mai, ma capace di ridicolizzarsi e umanizzarsi anche restando un'icona di perfezione, ed un Seth Rogen pungente e masochista come appare nelle migliori produzioni cameratesche made in Judd Apatow o James Franco. Forse non propriamente originale per il soggetto e per come si sviluppa, ma il film di Levine appare (non per caso) come un prodotto gradevole, spigliato e dinamico, che intrattiene senza sforzi anche facendo uso di dialoghi e situazioni, a volte, un po' enfatici. Nonostante la durata, superiore alle 2 ore, il film scorre piacevolmente (il buon ritmo sopperisce a certe lungaggini), risultando così una commedia simpatica dove alla fine ci si accorge che non si è riso sguaiatamente ma si è sorriso in attesa del lieto fine. Voto: 6+

Le streghe (Commedia/Fantastico 2020) - Deludente pellicola da un regista da cui ci si aspetta sempre qualcosa in più (dopotutto ha sfornato dei capolavori, lui che ultimamente con Benvenuti a Marwen fece un buon lavoro). Robert Zemeckis anche sceneggiatore insieme a Guillermo Del Toro (con un Alfonso Cuarón in più come produttore) provano a rinvigorire il romanzo di Roald Dahl aggiornandolo al giorno d'oggi con delle aggiunte random nella trama, ma il risultato, al di là della confezione lussuosa, delude. E' la regia ad essere poco incisiva e lo scontro, seppur per gran parte a distanza, tra la Octavia Spencer e la Anne Hathaway non riesce a essere incisivo più di tanto. L'interpretazione della prima è lodevole, anzi, insieme agli effetti visivi (che però rischiano di mangiarsi tutto il film) le uniche cose che si salvano, quella della seconda purtroppo no, snervante nel suo overacting eccessivo. Come al solito è la presenza di Stanley Tucci a portare qualche momento di frivolezza gradevole. Molto infantile e poco divertente è infatti questa storia di streghe e topini. Non si capisce dove voglia andare a parare (non si capisce a chi dovrebbe rivolgersi), una trama (appunto) flebile senza sorprese e tante ingenuità. Il problema di questo film è che non mi ha suscitato nessuna emozione, né paura, né divertimento, né suspense, non ricordo bene la trasposizione cinematografica precedente (quella del 1990), ma scommetto fosse migliore di questa nuova (non necessaria) versione. Peccato perché io a Del Toro e a Zemeckis vorrei pure bene, e tanto, ma questo è, un quasi fallimento. Voto: 4,5

Wonder Woman 1984 (Azione/Fantastico 2020) - Sequel di Wonder Woman, che dal confronto ne esce come un capolavoro, non lo era, ma fu una bella sorpresa e lasciava presagire una buona via per la DC. E invece, niente (al peggio non c'è fine), un film spiazzante da quanto male è stato sviluppato. Trama piuttosto tirata per i capelli con uno svolgimento decisamente banale. La faccenda dei desideri ha risvolti simpatici, anche se l'epilogo fa cadere le braccia. La cosa più sfiziosa di questo film è forse il cameo sui titoli di coda. Di chi? Facile immaginarlo. Per il resto questo Wonder Woman 1984 mi ha deluso in quasi tutti gli aspetti (è ovvio che gli effetti speciali facciano il loro dovere egregiamente). Nel suo tentativo di emulare in parte la serie e specialmente certi film supereroi di quegli anni (Superman in primis) perde i buoni spunti che presentava, lasciati cadere di fronte ad una spettacolarità che certamente su piccolo schermo si gode solo in parte. La (sempre gnocca) Gal Gadot fa il minimo indispensabile, mentre Chris Pine è l'unico che riesce a dare maggior pienezza al suo personaggio. I villain sono più adeguati al tono leggermente più brillante rispetto al primo film, ma tendono troppo alla macchietta l'uno, mentre l'altra antagonista sacrificata con un personaggio che meritava molto più approfondimento per le potenzialità che presentava (Pedro Pascal col toupet alla Trump e la Kristen Wiig che sembra una comparsa di Cats). Poteva durare di meno, quasi due ore e mezza sembrano un'eternità, nonostante non ci si annoi (avrebbero però giovato dei tagli qua e là). Delude anche la regia, si fa quasi fatica a credere che sia la stessa regista (ossia Patty Jenkins) del primo entusiasmante episodio. In conclusione, bruttarello andante. Voto: 5
Notturno (Documentario 2020) - L'esperto documentarista Gianfranco Rosi, dopo tre anni di riprese, ci offre un film/documentario che mostra i confini mediorientali tormentati da conflitti e pallottole senza fine. Il risultato non sempre appaga (anche perché non aggiunge molto a una realtà che descrive, e che forse non conosciamo, ma si limita ad appuntare e lavorare di montaggio), nonostante la commovente visione dei bimbi con i loro disegni davanti a una maestra in sandali bianchi con tacco, e le scene familiari nella stanza in comune in attesa della caccia agli uccelli. Nel complesso non entusiasmante, soprattutto con il mattone dell'ospedale psichiatrico in cui c'è una "mezza" filippica contro l'ISIS. Si ha l'impressione che alcune situazioni siano state preparate cinematograficamente. Si vedono infatti immagini molto belle ma il senso di "non verità" aleggia un po' in tutto il film. Colpisce la totale assenza di un benché minimo accenno di sorriso, non colpisce invece questo film/documentario che "erroneamente" (a parer mio e di molti) venne candidato per rappresentare l'Italia alla 93ª edizione degli Oscar nella selezione per la categoria Miglior film internazionale, non entrò infatti nella cinquina e difficilmente poteva, non è all'altezza. Voto: 6

Est - Dittatura Last Minute (Dramma/Commedia 2020) - L'aria dei meravigliosi anni ottanta si respira tutta in questo accattivante road movie che nella parte conclusiva si fa commovente, mentre nel suo evolversi non risparmia momenti divertenti grazie ai tre giovani protagonisti (imbranati dal cuore tenero) in viaggio verso Bucarest con una valigia da consegnare e varie disavventure da affrontare. Fa sempre piacere (a fronte di tanta corruzione e insensibilità) riscoprire il lato buono degli italiani, capaci di mettersi in gioco per aiutare chi ne ha davvero bisogno. Nostalgico ed educativo questo bel film, che ci permette di conoscere il regime comunista che era presente in Romania per molti anni e le privazioni incredibili a cui erano sottoposti i suoi abitanti. Ben scritto, ben recitato e ben diretto (da Antonio Pisu), con Lodo Guenzi del gruppo Lo stato sociale che si dimostra discreto attore in prospettiva. Un film classico come tanti road movie, ma dalla scrittura brillante, di sicuro si poteva fare di meglio, però anche così non dispiace. E' infatti un film discretamente piacevole tra commedia e dramma. Voto: 6+

Lucy in the Sky (Dramma/Sci-fi 2019) - Astronauta della NASA dopo una missione nello spazio non riesce a tornare con i piedi per terra e l'incapacità di riadattarsi alla quotidianità viene esacerbata da una delusione sentimentale. Il regista Noah Hawley si sforza di dare significati più profondi ad un vicenda di cronaca che suscitò pochi anni fa molto scalpore negli USA nonostante la sua intrinseca banalità, ma il risultato è un film eludente: la protagonista (una comunque volenterosa Natalie Portman) nel suo progressivo distacco dalla realtà (ce lo fa vedere il regista tale disagio cambiando continuamente il formato da 16:9 a 4:3, ma alla lunga tale espediente è fin troppo ridondante) non suscita empatia, i personaggi di contorno come il marito e l'amante risultano sfocati, la lunga durata annoia (e non c'è nulla che possa giustificare l'inserimento di questo film nel genere fantascienza, fantascienza di cosa?!). Assurdo e inutile, giustamente stroncato da quasi tutta la critica. L'esordio dietro la macchina da presa dell'ottimo produttore e sceneggiatore di Legion è infatti pessimo, peccato. Voto: 4

Crescendo (Dramma/Musicale 2019) - La vicenda del celebre direttore incaricato di costituire un'orchestra giovanile israelo-palestinese e delle difficoltà incontrate è liberamente ispirata alla storia della West-Eastern Divan Orchestra. Non troppo originale per soggetto (compresa la storia d'amore tra i due musicisti accomunati dall'odio reciproco e dall'amore per la musica), né per realizzazione, coraggiosa la scelta di non cercare il lieto fine a tutti i costi. Bella prova corale del cast (non solo Peter Simonischek, lo si ricorda in Vi presento Toni Erdmann, ma anche tutti i giovani, da Sabrina Amali a Mehdi Meskar, italiano d'adozione), fotografia di maniera, ma efficace in cui spiccano anche le nostre Dolomiti. Non un capolavoro, ma certamente godibile (questo film tedesco diretto da Dror Zahavi), con un messaggio di fondo certamente da avvalorare nella sua accorata disamina sociale, culturale e musicale. Voto: 6+
Instant Family (Dramma/Commedia 2018) - Il mestiere del genitore è difficile, quello del genitore affidatario lo è molto di più e se veramente il film in questione prende spunto da una storia vera, allora questo compito meriterebbe anche la beatificazione. Una dramedy discreta che propone tematiche nobili e di grande sensibilità, mettendo in evidenza il difficile rapporto generazionale e genitoriale mostrando un certo garbo, ma anche una evidente enfasi narrativa, capace di rendersi apprezzabile e godibile. Emozionante e spiritosa al tempo stesso grazie alla buona prova di tutto il cast. Mark Wahlberg è una garanzia e la Rose Byrne col suo fare "radical chic" è ben centrata nella parte. Le giovani leve (tra cui Isabela Moner, già ammirata in Soldado) se la cavano discretamente. Il regista Sean Anders, cavalcando il precedente successo ottenuto con la "saga" Daddy's home, dirige così un'altra commedia con al centro le dinamiche familiari puntando sulla brillantezza di talune situazioni e non calcando troppo la mano sul versante drammatico della vicenda, riuscendo a farsi sufficientemente apprezzare. Perché sì, il tessuto narrativo percorre lidi già battuti senza proporre niente di particolarmente originale, ma almeno è sincero nella sua attuazione. Voto: 6

Tokyo Godfathers (Animazione/Dramma/Avventura 2003) - Dopo aver esordito con uno psico-thriller (Perfect Blue) ed aver intrapreso il difficile campo del memoir (Millennium Actress), quel grande amatore del cinema occidentale che fu Satoshi Kon si cimentò con un genere a lui apparentemente non congeniale, il blockbuster natalizio per famiglie. E un po' a sorpresa, ma non tanto, dopotutto Satoshi Kon è sempre una garanzia, egli firmò un prodotto notevole, nonostante un finale un po' affrettato che penalizza un po' il risultato finale. Disegni stupendi e curati nei minimi particolari, storia accattivante, personaggi mai troppo comuni (i tre protagonisti sono un travestito, un alcolizzato e una bambina scappata di casa per un futile motivo). Peccato però che abbia abbandonato in questo lavoro quel surrealismo che avevo tanto apprezzato nei suoi film precedenti per confezionare un prodotto più lineare: ecco infatti una favola natalizia, confezionata in maniera diversa dal solito ma pur sempre legata ad alcuni cliché (la ricerca di una dimensione familiare che i protagonisti hanno perso per gli eventi drammatici delle loro esistenze viene sublimata nella tragicomica avventura alla ricerca della madre di una bimba abbandonata proprio sotto le feste natalizie). Non mancano comunque le trovate geniali e lo humor tipico del regista giapponese, in grado di strappare qualche risata anche nei momenti più drammatici. Tokyo Godfathers è indubbiamente il film più "normale" di Satoshi Kon, forse non il più bello (personalmente ho notato, nonostante l'interesse provato durante la visione, certi rallentamenti nello svolgimento della trama, che mi hanno leggermente annoiato) ma comunque ugualmente riuscito. Voto: 6,5

Gli ultimi fuorilegge (Dramma/Western 2019) - Interessante western europeo (girato in Irlanda), sporco, cupo, fangoso e pieno di morti nonostante la violenza non sia affatto il fil rouge della pellicola, più improntata a portare a galla le contraddizioni di una società incapace di autogovernarsi. Il mito della frontiera tra canti religiosi e uomini senza scrupoli viene messo alla berlina mostrando il lato più oscuro di una nuova possibilità nata dalla violenza, che dalla stessa trae sostentamento venefico in un viaggio verso la coabitazione pacifica assolutamente utopico. Protagonista è il bravo Emile Hirsch, becchino di una piccola cittadina, in cui l'arrivo dello spietato Dutch Albert e dei suoi sgherri, gentaglia dal grilletto facile, permette all'uomo di fare denaro a palate. La mancanza di scrupoli però gli si ritorcerà contro nel momento in cui i malavitosi prenderanno di mira lui e la sua famiglia. Ivan Kavanagh realizza un lavoro allergico agli eroi di frontiera, aderendo ad un crepuscolare realismo che ben si sposa con gli ambienti depressi, inoltre azzecca un villain decisamente malvagio a cui dà corpo con consumato mestiere un diabolico John Cusack (era da un po' che non ne imbroccava una). Un buon film direi, avvincente al punto giusto. Peccato per il finale che lascia forse troppe cose aperte. Ed un po' di cura nei dettagli e un pizzico di attenzione in più nella sceneggiatura avrebbero senz'altro giovato alla votazione finale. Voto: 6+

Ecco infine i film scartati ed evitati del periodo: Un uomo sopra la leggeIntrigo - Morte di uno scrittoreSpaccapietre, Endings, Beginnings - Ricomincio da teIntrigo - La nemica del cuoreBreaking News a Yuba CountyThe Ride - Storia di un campione, Dietro la notte.

22 commenti:

  1. Come immaginerai ho visto Tokyo Godfathers e anche io penso che sia il suo unico film "normale" nel senso che non incombe una contorta psicologia dove la mente gioca brutti scherzi, ma resta cmq un bel film di Natale, sicuramente uno fra i migliori del genere.

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    1. Certo che lo so, e siamo decisamente in linea vedo, però ecco, mi aspettavo un capolavoro e invece niente di tutto ciò, anche se anch'io lo reputo un buon film di Natale ;)

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  2. WW 1984 a noi è piaciuto, ormai non ricordo più perché ma non l'abbiamo trovato così tremendo :D

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    1. Quel tuo non ricordare i pregi, non fa che constatare il mio giudizio negativo :D

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  3. Credo di aver visto solo Instant Family e l'ho apprezzato, perché è proprio il mio genere, sebbene sia un film semplicissimo.
    Anch'io non vado in vacanza d'estate. Chissà se riuscirò a fare almeno un weekend fuori in autunno, quando mio marito sarà più libero dal lavoro.

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    1. Sì, è passato in chiaro, un film buono ogni tanto fanno vedere ancora in televisione..
      Son sicuro che riuscirai, sei piena di risorse, qualche cosa farai ;)

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  4. Esclusa volontariamente e non so per quale motivo dal panorama cinematografico. Vivo solo di ricordi e continuo a rivedere le stesse pellicole. L'unica cosa ovvia è quella di leggere le tue accurate recensioni e così mi informo su quello che succede. Bello ma un po'poco , mi dirai. Sono d'accordo, ma per ora non riesco ad interessarmi della cinematografia attuale visibilmente parlando. Buona notte Pietro

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    1. Beh sì è pure normale, dopotutto i cinema solo adesso cominciano ad aprire, ma c'è tempo e ci sarà tempo ;)

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  5. Tenet ha deluso anche me, fan assoluto di Nolan, l'ha voluta buttare anche sul Mission Impossible, e non è assolutamente nelle sue corde.. Crescendo gran bel film, Lucky lo vedrò senz'altro.. tra gli altri alcuni non mi vedranno mai, tipo WW.. stavolta mi sto incaponendo col trittico di Intrigo, che hai fatto bene a scartare, fino ad ora due su tre, uno più brutto dell'altro.. ahah
    Per ora nessuna vacanza neanche io... ma Buon quieto Ferragosto (cinema, serie e letture!!) ;)

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    1. Peccato, perché l'idea non era male, e già pensarla una cosa del genere è incredibile, Nolan è incredibile ;)
      Bel film sì, come lo è Lucky, e fai bene ad evitare WW, come io proprio grazie a te ho evitato la trilogia Intrigo...
      Arriverà anche per te, buona giornata di domani anche a te :)

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  6. No ho visto tutti i film nominati ma per Wonder Woman 1984 e Tenet, posso dire che sostanzialmente sono d'accordo con quanto hai scritto tu anche se avrei dato un voto leggermente più alto perché sono dei film realizzati e finalizzati durante la pandemia e quindi limitati in tanti aspetti.

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    1. Beh insomma, i film sono quelli, non penso cambiavano se non c'era la pandemia, ma nel box office quello sì, ha contato.

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  7. non ne ho visto uno xD
    cmq anche io faccio una cosa simile: ogni mese oramai da qualche anno propongo i 5 film che mi sono piaciuti visti il mese prima

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    1. Ah, il meglio del meglio, non è una cattiva idea ;)

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    2. yes, mi sono ispirato a un'altra blogger che lei pubblica un film, un libro, una serie e una canzone che le sono piaciuti^^

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    3. Ho capito, purtroppo io vedo tanti film e non basterebbero 5 slot, e poi anche quelli brutti meritano d'esser menzionati, per sconsigliarli :D

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  8. Non ne ho visto nessuno ma in lista ho WW1984 (che so che mi piacerà perché sono un Bastian Contrario 😆).
    Degli altri che non conoscevo ma hai stuzzicato la mia vogli, ci sono "Non succede, ma se succede..." e "Gli ultimi fuorilegge". Seth Rogen non mi fa impazzire ma azzecca quasi tutti i film (più le commedie demenziali) e pur non amando i vecchi western, quelli moderni solitamente non mi deludono.
    In caso di visione, ripasso sicuramente! 😉

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    1. Va bene, quando vuoi, io sono sempre qui, spero comunque non ti dispiacciano ;)

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  9. Lucky anche secondo me merita un sacco, bello vedere un Harry Dean Stanton così pur se alla sua ultima interpretazione...

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    1. Già, vederlo vecchio ma giovane dentro nel film e per sempre ;)

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  10. Miiiiih Tenet, che roba pesantissima... hai ragione, un film che "vuole" essere complicato, più che esserlo veramente. E ti dirò, aa me quei rompicapo tediano e pure molto.
    Tokyo godfathers invece, per me, un grandissimo film. Il più normale di Kon, e... beh, questo già dice tutto, data l'assurdità di certe trovate XD

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    1. Sì, ma a me le assurdità piacciono, soprattutto nell'animazione, giapponese stile Ghibli..
      Vabbè, comunque non ho capito niente del film e non capisco ancora...

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