Come forse già sapete verso fine Aprile ho avuto problemi con il mio pc, ora ad un mese di distanza e dopo aver cambiato hard disk, monitor e scheda video (praticamente come aver comprato un computer nuovo), finalmente tutto è sistemato. In più, per non farmi mancare niente, ho messo Tim Fibra. C'è stato insomma un bel cambiamento, che comunque non ha frenato ma solo rallentato il blog che si appresta anch'essa ad un cambiamento radicale, ma per quello ci sarà tempo, per il momento ecco nuovamente la lista dei film peggiori visti, che per essere chiaro non contiene solamente film sconsigliati, poiché alcuni in certe circostanze potrebbero fare al caso vostro. Da evitare sono invece, sempre secondo il mio modesto parere, quelli della lista finale. Ma andiamo con ordine e vediamo le piccole delusioni che ho subito questo primaverile mese.
DOBBIAMO PARLARE (Commedia Italia 2015): Scialba e goffa imitazione di Carnage di Roman Polanski, questo film di Sergio Rubini, regista ed attore che in ogni caso mi piace tanto essendo mio conterraneo, proprio non funziona. La storia è semplice, due coppie che scoperti gli altarini di tutti ne diranno di cotte e di crude, ma il risultato è grottesco, non tanto nell'aver caricato eccessivamente in negativo i difetti di ambedue le coppie ed esagerato su alcune situazioni o alcuni comportamenti, quanto nel fatto che in una sola serata si finisce per rinfacciarsi l'impossibile ed il cinismo sembra avere il sopravvento su tutti gli altri sentimenti, anche quelli buoni. Certo, gli attori hanno indubbie capacità recitative, ma per colpa di troppe forzature, risulta mediocre la prova di Isabella Ragonese, non sufficientemente brillante quella di Fabrizio Bentivoglio e solo appena sufficiente quella di Maria Pia Calzone. E anche se i film basati principalmente sui dialoghi fa sempre piacere poterli gustare, questo si può tranquillamente non vedere. Poiché i contenuti sono scarni, triti e ritriti ma soprattutto, nonostante si lasci seguire fino alla fine perlomeno per vedere come andrà a finire, ha un finale poco comprensibile e la resa complessiva è davvero poca cosa. Si poteva fare di più. Voto: 5
PRESSURE (Thriller Regno Unito 2015): Quattro sommozzatori si trovano sulle coste della Somalia, quando una tempesta colpisce la loro nave. Loro sono nella campana per effettuare una riparazione ad un condotto e restano praticamente isolati dal mondo. Con poco ossigeno disponibile, sale la paura e la tensione, con tanto di rimorsi e timori dal passato che si fanno sentire. Ma il film invece si sente molto poco, nel senso che non trasmette molto, è fatto in modo abbastanza approssimativo, e, semplicemente, non lascia davvero nulla. Tutto già visto (molto meglio) in altri titoli, Black Sea per esempio. Per cui lasciate perdere perché di salvabile non c'è quasi niente, non gli sconosciuti attori, poco carismatici, né le scene sottomarine, né la scontata sceneggiatura e finale. Voto: 4,5
10 YEARS (Drammatico Usa 2011): Questo film è il classico film corale americano, da brividi infatti il cast, ma la storia che segue un gruppo di amici riunitisi una decina di anni dopo la consegna del diploma è banale e senza particolari velleità, che si perde e non incide, che certamente emoziona e intrattiene, dato che riporta alla luce dubbi, incertezze e desideri con la speranza di rimediare agli errori commessi in passato o di prendere finalmente decisioni lasciate per troppo tempo in sospeso, ma che non rimane impressa, poco originale, poco divertente, prevedibile e abbastanza anonima. Meglio evitare anche se vedendo il cast (che comunque si salva) un occhio lo si può anche dare. Troviamo difatti Channing Tatum e la moglie (nella realtà) Jenna Dewan-Tatum nella storia principale dell'ex di lui Rosario Dawson, poi c'è la deliziosa Kate Mara, un ciccione Chris Pratt, Justin Long e Ron Livingston, il bravissimo Oscar Isaac, l'istrionico Anthony Mackie e l'affascinante Aubrey Plaza. Comunque non aspettatevi granché. Voto: 5,5
LA COMUNE (Drammatico Danimarca 2016): Decimo film di Thomas Vinterberg, regista di Festen, dell'ottimo Il Sospetto e del mediocre Via dalla pazza folla, come il titolo dovrebbe far intendere, è però la solita (annosa e alquanto noiosa) storia, i soliti problemi che si hanno quando, senza conoscere perfettamente i meccanismi, si cerca di vivere in una comune, perché quando inevitabilmente qualcosa di sbagliato succede, diviene una guerra di nervi che sfocerà sempre in una battaglia psicologica senza vinti e vincitori. Tutto infatti procede per schematismi e automatismi risaputi, inscena banali dinamiche di gruppo senza alcuno sviluppo interessante (eppure dura quasi due ore), scaglia sullo schermo personaggi prestampati ma funzionali, innesca ovvi meccanismi di fascinazione, ma nonostante s'accettano, la retorica della (fedele) ricostruzione d'epoca (gli anni '60), l'ottica manierata e i toni didascalici della regia di Vinterberg, i pretestuosi sottofondi impegnati, non si capisce il senso di dove voglia andare a parare. Certo, il film è animato e motivato dalle ottime intenzioni di raccontare quella esperienza, tutto però risulta (tra scene madri d'intensità crescente, isterismi incontrollati come rifugio accogliente d'ogni mancanza di testo, imbarazzi di sorta, sottotracce incredibili) approssimativo e superficiale, oltre che scontato e impregnato di luoghi comuni. Resta solo l'ottima "performance" artistica della protagonista femminile (Trine Dyrholm), con la sua interpretazione molto intensa, gli altri attori invece (come la pellicola) sono meno convincenti. Insomma la più comune delle magagne. Voto: 5,5
NONNO SCATENATO (Commedia Usa 2016): Mai avevo visto una pellicola più volgare di questa commedia, mai avevo soprattutto visto Robert De Niro ridotto così, ma purtroppo è successo. Perché seguendo banalmente l'esempio di Una notte da leoni ne esce fuori una insulsa e volutamente sboccata commedia dove si ride pochissimo tra battute infime, gag scontate e falli disegnati in faccia. Dato che il buon De Niro (dopo la dipartita dell'adorata moglie) qui è tutto un fiorire di desideri sessuali repressi, tanto che chiede l'aiuto dell'aitante nipote (Zac Efron), in procinto di sposarsi, per dedicarsi (durante le vacanze di primavera) a fottere fottere fottere! Infatti si dedicheranno a bagordi, doppi sensi, volgarità, botte, carcerazioni e sfide a suon di droghe e muscoli. Ma veramente di questo film si salva pochissimo o forse niente. La sceneggiatura è inesistente, con un duo di protagonisti peraltro male assortiti. Il viaggio poi si trasforma in uno scontato mucchio di imbarazzanti e deboli battute. In più la volgarità che permea la pellicola arriva a disturbare, non per moralismo, ma per la ridondanza e l'inutilità di calcare la mano sulla masturbazione. Infine davvero demenziale il finale, dove (a causa di una trama insulsa) un'esuberante Aubrey Plaza praticamente affossa l'intero film. Voto: 3
VIY: LA MASCHERA DEL DEMONIO (Horror/Avventura Russia 2014): La storia di questo film è già parecchia caotica e assurda che anche solo scriverla è troppo spazio sprecato, per cui quello che posso è che prendere spunto da Nikolai Gogol e da un suo manoscritto non basta per farne un buon film. Poiché il film è squinternato, sbilenco, sconnesso, molto russo, caciarone, chiassoso, esageratamente sopra le righe. Impossibile prenderlo sul serio, perché è il regista per primo (lo sconosciuto Oleg Stepchenko) a non farlo, a buttare tutto in vacca. Le scene che si potrebbero definire "horror" sono svuotate di contenuto da un'ironia onnipresente che riporta le emozioni ai minimi termini. La musica in particolare si fa beffe di ogni viso arcigno e truculento, di ogni fiero cipiglio. Le cose migliori sono alcuni effetti speciali, i macchinari del cartografo (Jonathan Green, interpretato da Jason Flemyng, che intraprende un viaggio scientifico che dall'Europa lo conduce verso l'Oriente in un misterioso villaggio), parte della scenografia, e soprattutto Charles Dance che nel bailamme di sciocchezze conserva fascino e dignità e dà l'idea di essere l'unico vero attore del cast. Tra l'altro il doppiaggio è da ricovero. Insomma personalmente un mezzo flop, perché se anche ricorda soprattutto per l'estetica Il Racconto dei Racconti, che al contrario aveva un non so ché di filosofico, qui niente di niente. E non bastano belle fanciulle russe a risollevare uno dei più brutti fantasy mai visti. Voto: 4
WHISKEY TANGO FOXTROT (Commedia Usa 2016): Prodotta tra gli altri da Tina Fey (l'unica comunque salvabile del film) questa ironica commedia narra la vera storia di Kim Barker, una giornalista che viene mandata a Kabul in Afghanistan per documentare quello che accade nel paese. Si ritroverà però di fronte a una realtà inaspettata, tra amicizie con i marines e i locali leader afghani, avrà modo di sperimentare una serie di eventi bizzarri e di lasciarsi travolgere da una cultura di adrenalina e feste. Innanzitutto questo è un buon film, l'inizio è promettente e il finale adeguato e centrato. Ma, soprattutto dopo aver visto ripetutamente i film della Kathryn Bigelow, Black Hawk Down ed anche Rock the Kasbah (addirittura leggermente migliore) che raccontano con grande forza d'impatto le guerre "moderne", il confronto è impietoso. Durante tutto il film ti aspetti che succeda qualcosa che faccia decollare emozione e coinvolgimento, ma malgrado ritmo, fotografia e colonna sonora di buon livello, tutto rimane un po' freddino e incompiuto. Lo svolgimento della tesi di fondo, impegnativa e importante, rimane un po' superficiale, e non aiuta il maldestro tentativo di barcamenarsi tra il comico e il drammatico. Anche il tratteggio dei personaggi è buono ma non scende in profondità e le contraddizioni esistenziali emergono più da un racconto verbale che da intensità dell'interpretazione, come la protagonista interpretata da una comunque splendida Margot Robbie, che in ogni caso non basta. Si ride, più o meno amaramente, anche grazie alle interpretazioni degli ottimi Martin Freeman, Billy Bob Thornton e Alfred Molina, ma nel complesso niente di che. Voto: 5,5
WHISKEY TANGO FOXTROT (Commedia Usa 2016): Prodotta tra gli altri da Tina Fey (l'unica comunque salvabile del film) questa ironica commedia narra la vera storia di Kim Barker, una giornalista che viene mandata a Kabul in Afghanistan per documentare quello che accade nel paese. Si ritroverà però di fronte a una realtà inaspettata, tra amicizie con i marines e i locali leader afghani, avrà modo di sperimentare una serie di eventi bizzarri e di lasciarsi travolgere da una cultura di adrenalina e feste. Innanzitutto questo è un buon film, l'inizio è promettente e il finale adeguato e centrato. Ma, soprattutto dopo aver visto ripetutamente i film della Kathryn Bigelow, Black Hawk Down ed anche Rock the Kasbah (addirittura leggermente migliore) che raccontano con grande forza d'impatto le guerre "moderne", il confronto è impietoso. Durante tutto il film ti aspetti che succeda qualcosa che faccia decollare emozione e coinvolgimento, ma malgrado ritmo, fotografia e colonna sonora di buon livello, tutto rimane un po' freddino e incompiuto. Lo svolgimento della tesi di fondo, impegnativa e importante, rimane un po' superficiale, e non aiuta il maldestro tentativo di barcamenarsi tra il comico e il drammatico. Anche il tratteggio dei personaggi è buono ma non scende in profondità e le contraddizioni esistenziali emergono più da un racconto verbale che da intensità dell'interpretazione, come la protagonista interpretata da una comunque splendida Margot Robbie, che in ogni caso non basta. Si ride, più o meno amaramente, anche grazie alle interpretazioni degli ottimi Martin Freeman, Billy Bob Thornton e Alfred Molina, ma nel complesso niente di che. Voto: 5,5
400 GIORNI: SIMULAZIONE SPAZIO (Fantascienza Usa 2015): 4 astronauti sono sottoposti ad un curioso e intrigante esperimento, vengono rinchiusi in un sotterraneo per 400 giorni, allo scopo di simulare un lungo viaggio spaziale. Ma costretti a uscire dalla loro navicella, il gruppo scoprirà che la missione potrebbe non essere stata una simulazione, anzi, qualcosa di imprevedibile. Il film è molto ambizioso, parte bene, ci sono molte idee e tanta fantasia, ma poi tradisce le aspettative. Ad un certo punto infatti il meccanismo sembra incepparsi, la storia s'ingarbuglia e imbocca un vicolo cieco, e il film si rivela niente di più che uno scadente film di fantascienza, dignitoso nella messa in scena ma mai realmente appassionante. Un thriller fantascientifico dalle buone premesse, vanificate da un pessimo sviluppo narrativo che si apre in modo convenzionale e interlocutorio, e naufragate dalla fragilità della sceneggiatura di Matt Ostermann, che produce personaggi piatti, bidimensionali e privi di spessore, affossati ulteriormente dalle scialbe prove degli attori principali (tra cui stranamente tre dell'Universo DC, Caity Lotz-DC's Legends of Tomorrow, Brandon Routh-Superman e poi Arrow, Tom Cavanagh-Flash ma anche Grant Bowler della serie Defiance). Certo, fra flashback, allucinazioni, ambiguità e colpi di scena, il film assesta qualche buon colpo, senza però riuscire a compensare i suoi svariati difetti, ovvero falle di sceneggiatura, abuso di stereotipi e un inopportuno sentimentalismo. Sembra infine che il regista non sappia che impronta dare al film conducendo inevitabilmente a un finale monco e inconcludente. Film perciò solo capace di fare presa esclusivamente su un pubblico occasionale e poco esigente. Voto: 5
THE HOLLARS (Commedia Usa 2015): John Hollar (John Krasinski in veste anche di regista) è un aspirante artista di New York che alla vigilia di un delicato intervento chirurgico alla testa della madre Sally (una bravissima Margo Martindale) fa ritorno, insieme alla fidanzata Rebecca (la deliziosa Anna Kendrik di The Accountant), alla sua città natale nel centro degli States. Qui, sarà costretto a fare i conti con la sua disfunzionale famiglia (e un fratello strambo, Sharlto Copley di Hardcore!), con i compagni delle scuole superiori (e Charlie Day di Come ammazzare il capo e vivere felici), con suo padre Don (un convincente Richard Jenkins) e con un'ex che ritorna nella sua vita come un fiume in piena (anche se per un minuto solo). Questa commedia è modesta ma efficace, grazie alla buona scrittura e al cast indovinato, anche se c'è poco o nulla di originale, in The Hollars di John Krasinski (13 Hours), film pieno di umanità anche dinanzi ai propri palesi difetti. Merito di uno script che se da una parte pecca pesantemente di banalità ed esagerazioni, dall'altra ha comunque il merito di costruire rapporti emozionali tra i suoi protagonisti. Il film sa far ridere e a tratti anche commuovere, ma le situazioni non sono mai sui generis e una patina di già visto, già sentito ricopre tutto il film. Dinamiche narrative troppo spesso visibilmente forzate ed espedienti tirati per i capelli con il solo obiettivo di suscitare 'commovente' ilarità, dando così vita al classico mix di drama e comedy con il bilancino soppesato da un Krasinski tanto digeribile quanto dimenticabile. Voto: 6-
La coppia dei campioni Mi dispiace per Max Tortora ma Massimo Boldi non lo sopporto più.
La bottega del barbiere 3 Sequel del sequel assurdo e inutile.
Il club Mi dispiace per Pablo Larrain ma i temi, preti, isolamento ed espiazione, proprio non mi interessano.
Revenge: Vendetta privata Giallo con Danny Trejo prevedibile e mediocre.
Precious Cargo Action con Bruce Willis scartato senza rimpianti.
Bad Blood Thriller scontato, mediocre e sconosciuto, perciò evitabile.
The Condemned 2 Sequel di un action probabilmente pessimo, entrambi sicuramente comunque lo sono.
Riot: in rivolta Mi dispiace per Dolph Lundgren ma questa cose non mi interessano più.
Trappola Incandescente Disaster movie di serie B prevedibile e pessimo.
Sarai sempre la mia bambina Thriller drammatico inedito e insensato nonché evitabile.
Volo 7500 Horror thriller poco affascinante e/o intrigante.
La zampa di scimmia Horror prevedibile e per niente originale.
Il castello magico Film d'animazione lontanamente originale e un po' troppo fanciullesco.
Cinderella Story (2016) Musical sentimentale adolescenziale davvero inutile.
Vita, cuore, battito C'è davvero bisogno di spiegare il perché, già li odiavo a Made in Sud figuriamoci quanto vedendo questo.
The Music in Me: La voce dell'amore Commedia romantica e musicale per la tv prevedibile e già vista.
Heidi L'ennesima trasposizione del famoso cartoon, nonostante Bruno Ganz, non è propriamente interessante, dato che non è che ho mai davvero amato questa strana ragazzina.
Baby Bootcamp Inedita commedia romantica per la tv prevedibile, scontata e per niente intrigante.
Killing Salazar Ogni mese lui c'è sempre, ma Steven Seagal proprio non mi va più.
La corrispondenza Dopo un'attenta analisi, giudizi poco lusinghieri e dopo che l'ultimo film di Tornatore mi ha deluso tanto, ho deciso di non recuperarlo.
Exposed: Nell'ombra di un delitto Dopo averci pensato su, nonostante Keanu Reeves e Ana De Armas, di vedere questo mediocre (e abbastanza sconosciuto) thriller proprio non mi va.
Una madre lo sa Thriller canadese per la tv anonimo e poco interessante.
Desiderio irresistibile Inedito e sconosciuto dramma erotico-sentimentale per niente intrigante o affascinante.
Ciao Pietro! Non ho visto questi film e...mi sa che non mi perdo niente!
RispondiEliminaMi ha colpito leggere di "Nonno scatenato": se perfino una leggenda come Robert De Niro ha finito per accettare una pellicola volgare, come tu l'hai definita, siamo davvero alla frutta :-(
No, a parte qualcosina niente di particolare in effetti, comunque già siamo proprio al capolinea..
EliminaPensa, non li ho manco sentiti mai nominare, manco uno.
RispondiEliminaMi chiedo sempre come facciamo a sperare che qualcuno li veda (oltre te :p)
Moz-
Beh, poi tanto sconosciuti non sono questi film, più della metà usciti al cinema e gli altri in home video, nessuno per la tv, però in verità il tuo discorso non fa una piega, anch'io mi chiedo perché spendono soldi per film inutili ;)
Eliminaio "10 years" l'ho trovato carinissimo invece...
RispondiEliminaMa io comunque non ho detto che è brutto, ma che nonostante il grande cast tutto è subitamente dimenticabile ;)
EliminaDi buono ultimamente ho visto solo Criminal con Kevin Costner.. che mi ha piacevolmente sorpreso (ma non lo vedo in lista..)
RispondiElimina...in effetti era la lista dei peggiori.. ;)
EliminaCome sai ho cambiato la lista finale, per cui qui c'è solo il peggio e non tutti gli altri, comunque terrò conto del tuo giudizio per Criminal ;)
Eliminafacciamo che prendo nota così non corro rischi ;)
RispondiEliminaanche io ho preparato un post con i filmacci :D nel frattempo ho visto qualche altro serial che mi inspirava ed è andata meglio
buona serata :)
Forse sarebbe meglio evitare infatti certi film, anche se 2 o 3 una leggera visione la si può dare, comunque certamente leggerò il tuo post ;)
EliminaIn ogni caso buon per te e buona serata :)