lunedì 3 maggio 2021

I film del periodo (12-30 Aprile 2021)

Vi ho fatto attendere parecchio (quasi 20 giorni) prima di presentarvi questa seconda parte dei Prime Video (la prima parte la trovate Qui), e me ne scuso, ma dovete capirmi, recensire tutta questa ulteriore lista non è stato facile, anche perché mai avevo recensito 17 (+1) film in una botta sola, è non per caso questo il post cinematografico più "corposo" mai scritto. Ma ce l'ho fatta, spero apprezziate tutto ciò, e spero anche non vi dispiaccia se vi parlo prima di un film che ho (sempre dal catalogo Prime) rivisto. Si tratta di Altered - Paura dallo spazio profondo (anno 2006) del regista Eduardo Sánchez, che l'anno scorso con l'innovativo segmento A Ride in the Park in V/H/S 2 mi divertì. Regista che qualche anno dopo il successo di Blair Witch Project realizza questo fanta horror a basso budget (il film si incentra su un gruppo di uomini che hanno a che fare con degli alieni in un bosco, diversi anni dopo aver già avuto a che fare con questi ultimi) ma piuttosto godibile, dimostrandosi molto abile nel sapere utilizzare al meglio le limitate location, riuscendo a dosare bene la tensione e regalando anche qualche momento splatter che male non fa (effetti speciali un po' rozzi ma efficaci). Non aiuta la sceneggiatura un po' grossolana ed il cast non è proprio il massimo ma la pellicola risulta ugualmente gradevole, risulta meritevole di una visione o, come nel mio caso, di una revisione. A tal proposito, se ne ho parlato in questo trafiletto iniziale è perché come per Lost in translation e Speed Racer (rivisti settimane fa per far contenti alcuni di voi), non conterà ai fini della classifica finale dell'anno in corso, solo i film visti in "prima visione" infatti contano e conteranno (discorso diverso invece per quelli Vintage). Detto ciò, buona ulteriore lettura.

Antebellum (Horror/Thriller 2020) - La classificazione horror è un po' ingannevole, a meno che non s'intenda l'orrore del persistere nella nostra società di mali atavici come il razzismo. Su tutto ciò ruota questo strano film, una sorta di social-thriller con sfumature da fantascienza (ma neanche troppo), che mescola passato e presente. Il consiglio è di approcciarsi alla visione sapendo poco o nulla della trama, per lasciarsi sorprendere dagli eventi e dalla crescente tensione. L'abilità dei registi (Gerard Bush e Christopher Renz) è quella di fornire certezze per poi sistematicamente smontarle attraverso piccoli particolari. E quando si riesce a comprendere quanto sta accadendo si rimane affascinati da come sia stata strutturata l'opera. Al netto di certe incongruenze e di alcuni difetti (tipo quando eccede nell'enfasi di alcune sequenze), è un lavoro tosto e avvincente, che non disdegna di lanciare messaggi (feroci e allo stesso tempo inquietanti) e denunciare soprusi, di ieri e di oggi. Un thriller che ti entra dentro marchiandoti a fuoco. Buona prova di Janelle Monáe, e di tutti gli altri attori coinvolti. Voto: 6,5

Eat Local - A cena coi vampiri (Horror/Commedia 2017) - B-movie a tema vampiresco che miscela, o tenta di farlo, il fattore horror (dettato dai vampiri) con lo humor di estrazione british, un po' grezzo e povero di vere grandi idee. Il risultato, nonostante tutto, appare abbastanza dignitoso e assicura una visione innocua, senza fesserie abnormi (a parte i visori termici che spariscono nel momento del bisogno) ma anche senza eccellere più di tanto. I dialoghi nonsense, volutamente demenziali, risultano abbastanza divertenti. Effetti e make up abbastanza riusciti (il resto del comparto tecnico idem). Cast niente male, Tony Curran riveste i panni del vampiro. Anche la regia è piuttosto buona e per questo non mi sento di stroncare questo esordio dell'attore Jason Flemyng (le basi sono discrete per un secondo film senza sbavature). Tra proiettili schivati a colpi di scenette comiche e la vecchietta che esce fuori sparando a colpi di mitraglia gridando "figli di buona donna", il film si rivela infatti un horror comedy dal gusto britannico tra freddure ed episodi divertenti, decisamente simpatico. Voto: 5,5
The Rental (Horror/Thriller 2020) - Il debutto alla regia di Dave Franco è un thriller nel complesso abbastanza riuscito, con alcuni limiti concentrati sopratutto nella prima parte con personaggi scarsamente empatici e sviluppati in modo superficiale. Difficile fare il tifo per le vittime ma nessun compiacimento nella violenza ed un epilogo (sorprendente, tra lo spiazzante e il "ci può stare") che colpisce per la sua seriale freddezza. Meglio la seconda parte, appunto nella quale la sceneggiatura adotta soluzioni originali ed evita di dare troppe spiegazioni, adottando inoltre uno stile visivo decisamente efficace. The Rental si fa seguire bene fino alla fine, con una buona nel complesso progressione degli eventi, anche se talvolta risulta banale in alcune situazioni. Non particolarmente memorabile la prova degli attori (a Dan Stevens si aggregano, oltre agli altri, sia la bella Alison Brie che Sheila Vand). Tutto sommato uno sguardo glielo si può dare. Voto: 6+

Black Box (Horror/Sci-fi 2020) - Un film che fornisce un po' di tutto. Una base fantascientifica che è l'asse portante del film, qualche tocco thriller e l'elemento horror all'interno di questa black box, luogo/non luogo di veri e falsi ricordi. Una contaminazione di genere con la realtà virtuale che apre uno squarcio sui rischi della tecnologia in campo sanitario, che può ricordare Scappa - Get out (ma senza la componente humor/horror). La struttura non ha nulla di particolarmente originale, sia per la storia, sia per i suoi sviluppi, ma risulta scorrevole e intriga fino in fondo. Le interpretazioni tutto sommato soddisfacenti (Mamoudou Athie, già in Underwater ed in altri, se la cava), solo qualche rimpianto per la dottoressa interpretata da Phylicia Rashād che poteva offrire, a mio parere, qualche sfumatura in più. Senza infamia e senza lode. Una bella (interessante ed intrigante) idea realizzata in maniera non ottimale, però merita comunque una visione. Voto: 6+

7500 (Dramma/Thriller 2019) - Il giovane regista Patrick Vollrath dimostra come sia possibile rivisitare un genere (il terrorismo aereo) senza indulgere ai cliché. Si tiene lontano dalle retoriche buoniste o cattiviste e non dissemina atti di eroismo o bruschi rovesciamenti di situazioni. Distilla una tensione che non è tanto quella legata all'azione ma è quella delle coscienze, confezionando un film avvincente nei pochi metri di una cabina, nella quale si resta claustrofobicamente ed emotivamente confinati insieme ai protagonisti. Su tutti Joseph Gordon-Levitt, attore versatile e professionalmente ineccepibile. Ci sono un paio di ingenuità nella messa in scena ma, tutto sommato, la storia regge dignitosamente fino all'epilogo che appare più che prevedibile, com'è giusto che sia. Ha il pregio di non durare troppo quindi lo stallo delle situazioni è presto risolto senza pesare sulla visione, una visione che risulta abbastanza interessante da meritare la sufficienza. Voto: 6+

Halloween Night (Horror/Thriller 2014) - Non il solito film con racconti per Halloween, ma un mockumentary con protagonisti un gruppo di ragazzi che per festeggiare girano in camper per una settimana alla ricerca della casa più spaventosa allestita per le festività. Da questo film emerge la folle usanza americana del ricercare lo spavento peggiore per Halloween, spesso rasentando la follia. In questo senso la peculiarità di questo horror found footage è di evitare il sensazionalismo a tutti i costi, rifacendosi a quell'aura di intangibile ambiguità del mai dimenticato The Blair Witch Project. Questa caratteristica si rivela il suo miglior pregio e il suo più evidente difetto, dal momento che per un'ora e un quarto accade ben poco e il finale non è all'altezza delle aspettative. Qualche sequenza inquietante (la ragazza-bambola, le riprese boschive) e sprazzi di paura da accerchiamento ravvivano la monotonia. Più elegante della media, ma niente di più. Voto: 5,5
Guns Akimbo (Azione/Commedia 2019) - Un film tutta azione e puro divertimento. Abbastanza palese nel tentare di fare un minimo di menata sociale sul popolo dell'Internet, ma è una cosa che dura poco e ci si tuffa nell'azione pura e semplice (ci mette più o meno cinque minuti ad entrare nel vivo dell'azione e ci resta per tutto il tempo), con un tocco vintage, molto anni ottanta, nella definizione basica ma funzionale dei suoi personaggi, nella colonna sonora e nella messa in scena (con il regista Jason Lei Howden che proponendoci un ritmo serrato e simpatiche trovate fumettose fa centro). Divertente e non privo di un certo black humor, la coppia Daniel Radcliffe-Samara Weaving funziona a dovere, sia nel descrivere il disagio tipicamente Nerd del primo, sia nella cazzuta interpretazione della seconda (e non dimentichiamoci della bellissima Natasha Liu Bordizzo, funzionale nella parte della classica donzella da salvare). Divertente e godibilissimo, senza un attimo di pausa (rocambolesco, esagerato e delirante). Un gran bel divertimento, tanto che, personalmente, e per il momento, il mio guilty pleasure di quest'anno. Voto: 7

Cena con delitto - Knives Out (Thriller/Commedia 2019) - Bello, intrigante e ironico, brillante in tutte le sue componenti, Cena con delitto è stata una bella sorpresa. Uno script formidabile (meritatissima la candidatura agli Oscar 2020 per la migliore sceneggiatura originale) e un cast da applausi (per i nomi coinvolti, Christopher Plummer in memoriam, e per la resa) lo rendono infatti uno dei migliori whodunit degli ultimi anni. Difatti Cena con delitto è una complessa macchina cinematografica, esempio virtuoso di intrattenimento, sottile gioco di equilibrismi tenuto in piedi da un'ottima professionalità. Un film da vedere e da godere in cui l'intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha ChristieCena con delitto - Knives Out si diverte molto a smascherare i cliché e gli elementi ricorrenti del genere e riesce così ad essere particolarmente auto-ironico ed acuto. Un film "fresco", agile, ben ritmato, grazie appunto alla sua penna, quella del poliedrico Rian Johnson (sceneggiatore di tutti i suoi film da lui diretti, da Looper a Star Wars: Gli ultimi Jedi fino a quest'ultimo), con dialoghi affilatissimi, ed a un cast solidissimo (svetta, nel ruolo di protagonista, Daniel Craig, ma a sorprendere maggiormente è Ana de Armas: l'attrice e modella cubana realizza una prova incalzate e convince molto). La trama, un po' complicata è comunque attraente e si svolge con l'utilizzo di numerosi flashback o flashforward, con inevitabili colpi di scena abbastanza ben costruiti. Ne deriva un film divertente, in cui l'elemento scenico e scenografico acquista (come nella migliore tradizione del giallo) un rilievo fondamentale. In conclusione, un giallo avvincente e ben costruito, lascia lo spettatore soddisfatto. Voto: 7

Rec 4: Apocalypse (Horror/Thriller 2014) - Il found footage in quest'ultima parte della saga di Rec è solo un pallido ricordo e già dismesso durante il precedente capitolo. Non ha nulla di particolarmente innovativo, si vuole trasformare un po' maldestramente l'eroina Angela (l'affascinante attrice Manuela Velasco) in una moderna Ellen Ripley, ma lasciamo perdere. Tuttavia Jaume Balagueró (La settima musa il suo ultimo film visto, un film che non mi è dispiaciuto affatto) infonde un ritmo sostenuto al film, piazza almeno un paio di sequenze buone e i suoi zombies mantengono quella cattiveria e virulenza necessaria per far salire l'adrenalina che scaturisce più dall'action che dall'horror puro. Indovinata anche l'ambientazione della nave in aperto oceano le cui ambientazioni claustrofobiche sono ben sfruttate dal regista spagnolo. Nulla di particolare, citazioni sparse, un discreto intrattenimento. In sostanza, Rec 4 è un horror guardabile, deciso passo in avanti rispetto agli ultimi due film, ma parecchio lontano dall'ottimo esordio del 2007. Voto: 5,5
The Aeronauts (Avventura/Dramma 2019) - A volte l'ego e la sregolatezza possono portare a scoperte scientifiche fondamentali. Ispiratosi a fatti reali (sulla reale storia del volo del 5 settembre 1862 di due aeronauti), il film di Tom Harper vanta un discreto cast, con una coppia di protagonisti già rodata (buona la prova degli attori Eddie Redmayne e Felicity Jones, ancora insieme dopo La teoria del tutto), un comparto visivo e realizzativo di tutto rispetto e una sceneggiatura abbastanza interessante. Quello che personalmente colpisce meno è il montaggio: le parti più emozionanti, quelle che vedono i protagonisti destreggiarsi su una mongolfiera, sono più contenute rispetto al racconto che si snoda a ritroso con flashback piuttosto insistenti e dialoghi monotematici. Complessivamente, il film si lascia guardare senza indugi, forte di una confezione discretamente realizzata, anche se non tutti i momenti raccontati lasciano il segno. Voto: 6

Marrowbone (Dramma/Thriller 2017) - Un film che si inserisce all'interno del filone delle case infestate in cui The Others fornisce se non altro un punto di riferimento. Al contrario del'opera di Alejandro Amenabar, questo film di Sergio G. Sánchez (al suo esordio dietro la macchina da presa) vira verso orizzonti diversi (più "materiali"), però mantenendo centrale il ruolo della magione, che porta dentro di sé quel passato che perseguita la famiglia. La storia pur non essendo originale è abbastanza solida, fornisce qualche buon colpo di scena (per i meno neofiti sicuramente è più prevedibile) e complessivamente il giovane cast (comprendente Anya Taylor-Joy, un nome qualsiasi all'interno del panorama cinematografico mondiale) se la cava più che egregiamente. Classico, non privo di difetti, ma tutt'altro che malriuscito, praticamente senza infamia e senza lode. Non mi ha fatto impazzire però è una pellicola tutto sommato gradevole. Voto: 6+

Body Cam (Dramma/Horror 2020) - Il regista Malik Vitthal oltre a girare un finale prevedibile, si dimentica di fornire allo spettatore una spiegazione chiarificatrice di quello che risulterà essere l'evento chiave della storia (senza spoilerare più di tanto non si capisce in che modo il "vendicatore" ritorni per farsi giustizia). Ed è un peccato, perché il film (un horror soprannaturale con sfondo arricchito da discriminazioni razziali molto in voga in questi anni) è costruito in maniera intrigante: l'atmosfera che si respira, tra mistero e investigazione, riesce a mantenere in costante attenzione chi guarda, facendolo partecipe di un racconto che mostra un certo potenziale, grazie anche alla discreta performance dei protagonisti (quella della Mary J. Blige di Mudbound, quella di Nat WolffDavid Zayas e via dicendo). Peccato per le mancanze nel finale che ne abbassano il voto. Ma in ogni caso un film (particolare e sorprendente) facilmente vedibile. Voto: 5,5

Maquia (Animazione/Dramma/Fantasy 2018) - Quanta forza racchiusa in una sola parola: Mamma. Un finale struggente, da lacrime agli occhi, cesella una storia d'amore e sofferenza discretamente raccontata e presentata, dotata di una buona grafica, colorata e impattante, un ritmo lineare e dei personaggi dalla caratterizzazione intrigante e forte. Regia debuttante (quella di Mari Okada) ma precisa e un titolo davvero evocativo. Maquia: Decoriamo la mattina dell'addio con i fiori promessi, che trasmette un chiaro messaggio allo spettatore, ossia l'importanza dell'amore, della forza e del legame che va oltre il tempo, ma allo stesso tempo anche le conseguenze delle proprie decisioni. Figlia di una matrice fantasy molto classica ma d'impatto, la pellicola riesce a travolgere per i suoi toni delicati e per la capacità di veicolare quel messaggio con grande raffinatezza e malinconia. Non perfetto, non poetico al livello "Miyazaki", ma bel film. Voto: 7
Suspiria (Dramma/Horror 2018) - Nessun reato di lesa Argentianità, anzi da lodare l'impegno del regista nel voler rileggere la fiaba originale in una chiave diversa, contestualizzando la vicenda fra passato e presente, dando spazio alla danza, velando d'ambiguità la figura della protagonista. Però, dopo una un inizio intrigante, la tensione cala ed il film si avvita su se stesso in un'eleganza formale che non regala emozioni né tanto meno riesce ad appassionare (non riuscendo mai a incutere la benché minima paura o angoscia), trascinando lo spettatore verso un epilogo orrifico tanto sanguinoso quanto poco ispirato. Film ambizioso non indegno (o quasi) ma irrisolto e di durata estenuante. Probabilmente un ritmo meno dilatato e qualche consistente taglio avrebbero giovato. Si salvano cast (anche se un'inespressiva e per nulla carismatica Dakota Johnson fa rimpiangere la stralunata Jessica Harper dell'originale, che qui pure nuovamente c'è), un paio di bei momenti e la fredda e cupa fotografia, il resto malriuscito. Pretestuosi rimandi storici, musiche fiacche: quasi quasi si rimpiange La terza madre. Definito da Luca Guadagnino non un remake ma un omaggio alle emozioni che ha provato quando l'ha visto, avrà visto un altro film. Risulta un pasticcio che poco o nulla ha a che fare con l'originale di Dario Argento. Sostanzialmente un film sul balletto, un mix fra Il cigno nero e Starry Eyes, e neanche tanto riuscito. Voto: 4,5

Palm Springs (Commedia/Sci-fi 2020) - Riprendere un'idea già vista in molteplici forme (i loop temporali e il genere romcom) per riproporla con una ricetta del tutto originale. Certo, il messaggio che sta sullo sfondo è molto semplice, ma diluito in una sceneggiatura scritta con grande forza e presentato in una cornice estetica vibrante (90 minuti di déjà-vu che non stanca, né arranca, ma si reinventa). Certo, il presupposto che rende il finale possibile è abbastanza inverosimile, ma almeno quanto lo sarebbe rimanere intrappolati nella stessa giornata per il resto della propria vita. C'è poco da dire: una commedia pregevole. Una commedia romantica che sfrutta l'elemento del loop temporale per analizzare due personaggi prigionieri del tempo a cui, soprattutto il lui, tale contesto non dispiace affatto. Personaggi che vivono, in senso letterale, infinite combinazioni di presente perché hanno un passato da dimenticare e non vedono un futuro roseo. La molla dell'amore è l'innesco per un percorso esistenziale che conduce a tale uscita. Struttura non nuova, ma un discreto lavoro sui personaggi, anche per merito degli attori, Andy SambergCristin Milioti più J. K. Simmons terzo incomodo. Si ride, si riflette, si gioisce, all'infinito. Voto: 7

Motorrad (Horror/Thriller 2017) - Arriva dal Brasile questo lungometraggio diretto da Vicente Amorim, un prodotto atipico per un regista qui alle prese per la prima volta con il cinema di genere. Un film che inizia lentamente tra silenzi prolungati e successive emozionanti scenografie naturali, che improvvisamente prende la piega del thriller, con la presenza di quattro inquietanti (mistiche) figure di motociclisti nero vestiti, con casco e muniti di machete che (senza ragione alcuna) prendono di mira i malcapitati ragazzi. Le sequenze sono dirette e montate ad arte, ambientate in paesaggi mozzafiato e con una fotografia "scialba", sapientemente usata per dare una dimensione onirica alla messa in scena. Le uccisioni crude e ben realizzate sono delle vere e proprie esecuzioni, tanto da far pensare che i protagonisti debbano pagare qualche grave scotto. Un ritmo frenetico, inseguimenti e montaggio serrato, fanno di Motorrad un'opera che intrattiene fino al finale. Non c'è da aspettarsi una storia profonda e intricata, dialoghi virtuosi e significati reconditi che possano essere compresi. Motorrad è uno slasher-action sofisticato e frenetico, un Duel (Spielberg 1971) su due ruote, che stupisce per la sua capacità di tenere incollati allo schermo con pochissimi elementi narrativi in ballo (presenze femminili lietamente comprese, Carla Salle, Juliana Lohmann). Per niente memorabile, non del tutto riuscito ma particolarmente interessante alla visione. Voto: 6

ANGOLO VINTAGE
Scuola di mostri (Horror/Fantasy 1987) - Nelle vesti di regista Fred Dekker dopo Dimensione terrore e prima del crollo con Robocoop 3, realizzò il suo migliore lavoro, ovvero questo film, una commedia dai toni fantastici che, tra omaggio e parodia, scorre via veloce. La storia vede un gruppo di (piccoli) amici appassionati di horror (cresciuti a pane e Stephen King) fronteggiare i "mostri" classici della Universal (ci sono tutti, da Dracula a Frankenstein, da l'Uomo Lupo a La Mummia fino ad Il mostro della laguna nera), in uno scontro divertente ed epico. Davvero I Goonies in versione horror, ci sono tantissime cose che ricordano il vecchio classico: dal doppiaggio italiano fino alla figura di Frankenstein (che nei Goonies era Sloth), inoltre una delle attrici c'è in tutti e due i film, poi una battuta in particolare (peccato per la colonna sonora, piuttosto inconsistente). Si vede che è un film degli anni '80, un film simpatico e piacevole. Visto oggi risulta un bizzarro esperimento parzialmente riuscito, con dei personaggi un po' abbozzati e delle situazioni che vanno dall'infantile all'orrorifico, senza una precisa direzione. Effetti speciali modesti, costumi iperclassici nella rappresentazione dei mostri e una trama dal buon ritmo che inanella citazioni al cinema precedente e contemporaneo, con un'ironia spicciola capace tuttavia di suscitare qualche sorriso. Gustoso, ma sarebbe consigliato vederlo da ragazzini. Sarebbe stato meglio infatti se l'avessi visto 25-30 anni fa, forse sarebbe diventato anche un mio cult, ora come ora è solo un breve viaggio nostalgico, bello ma certamente non memorabile. Voto: 6+

Ecco infine i film scartati ed evitati del periodo: The Limehouse Golem, The Idol, Breaking Surface - Trattieni il respiro, Effetti in-desiderati, Distorted, Born to Be Blue, Colpo d'amore, Siberia, Revolt, Zona ostile, King Lear, The Photograph - Gli scatti di mia madre, Trash, Acts of ViolenceLo spietatoL'arte della truffa, The Identical, Billionaire Boys Club, Nel bagno delle donne, Wake Up - Il risveglio, In guerra, Ip Man 4.

22 commenti:

  1. Perfettamente in linea con Cena con delitto, ma soprattutto Palm Springs.. gran bell'evoluzione dei classici ricominciodacapo.. ;)

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    1. Non credevo, invece è stato possibile, e in entrambi i casi, evoluzioni sorprendenti del classici ;)

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  2. Caspita che lavoraccio!
    Comunque non conosco questi film, ma c'è l'imbarazzo della scelta, visto che prevalgono i miei generi preferiti, horror e thriller.
    Magari qualche titolo lo recupero.

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    1. Una settimana di "lavoro" sì :D
      Se riesci, se hai Amazon Prime puoi benissimo ;)

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  3. Sicuramente vedrò Cena con delitto e Guns Akimbo. Sono tutti su Prime e avrò solo l'imbarazzo della scelta.
    Hai fatto un lavoro da certosino, complimenti!

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    1. Grazie, comunque soprattutto il primo merita assolutamente ;)

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    2. Visto ieri sera. Mi è piaciuto, confermo la tua recensione.

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  4. Sono d'accordo con la tua recensione riguardo il film "Cena con delitto". 🙂

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  5. Ciao Pietro! Credo che "Cena con delitto" potrebbe interessarmi :-)

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  6. Una bella infornata anche questa volta :) Concordo per A cena con delito, una vera sorpresa! Godibile anche The Aeronauts, passato molto in sordina..ma non è da guardare se si soffre di vertigini :D

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    1. Decisamente no, ma anche se non si soffre l'effetto c'è :D

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  7. D'accordo in pieno su Guns Akimbo, davvero divertente, anche più di quanto mi aspettassi. Invece non mi è piaciuto Knives Out, ma come spiegavo anche da me ho sempre aspettative altissime per questo genere di cose e resto facilmente delusa. Vedo che ancora non hai digerito Speed Racer eh? ;P

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    1. No vabbè, era solo per chiarire, se uso un metodo quello deve essere sempre ;)
      Ci sta, ma penso comunque che ad Agatha Christie gli sarebbe piaciuto :)
      Anch'io non m'aspettavo fosse così entusiasmante, davvero sorprendente :D

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  8. Monster Squad l'ho rivisto di recente e devo dire che si difende ancora bene, da piccolo era uno dei miei cult.
    Della tua lista me ne mancano parecchi, appena posso ne recupero qualcuno, Antebellum e Marrowbone li ho in lista da tempo.

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    1. Beh sì, a parte gli effetti speciali non è invecchiato male, funziona ancora ;)

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  9. Concordo sul tuo giudizio riguardo "Suspiria", il problema-credo-è che Guadagnino abbia voluto fare l'autore ad ogni costo dimenticandosi in molti momenti dell'aspetto narrativo e del fatto che alla fine stava girando un horror. Parere personale.

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    1. Ed io concordo con il tuo parere, severo ma giustissimo.

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  10. Questo mese non ho visto film dell'orrore, ma di solito mi piacciono molto ( ma detto tra noi, se ho paura, mi copro gli occhi!)

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