Inizialmente (o almeno così me l'ero immaginato) questo speciale "Academy Awards" (esattamente come accaduto lo scorso anno) doveva coprire più anni, ma con mia grande sorpresa mista ad incredulità, sono così tanti quest'anno i film candidati resosi disponibili alla visione dalle varie piattaforme streaming che gli spazi vuoti (dei 9 previsti) si sono subito riempiti, non lasciando più spazi ad altri (spazio per: me ne mancano ancora 2 del 2021, 3 del 2022 e 9 del 2023), tanti che addirittura altri due vedrò per il listone di fine mese, non contando che Indiana Jones 5 solo poche settimane fa visto ed una fa recensiti. E quindi su 33 film candidati al momento ne ho visti 15, perché 5 già visti lo scorso anno, ma arriverò a 17 (o forse di più chi lo sa). Comunque sia, seppur in numero maggiore rispetto a tutte le altre volte, non sufficiente per esprimere con cognizione di causa un'opinione professionale, ma ci proverò ugualmente (tenendo anche conto di quello che si dice in giro, e poi dopotutto qualcosa a questo punto credo oramai io capisca). Però prima tengo a farvi conoscere una curiosità su questi 9 film di oggi, se due film si basano sull'attualità ed uno sulla storia, gli altri sei sono tutti tratti da storie vere, con ben quattro biografie e due ispirati e/o basati da essi, coincidenza o caso non saprei, ma strano davvero (il politicamente corretto comunque c'entra sempre). Veniamo ora alle candidature di questa 96ª edizione ed i probabili vincitori. Miglior Film: Killers of the Flower Moon potrebbe non essere il migliore della decina, ma di certo Barbie e soprattutto Maestro non sono all'altezza (quest'ultimo anche degli altri premi). Miglior regista: Nolan è favorito, ma Lanthimos e Scorsese promettono battaglia, ed attenzione anche agli altri due. Miglior attore protagonista: Colman Domingo c'è, ma Paul Giamatti e soprattutto Cillian Murphy hanno più chance. Miglior attrice protagonista: Emma Stone favorita, ma attenzione a Lily Gladstone. Miglior attore non protagonista: complicato abbastanza, ma si ricordi che c'è Robert De Niro, mica pizza e fichi. Miglior attrice non protagonista: vedo favorito il nero sul bianco (e non dico altro, per non sembrare quello che non sono: razzista). Migliore sceneggiatura non originale: basta che non vince Barbie. Migliore sceneggiatura originale: basta che non vince Maestro. Miglior film internazionale: La società della neve mi è piaciuto più di Io capitano, ma molto quotato è La zona d'interesse. Miglior film d'animazione: Spider-Man: Across the Spider-Verse se non dovesse vincere Il ragazzo e l'airone non dispiacerebbe. Migliori effetti speciali: tifo per i Guardiani 3. Migliore canzone originale: l'unica cosa davvero buona di Barbie è la canzone di Billie Eilish, che non può non vincere. Difficile valutare gli altri premi, ma se devo, per la fotografia El Conde; per la scenografia Povere creature!, costumi anche; per il trucco e acconciatura La società della neve; per il montaggio e colonna sonora originale Killers of the Flower Moon; infine per il sonoro Oppenheimer. Penso insomma che non ci sarà un film "eletto", ma una "suddivisione" tra più pellicole, e detto ciò spazio alle mie personali recensioni di film candidati ai Premi Oscar 2024.
[Netflix] El Conde (Horror/Commedia 2023) - Allegoria grottesca del male perenne, qui rappresentato nei panni di un vampiro dall'ex Presidente cileno Augusto Pinochet, dove la componente orrorifica la fa da padrona. Miserie umane, tradimenti, ingordigia e chi più ne ha più ne metta, la famiglia Pinochet è un coacervo di malignità ed il film procede spedito nel suo fascinoso bianco e nero (non stupisce in questo senso la candidatura per la miglior fotografia a Edward Lachman) narrando gesta incredibili e dipingendo personaggi sintomatici di un certo mondo malato. Nella seconda parte il film però perde quota, schiacciato dalle sue stesse ambizioni e dall'introduzione di figure un po' troppo ingombranti come quella della Thatcher, all'inseguimento di una poesia visiva e di immagini che non riesce purtroppo a compiersi (la scena del volo ad esempio). E le due ore di durata non aiutano a mantenere il film col giusto equilibrio, un film diretto da Pablo Larraín, di cui pellicola (comunque migliore dell'ultima) rappresenta della sua cinematografia una novità, affascinante e riuscito, ma non completamente. Voto: 6+
[Netflix] Nyad - Oltre l'oceano (Biografico/Sportivo 2023) - Dopo molti anni di inattività, la nuotatrice Diana Nyad tenta l'attraversamento a nuoto del tratto di mare tra Cuba e la Florida. Il sogno (quasi) impossibile di un'atleta ultra sessantenne che tenta l'impresa con l'aiuto di un piccolo team. Una storia raccontata utilizzando spezzoni di repertorio dei veri protagonisti in un film che è quasi un documentario che mantiene nelle sequenze più coinvolgenti una notevole tensione drammatica. Merito della storia ma anche della buona realizzazione tecnica e della prova di due grandi attrici come Jodie Foster e Annette Bening (tanto che entrambe hanno ricevuto una candidatura all'Oscar), coadiuvate dall'ottimo Rhys Ifans. La storia non la conoscevo, quindi con interesse ho seguito questo film, un film che non eccede, che opportunamente non indugia troppo sul rapporto infausto tra la Diana minorenne e il suo allenatore, e soprattutto non strappalacrime, tranne sul finale, ma era inevitabile. Non resta impresso, ma il messaggio del non arrendersi mai rimane, per un film non perfetto ma godibile e vedibile. Voto: 6,5
[Netflix] Rustin (Biografico/Dramma 2023) - Il bello di questa pellicola quasi esclusivamente "all black" consiste nel narrare la lotta di un intrepido attivista per i diritti civili e la non violenza in chiave umoristica filtrando il tutto attraverso lo sguardo di un protagonista intrepido ma sempre col sorriso sulle labbra (ben interpretato dal candidato all'Oscar Colman Domingo). Ed è proprio per il suo contributo (dietro le quinte) all'organizzazione della grande marcia su Washington che la sua storia personale (di uomo nero omosessuale) seppur brevemente descritta, quasi stona con il resto. Che consiste in un ritmo regolare, dialoghi azzeccati, finale esaustivo, l'utilizzo di sequenze in bianco e nero poi, rende l'atmosfera noir contrastando in maniera voluta quanto efficace col clima disteso delle altre scene. Il film si avvale infine di una pregevole ambientazione, curato nella ricostruzione storica, e tuttavia, seppur può risultare interessante a livello didattico, seppur diretto con diligenza, gli manca la necessaria brillantezza per farlo emergere da una dignitosa media (anche perché retorico, banale ed ordinario). Voto: 6
[Sky] Io capitano (Dramma 2023) - Un sunto esplicativo (non privo di più o meno sana retorica) di ciò che è il fenomeno dell'immigrazione raccontato con gli occhi di due giovani senegalesi che affrontano l'impervio deserto del Sahara per trovare nell'Europa la loro Terra Promessa. Matteo Garrone illustra con piglio fiabesco il viaggio e l'ostilità degli ambienti, scuote con inevitabili immagini dure ma non si dimentica della tensione alla speranza, ribadisce il valore dell'empatia verso i sognatori e i caratteri indomiti. La trama procede in maniera forse troppo schematica (affidandosi agli squarci onirici per colmare alcuni buchi di sceneggiatura), ma il messaggio arriva dritto al punto grazie anche ad un giovane magnetico protagonista. Se Pinocchio descriveva l'odissea per diventare umani, quella di Seydou racconta l'epica di chi conserva la propria umanità nonostante tutto: lo sradicamento, la fuga dalla realtà, il tradimento della fiducia, la mercificazione dei corpi, l'oltraggio alla dignità. Un prezioso punto di vista su un tema tragico del presente, e futuro (la cinquina degli Oscar lo conferma). Voto: 6,5
[Netflix] La società della neve (Dramma/Thriller 2023) - A distanza di oltre 30 anni da Alive - Sopravvissuti, e ancora prima con I sopravvissuti delle Ande (1976), si riporta al cinema la tragedia (o miracolo?) del disastro aereo delle Ande del 1972. Una durata impegnativa che non pesa affatto: il film è strutturato talmente bene che si segue fino alla fine senza assolutamente pesare. Il cast è ben assortito e se la cavano tutti molto bene, nonostante la difficoltà dei ruoli. Era facile scadere nel drammone melodrammatico od ostentare dettagli ed effetti speciali tra l'horror e lo splatter, invece il tutto è gestito con grande stile, lasciando spazio al susseguirsi degli eventi ed alle sensazioni e spirito di gruppo dei protagonisti. Il risultato finale è un lavoro che, anche se non originale (raccontando una storia vera) coinvolge fin dalle prime scene. Un bellissimo film, forse il migliore di Juan Antonio Bayona (anche del già riuscito Sette minuti dopo la mezzanotte), il suo sguardo sul famoso disastro aereo delle Ande è emozionante e coinvolgente, e restituisce tutta l'ansia per la sorte dei passeggeri nonostante la fine sia nota. Merita i riconoscimenti ottenuti, nondimeno più che giustificata la candidatura ai premi Oscar 2024 nella sezione del miglior film internazionale. Voto: 7+
[Netflix] Maestro (Biografico/Romantico 2023) - La versione maschile (ed ugualmente noiosa) di Tàr. Se lì a salvarlo e renderlo più digeribile ci pensava Cate Blanchett, qui ci pensa Bradley Cooper coadiuvato da Carey Mulligan. Il risultato infatti non discosta granché nonostante le insite differenze (questa è vita vissuta). Un film tecnicamente accurato, ma che dopotutto non si discosta eccessivamente dal classico biopic (col personaggio poi, genio musicale narciso e sentimentalmente libertino, era pure bisessuale, è difficile empatizzare). Personalmente mi sono sentito un impermeabile perché il film cerca di dare tanto attraverso la passione di Cooper, tuttavia ti scivola tutto addosso e ti rimane poco o nulla. La pellicola difatti, scivola un po' via senza lasciare tracce profonde, anche se alcune sequenze hanno una carica emotiva non indifferente (soprattutto nell'ultima parte). La ricostruzione d'epoca è curata, Cooper (qui anche regista) impagina con una certa eleganza, ma questo non toglie che, complice anche la lunga durata, il film dia l'impressione di girare a vuoto, con troppe chiacchere e troppa poca musica. E quindi non proprio giustificate le candidature a ben 7 premi Oscar, per questo film patinato e corretto, eccessivamente sopravalutato. Voto: 6
[Disney Plus] Flamin' Hot (Biografico/Commedia 2023) - L'attrice Eva Longoria esordisce alla regia raccontando l'ennesima variazione del sogno americano, questa volta in "salsa messicana", e visto il tema la definizione è più che mai appropriata. La storia di un celebre imprenditore del settore alimentare è molto romanzata (forse troppo) e all'insegna del buonismo (forse troppo) ma è ben raccontata, ambientata e interpretata dal simpatico Jesse Garcia con il valore aggiunto di nomi come Dennis Haysbert e Tony Shalhoub. Un'opera biografica simile a tante, ma simpatica e con un ottimo ritmo (più che la canzone di Diane Warren, oltretutto candidata agli Oscar, della colonna sonora spicca in particolar modo Chi non lavora non fa l'amore di Adriano Celentano cantata in messicano, che praticamente la vale tutta). Non certo memorabile, ma una pellicola gradevole e dalle lodevoli intenzioni. Flamin' Hot porta con sé infatti un grande messaggio di rivincita per tutti coloro che svolgono lavori ritenuti poco gratificanti. La pellicola celebra queste persone, la loro dignità, ma anche i loro sogni e i loro desideri, ricordando quanto il loro lavoro sia essenziale, e solo per questo da non sottovalutare. Perché insomma irrealistica ma solida e riuscita. Voto: 6,5
[Disney Plus] The Creator (Sci-fi/Azione/Dramma 2023) - Forse gli sceneggiatori, quando hanno iniziato a pensare a questo film, hanno avuto in mente di fare un film diverso, con tematiche di un certo spessore tipo l'intelligenza artificiale e il mondo diviso fra due fazione. Alla fine il film ha preso una piega molto più commerciale e il tema dell'AI serve solo come richiamo, ma non viene sviluppato (come tutto il resto). La trama rimane piuttosto convenzionale e ricca di colpi di scena improbabili, perché diciamo che spesso le scelte dei personaggi sono discutibili (sembra di stare alla fiera dei cioccolatai). Per il resto il film non è realizzato male (il sonoro è adeguato, il doppiaggio italiano invece no). Rimane tuttavia il problema della poca empatia con i personaggi, delle poche emozioni, e del poco coinvolgimento, però ci sono tanti (e non disprezzabili) effetti speciali (così tanti che potevano non candidarli agli Oscar?), e soprattutto, seppur derivativo nel suo sviluppo, è anche un film scorrevole, non pesa arrivare alla fine, anche gli attori non sono male. In conclusione, un film dalla notevole confezione ma che ha il difetto di dire meno di ciò che voleva fare. Peccato, dal regista di Godzilla ma soprattutto dell'ottimo Rogue One: A Star Wars Story mi sarei aspettato di più. Voto: 6
[Prime Video] Killers of the Flower Moon (Dramma/Thriller 2023) - Non un brutto film, anzi, vedendo quello che c'è in giro è decisamente sopra la media (d'altronde stiamo parlando pur sempre di Martin Scorsese), tuttavia tralasciando la perfezione dell'aspetto tecnico e le ottime interpretazioni di Leonardo DiCaprio e Robert De Niro (ma Lily Gladstone non è da meno), il film offre una storia sicuramente interessante (ai più, compreso me, sconosciuta) narrata con uno stile asciutto che senza troppi giri scava a fondo nella cattiveria dell'animo umano e porta sicuramente a riflettere lo spettatore, ma non si può negare che sia un film che le tre ore e mezza le fa sentire tutte. Ecco, Killers of the Flower Moon mi ha dato la sensazione di essere troppo dilatato, troppo lungo per la storia che si prefissava di narrare. Un film crudo, che mostra comunque bene quanto l'essere umano faccia schifo, girato ed interpretato ottimamente, ma purtroppo non un capolavoro e non privo (ahimè) di difetti, perché anche solo tagliare mezz'ora dal mio punto di vista avrebbe giovato e reso la pellicola più digeribile. Una pellicola epica a modo suo e coraggiosa nel non voler accelerare, ma con poco di memorabile, manca tra l'altro un po' di emozione. Però diamo a Scorsese quel che è di Scorsese, che dopo The Irishman fa di nuovo centro con questo grande film, che a fronte delle 10 candidature agli Oscar meriterebbe di vincerne alcuni. Voto: 7,5
Gli unici due che hanno catturato la mia attenzione, credevo fossero legati al calcio 😆
RispondiEliminaEl Conde credevo fosse su Antonio Conte (anche se però mi sa che era Gonte, per prenderlo in giro sulla sua parlata). Uno, due, tre, viva viva Pinochet! Però per la durata, anche no.
Io Capitano, ovviamente, credevo fosse un'altra pellicola su Totti. Ma puzza di buonismo da tutti i pori, per sensibilizzare chi è contro l'immigrazione. Sette, otto, nove, il negretto non commuove!
Sul secondo ci sta la similitudine, ma col primo non tanto, comunque libero di dire qualunque cosa, e tranquillo non ti denuncio :D
EliminaBuongiorno Pietro. Concordo pienamente con il tuo giudizio circa La Società della Neve.
RispondiEliminaUn film che seppur molto lento ha un forte potenziale di tensione che nonostante il mio continuo "mi sono stancata, spengo", mi ha dato modo di non mollare la presa. E non me ne sono pentita. Merita davvero. Grazie.
Beh, non è di certo facile la visione, ma per potenza ed intensità un film davvero notevole.
EliminaUnwanted, la serie su Sky l'ho trovata più centrata, drammatica e reale di Io capitano. E t'ho detto tutto.
RispondiEliminaHo capito, ma non penso di vederla per un confronto. Basta ed avanza.
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