martedì 27 febbraio 2024

I film del mese (Febbraio 2024)

L'avevo anticipato in occasione dello speciale Premi Oscar 2024 di inizio mese che avrei visto, per questo post cinematografico di fine mese, e in tempo per la premiazione che avverrà l'11 marzo prossimo, altri 2 film che hanno ricevuto almeno una candidatura, tuttavia la quota Oscar ha raggiunto, per pura coincidenza o meno, le 5 unità, però con ulteriori 3 film candidati (2 di questi oltretutto vincitori di 1 o più premi) agli Oscar ma del 2023. Il che riduce la lista di visioni di pellicole candidate agli Academy Awards, rispettivamente a quota 6 e 16 unità, unità che spero di recuperare presto. Ma nel frattempo ne ho recuperati altri, tra questi due film che ho visto nei "limiti" di visione, infatti per dovere e per essere precisi (come sempre d'ora in poi) segnalo che la visione di The Flash è avvenuta nella settimana gratuita, disponibilità di visione (compresa nel pacchetto Infinity) tra il 26 gennaio ed il primo febbraio scorso, e che per vedere Mad Heidi si ha tempo solo altri due giorni, il film infatti è in scadenza dal catalogo Prime Video a fine mese (ovvero il 29). Il resto, un bel mix, ancora visibile dalle rispettive "piattaforme".

[Infinity Plus] The Flash (Azione/Fantascienza 2023) - Tutto sommato uno dei film di supereroi più interessanti degli ultimi anni, e anche uno dei migliori DC, non che sia un'impresa in realtà. Il primo film dedicato a Flash (interpretato da un simpatico ed ironico Ezra Miller che si sdoppia in due con la sua controparte più giovane) non delude le attese e tiene lo spettatore incollato (o quasi) allo schermo. Andy Muschietti (dopo le fatiche di It) crea infatti un film imperfetto ma divertente, che ha il gusto della bizzarria che contraddistingue questa ondata di storie sul multiverso (che in questo caso vede il supereroe dalla velocità straordinaria ritornare nel passato per cercare di salvare i suoi genitori da drammatici eventi). La sceneggiatura regge (senza evidenti buchi e senza scadere in ingarbugliamenti eccessivi per fortuna) e l'azione diverte. C'è una CGI spesso plasticosa ma c'è anche tanta anima e può scappare la lacrimuccia. The Flash ha inoltre il piacere di ri-annoverare un grande e autoironico Michael Keaton (con annessa colonna sonora) che riprende i panni di Batman dopo 31 anni (apprezzato anche il cameo del compianto Christopher Reeves e a dir poco grottesco quello di Nicolas Cage, ma voluto). Non meritava il flop che ha avuto, una visione merita. Voto: 6,5

[Disney Plus] Empire of Light (Romantico/Dramma 2022) - Un film in cui Sam Mendes pare credere molto, dato che ha firmato anche la sceneggiatura, di sicuro ha momenti evocativi, così come la ricostruzione d'epoca (siamo in Inghilterra anni '80 ) e delle agitazioni sociali in corso è ben fatta, però il regista (del bellissimo 1917 di qualche anno fa) pare voler mettere troppa carne al fuoco e a tratti il film si perde per strada. Malattie mentali, traumi infantili, razzismo, abusi, relazioni impossibili, il vecchio cinema come teatro della vita, tanti temi importanti non sempre sintetizzati con il giusto equilibrio, a dipingere bozzetti struggenti ma nell'insieme poco coesi. Un film in cui si salva l'interpretazione della sempre perfetta Olivia Colman e la solita azzeccata fotografia di quel genio di Roger Deakins (che non a caso ha ricevuto l'ennesima candidatura agli Oscar, nell'edizione del 2023 che vide trionfare Niente di nuovo sul fronte occidentale). Per il resto Empire of Light, in mancanza di riflessione del suo regista, finisce per essere l'ennesima storia infarcita di una retorica che non serve a nessuno. Voto: 5,5
[Netflix] Belle (Animazione/Musical/Sci-fi 2021) - Con BelleMamoru Hosoda confeziona il suo film più intimista e pregevole, e forse anche la sua opera più complessa e controversa (ma di certo non la più originale). Un messaggio potente come non mai (ricca serie di messaggi sociali), minato da una sceneggiatura a tratti leggermente confusa (forse c'è un po' troppa carne sul fuoco) e da una regia tanto ispirata quanto stravagante. Una pellicola intensa, altalenante sul versante grafico e tecnico, ma sontuosa su quello artistico, arricchita da un comparto musicale (canzoni comprese) davvero notevole (ed io raramente ne rimango affascinato). Un racconto di dolore, amore, redenzione e salvezza, declinato magnificamente (seppur non senza qualche difetto) da quello che ormai si può considerare un maestro del cinema nipponico. Non il suo miglior film, non migliore di Mirai per esempio, ma un bel film, coinvolgente quanto basta. Voto: 6,5

[Netflix] Slumberland - Nel mondo dei sogni (Fantastico/Avventura 2022) - Francis Lawrence (quello degli Hunger Games ma anche di Red Sparrow) dirige un film che si rifà alla tradizione del cinema americano per famiglie. Classico film d'avventura, sia pure sui generis visto che è ambientato nel mondo dei sogni (nella sua versione teen mix tra Inception e Paprika), è anche un racconto di formazione, visto il "messaggio" intrinseco sui legami familiari (il tutto diventa inoltre metafora sull'elaborazione di un lutto). Ritmo narrativo abbastanza fluido, nonostante una certa ripetitività nelle dinamiche. Colpiscono ambientazione ed effetti speciali che ne fanno un caleidoscopio visivo molto efficace e d'impatto, nonché il buon feeling tra i due protagonisti, con Jason Momoa autoironico quanto il ruolo richiede. Pellicola godibile, nell'insieme più che dignitosa, anche se un po' troppo prolissa. Ma in ogni caso bella sorpresa. Voto: 6+

[Sky] Felicità (Dramma/Commedia 2023) - Un racconto di vita frammentato tra istantanea d'una certa romanità popolare, schiacciata da un livello culturale di basso livello (in questo ambito c'è l'eccellente contributo di Max Tortora, che regala momenti perfino spassosi) e quello invece opposto, tra lavoro (lei truccatrice nel cinema) e compagno di vita (Sergio Rubini nell'eterno ruolo "acculturato" di "verdoniana" memoria). L'opera prima della Micaela Ramazzotti (qui attrice nonché sceneggiatrice) non convince, appare acerba (lodevole il tentativo ma non adeguatamente approfondito il tema malattie psichiatriche), costellata di ingenue lungaggini e altre scene oltremisura concise, con il risultato di un racconto che fa scaturire nello spettatore qualche perplessità. Voto: 5,5

[Prime Video] Mad Heidi (Commedia/Azione/Horror 2022) - Se anche gli svizzeri si mettono a fare le "tamarrate", allora è la morte del cinema. Scherzi a parte, effettivamente è un film divertente, pieno di citazioni, che ammicca molto allo stile grindhouse alla Tarantino e girato con un budget palesemente ridotto. Forse proprio per mancanza di quest'ultimo elemento a volte mi è sembrato un po' frenato più per una questione pratica che di intenzioni. Le citazioni sono tra le più disparate ed evidenti, prendendo tutti i sottogeneri che finiscono in -ploitation. A volte si vede che certe situazioni da citazione sono piuttosto "meccaniche" (sennò non sarebbero svizzeri), ma nulla toglie alla godibilità complessiva del lavoro. Un lavoro che perde un po' di smalto nella parte finale e tende un po' a perdersi, talvolta esagerato senza motivo, ma sufficientemente valido anche per merito della spettacolare Heidi (per me nella sua versione migliore). Voto: 6
[Paramount Plus] The Whale (Dramma 2022) - Il cinema di Darren Aronofsky è sempre stato coraggioso, bisogna riconoscerlo (e basterebbe vedere Madre!), anche se non sempre a mio parere è riuscito a sfornare film completamente risolti. Come già sperimentato in "The Wrestler" con The Whale ritorna sul tema dell'eccesso e della morte come punto d'arrivo e glorifica il suo interprete, un bravissimo e redivivo Brendan Fraser, su cui adagia l'intero peso di un film a tratti anche sgradevole. Ne esce un racconto abbastanza sincero nelle intenzioni ma che si fa ineluttabilmente ridondante nella sua ripetitività (due ore di film ambientate in una stanza non sono proprio uno scherzo) e sguaiato nel disegno del personaggio della figlia aggressiva (una Sadie Sink che sembra reinterpretare con più ardore ma senza sfaccettature apprezzabili la sua Max di Stranger Things). Alla fine i pregi superano i difetti ed il saldo è positivo, ma tolto l'encomiabile lavoro di Brendan Fraser (che al di là della trasformazione fisica operata dal make up, anch'esso premiato con l'Oscar, si rivela attore a tutto tondo) non vi è quasi nulla che mi farà ricordare questa pellicola (sarà che disdegno l'autocommiserazione e l'autodistruzione, proprio perché vivo una situazione quasi simile). Voto: 6,5

[Prime Video] Women Talking - Il diritto di scegliere (Dramma 2022) - Il plot è potenzialmente interessante e ha dei messaggi forti da proporre e rimarcare. I concetti dell'emancipazione femminile, la voglia di ricominciare, il ribellarsi alle violenze degli uomini sono ampiamente dipanati e, oggi, più che mai argomentati. Il problema di questo film risiede nella (non originale) sceneggiatura (incredibilmente premiata con l'Oscar) ricca di contraddizioni e lungaggini nei dialoghi, ripetitiva e narrativamente lenta. A fronte di questi che sono difetti riscontrabili, e potenzialmente invalidanti per una visione pienamente appagante, c'è da considerare la regia senza grosse sbavature (della piccola Sarah Polley de Le avventure del barone di Münchausen), la discreta performance del cast (cameo per Frances McDormand), gli ambienti ricreati degnamente e, soprattutto, una colonna sonora di buona intensità. Sufficiente ma non esaltante. Voto: 6

[Sky] Tutti amano Jeanne (Dramma/Commedia 2023) - L'animatrice francese Céline Devaux dirige e disegna una commedia (selezionata a Cannes) fuori dagli schemi, in cui i pensieri di Jeanne (quarantenne insoddisfatta) prendono forma animata, e proprio i dialoghi interiori sono la parte migliore e divertente (pungenti e sarcastici) del film, il punto di forza che eleva la pellicola dalla banalità a cui (forse) era destinata. Infatti il modo sfacciato che l'animata coscienza decide di utilizzare per acuire quella che sembra essere una fase depressiva di Jeanne, riesce a creare una sintonia con la protagonista e con le sue insicurezze, capace di rendere la narrazione più coinvolgente di quanto potesse inizialmente sembrare (Blanche Gardin e Laurent Lafitte perfetti interpreti dei loro ruoli che a vicenda si compensano). E pur sembrando a volte confusionario (quasi irrisolto e/o senza una direzione), quest'esordio si guarda con piacere possedendo dalla sua non solo la capacità di divertire ma anche il coraggio di far riflettere su un tema, quello della depressione, proprio attraverso la possibilità di prendersene gioco. Voto: 6
[Sky] Renfield (Horror/Azione/Commedia 2023) - Rivisitazione in salsa fantasy-comedy del mito di Dracula dove il protagonista è il suo "famiglio" che deve provvedere ai bisogni del padrone. Originale l'idea di far partecipare Renfield al gruppo di sostegno dove si renderà conto di essere in una situazione non molto felice e decide di liberarsi del suo "rapporto tossico" con il signore dei vampiri. Nicholas Hoult è abbastanza funzionale ma Nicolas Cage ruba la scena immedesimandosi benissimo nella parte. Awkwafina simpatica nel ruolo della poliziotta sola contro tutti che si allea con il mite Renfield che acquisisce super poteri mangiando insetti. Simpatico con esagerate scene splatter inserite per rendere il film diretto da Chris McKay (dopo il non tanto riuscito La guerra di domani) frenetico e divertente. Una bella sorpresa per un lavoro che non apporta nulla di nuovo ai generi che tocca ma che è godibilissimo dall'inizio alla fine. Voto: 6+

[Sky] Armageddon Time - Il tempo dell'apocalisse (Storico/Dramma 2022) - Affresco con note autobiografiche che affonda nel Queens degli anni Ottanta e racconta un momento della vita americana, uno dei tanti, che vede contrapposti privilegi tra un ebreo fortunato e un ragazzo di colore che vive con la nonna. La mano non è pesante, è leggera, suggerisce, accenna e, insieme a una regia dello stesso tenore (ossia mai ingombrante) si preoccupa di testimoniare. Nel farlo, però, finisce inevitabilmente per annoiare: molti i frangenti in cui ci si aspetta una svolta, un cambio di passo, che non arrivano, rendendo difficile visione e memorizzazione dell'opera. Un'opera cui ricostruzione storica è abbastanza curata, benissimo interpretata (svetta Anthony Hopkins) ma poco riuscita. Voto: 5

[Sky] A Good Person (Dramma/Commedia 2023) - Interpretazioni convincenti (soprattutto a Morgan Freeman niente gli si può dire) e personaggi che offrono varie sfaccettature da analizzare, regia abbastanza sobria nonostante una sceneggiatura un po' prolissa, che tende ad eccedere, in alcuni momenti, nel rendere il racconto altamente drammatico ancor più drammatico, tanto che empatizzare con la protagonista (una comunque brava Florence Pugh) diventa un po' difficile. Non è un film che rivedrei con entusiasmo (Zach Braff ha fatto decisamente di meglio) ma è comunque un lavoro discretamente realizzato (due ore che scorrono senza intoppi, a cui si perdonerà talvolta qualche tocco di retorica e un finale un po' prevedibile), che vale una considerazione positiva. Voto: 6

[Sky/Prime Video] Secret Team 355 (Azione/Thriller 2022) - Film d'azione al femminile nel quale le figure maschili sono relegate sullo sfondo. Si tratta dell'unica novità di una pellicola che appare abbastanza convenzionale prefigurandosi come uno "spy movie" con robuste dosi d'azione. Senza far gridare al miracolo, la storia si segue piacevolmente anche per i frequenti cambi delle location, quasi sempre spettacolari, come si conviene a un film del genere. Buona la prova delle attrici, che mostrano un buon affiatamento reciproco. Poco originale ma godibile. Il finale un po' senza senso tuttavia accresce il "fastidio" e non bastano l'atmosfera di tensione di alcuni momenti, e l'avvenenza delle 5 attrici protagoniste, a far sì che questo Secret Team 355 mi convinca ad assegnargli la sufficienza (anzi molto meno). In parole povere uno spionaggio d'azione che strizza l'occhio ai bond movie, ma che ho trovato poco coinvolgente. Voto: 5
[Netflix] American Symphony (Biografico/Documentario 2023) - Un docufilm diverso dagli altri, commovente e spiazzante come pochi. La storia di un artista e la sua sfida contro il destino, ritratto di Jon Batiste tra successo ed avversità. Un film che unisce musica, amore e la realtà post-Covid, che agli Oscar 2024, nella categoria canzone originale, spera. Ma al di là di questo, American Symphony è un documentario che ha il pregio di essere autentico (come pochi altri). Jon Batiste ci permette infatti di entrare nella sua vita e si mostra personale e molto, molto sincero. Egli che si trova all'apice del successo (con un concerto evento da realizzare), quando la vita gli riserva un duro colpo. Un tumore, a lungo dormiente, torna a sconvolgere la vita della sua compagna, Suleika Jaouad. Inizia così un percorso pieno di ostacoli e successi, raccontato appunto in questo docufilm, che fornisce, come detto, un ritratto di due artisti inimitabili di fronte a un bivio e una profonda riflessione sull'arte, sull'amore e sul processo creativo. Perché arte, musica, cinema e vita si fondono in un tutt'uno nel documentario di Matthew Heineman (regista tra gli altri di A Private War), un documentario non capolavoro (non esente da difetti tipici), ma meritevole d'esser visto e vissuto. Voto: 7

[Sky] A Thousand and One (Dramma 2023) - Dramma di una madre, passabile ma non indimenticabile. A Thousand and One, al netto di una indecifrabile sensazione di superficialità, è un film che decanta un po' alla volta, soprattutto a fine visione. Un film forte, quasi romanzesco. Resta impresso il forte realismo suggerito dalla regista A.V. Rockwell, che sceglie i cambiamenti di Harlem per raccontare la storia di due "randagi" che provano ad essere madre e figlio. Il film poggia quasi interamente sui due protagonisti (entrambi bravissimi) e procede a ritmo serrato elargendo più di un momento commovente. Tutto ciò è sicuramente ammirevole, specie in un'opera prima, eppure A Thousand and One, risulta a chi scrive, appesantito da una durata eccessiva e da una sensazione di già visto, e coinvolgente sino a un certo punto, una serie di difetti ricorrenti negli esordi (e acerbo, senz'altro, ma occhio). Nel complesso bello e carico di significato. Voto: 6,5

[Sky] Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno (Azione/Thriller 2023) - Probabilmente il migliore della saga dal punto di vista della spettacolarità delle azioni. Il buon Tom Cruise anche a 60 anni suonati riesce brillantemente nei panni dell'action man. Se parliamo invece di trama allora usciamo dai canoni della missione impossibile ordinaria per entrare nella fantascienza pura (stiamo parlando di qualcosa molto simile a Skynet di Terminator), e nel complesso delude, parte da premesse pretenziose e dà luogo a un gioco delle parti poco verosimile (candidature agli Oscar comprese). Storia che si può suddividere in tre tronconi: aeroporto, Italia (va detto che sulla parte di Roma ho avuto una sensazione di déjà-vu con l'ultimo Fast and Furious) e treno per quasi 3 ore, troppe per il soggetto schematico e risicato dello script. Non che sia un film noioso, tutt'altro, ma francamente tirato all'inverosimile. Discreti gli ingressi della Hayley Atwell e del cattivo Esai Morales, non male insomma, ma da vedere dopo aver assunto una robusta dose di sospensione dell'incredulità. Voto: 6

6 commenti:

  1. Le delusioni per me sono state Mad Heidi (forse sono "cresciuta" ma 'ste cretinate non mi divertono più) e Belle, da cui mi aspettavo faville, invece mi ha convinta poco. Bellissime sorprese The Whale e Women Talking, mentre per Slumberland ho ancora male agli occhi per l'eccesso di CGI terrificante. Neanche a dirlo, il film che ho amato di più nel mucchio è stato Renfield, con un Nicolas Cage strepitoso!

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    1. Beh in effetti film come Mad Heidi credo che sopporterò ancora per poco...
      Da Belle in verità aspettavo di peggio, nel senso che credevo fosse una copia de La Bella e la Bestia, non è proprio così, e menomale.
      Con Slumberland non ho avuto quest'effetto...mentre il problema di The Whale e Women Talking sono stati gli elogi eccessivi.
      Almeno d'accordo su uno, ma non c'erano dubbi d'altronde, se c'è Nick soprattutto ;)

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  2. Mad Heidi mi ha stufato quasi subito, ti dirò. Ottimo il corto, un'idea simile dilungata a film è quasi eccessiva...

    The whale invece mi piacque, e pure non poco. Però scriverne fu difficile assai

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    1. Il corto? Non ne avevo idea, devo recuperarlo, comunque eccessivo non tanto la durata quanto il tutto :D
      In un certo senso difficile anche per me, scrivere, giudicare e vedere, diciamo che ci sarebbe molto di cui discutere, ma di sicuro è un film che non può lasciare indifferenti, ed è certamente un pregio.

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  3. Non ne ho visto neanche uno ma qualcuno è in lista: Flash (ma devo ancora guardare Shazam 2); Slum-coso ma solo per Momoa (non è il mio genere); la balena ciccio bomba con Fraser.
    Empire of Light mi aveva attirato per il banner ma dopo averti letto ne faccio volentieri a meno. La retorica la lascio a chi piace.
    Felicità potrebbe piacermi ma per ora passo.
    Renfield se mi capita lo guardo solo per come mi parli di Cage! 😁

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    1. Ma guarda, se Flash è d'obbligo dopo quell'altro, l'unico che dovresti vedere è soprattutto Renfield, un mix di sangue e budella :D

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