C'è già stato uno Speciale Cinema della piattaforma streaming (a pagamento ed in abbonamento) Disney Plus (lo trovate Qui), ma un altro dovevo farlo. Dovevo perché, con l'obiettivo di vedere più film possibili inerenti agli ultimi Premi Oscar (ma non solo), era imprescindibile farlo entro quest'anno. Cosicché, pur se solo otto film, stavolta li ho inseriti (al contrario dell'altro) tra i film del periodo, il primo di questo mese, che arriva un po' prima, ed un altro arriverà tra due settimane, per lasciare "spazio" allo Speciale di Halloween di fine Ottobre. Ma tornando a questo buon periodo, ovviamente cinematograficamente parlando, che è stato, perché almeno due film entreranno nella Top finale annuale, ho recuperato sia i quattro film candidati agli Oscar nel 2021 che le ultimissime nuove uscite (di quelle che mi interessavano), della Disney e di conseguenza della Pixar, la vera punta di diamante della casa di Topolino. Per scoprirli vi basterà leggere, roba di 8 minuti.
Onward - Oltre la magia (Animazione/Avventura/Fantasy 2020) - La ricerca del padre ha in questo riuscito (ma non eccezionale) lavoro della Pixar un significato metaforico, si tratta di un racconto di formazione i cui significati sono "stratificati" con simbologie diverse a seconda della fascia di età dello spettatore. Il versante puramente spettacolare è come sempre accade di alto livello, con una magnifica ricostruzione di una società alternativa (l'universo costruito è ricolmo di colori, scenografie suggestive e personaggi con un ricco background) che ha perso la magia a favore della tecnologia (una critica forse leggera nell'economia del film ma giusta). L'espediente è quello solito del viaggio on the road che porta anche alla conoscenza di se stessi, non mancano perciò svariati luoghi comuni sparsi a riempire i vagabondaggi di due fratelli e del loro padre, metà di qua e metà nell'aldilà. Un film che mostra il suo lato emotivo e più divertente nella seconda parte, in quello che è un susseguirsi di crescente azione. L'immaginario fantasy integrato con l'ambiente urbano è arricchito da un percorso rocambolesco che ricorda Indiana Jones, con trabocchetti e trappole. Un'avventura quindi classica, ma appagante, completa ed emozionante come da tradizione Disney. L'utilizzo della magia permette qua e là di sbizzarrirsi in trovate divertente e ben congegnate. E tuttavia, per quanto esso rimanga un buonissimo film (sicuramente meritevole di una candidatura all'Oscar), non ha la forza di imporsi. Qualche forzatura, qualche cliché ed a livello grafico non è un lavoro strepitoso questo (non come altri almeno), però sì, è godibile. Non rimarrà infatti nella storia, ma fa (ed abbastanza bene) il suo sporco lavoro di intrattenimento. A conti fatti, e nonostante tutto, il 22° lungometraggio d'animazione Pixar (il secondo diretto da Dan Scanlon dopo Monsters University del 2013) merita indubbiamente la visione. Voto: 6,5
Soul (Animazione/Commedia/Dramma 2020) - La Pixar raramente sbaglia e qua non sbaglia, anche se ritorna a parlare di anime e senso della vita. In questo senso, Soul forse non ha l'originalità e la brillantezza di un Inside out, per esempio, ma è comunque un film molto riuscito. Molto solido nella narrazione (ci sono frangenti che smontano cliché, altri di grande ispirazione e intensa suspense, con una velo di amarezza di fondo, che scivola spesso nel sorriso) e nella stessa semplicità del suo messaggio, il vivere stesso che diventa uno scopo anche nella semplice quotidianità pur senza rinunciare a scopi più alti. Messaggio valido ma semplice, così come gli avvenimenti. A tratti forzano pure con l'umorismo, le citazioni di personaggi storici fanno pena e di certo gli manca qualcosa in termini di capacità di coinvolgere, rispetto al precedente lavoro di Pete Docter, che gli resta superiore, tuttavia anche Soul mi ha intrattenuto (e con gusto), anche Soul è bellissimo. Un film chiaramente di grande livello, che ha un momento di flessione, forse, verso metà, quando sembrerebbe mettere troppa carne al fuoco (non tutti i personaggi sono azzeccati secondo me), ma poi invece è tutto al posto giusto e anzi la seconda parte del film è tanta roba. Si parla di emozioni, si parla di passioni, di scintilla del vivere umano, anche di assurdità dell'esistenza in qualche punto. Il tutto è molto delicato, leggero e devo dire che il finale lascia una sensazione positiva, di desiderio di andarsi a vivere la vita ogni istante come qualcosa di donato e di importante. Il tutto è poi accompagnato da una buonissima colonna sonora, tutta sui toni del jazz (colonna sonora anche vincitrice di un Oscar, il secondo della pellicola dopo quello per il miglior film d'animazione). Molto variegata l'animazione, dalla semplicità di figure molto stilizzate alla complessità di quelle più realistiche. Non si crea un effetto straniante, anzi proprio la fusione di stili così differenti è una delle carte in più di questo film. Un film piuttosto singolare il cui merito sta nel saper essere originale e teorico senza perdere mai un filo di leggerezza, sta nel sapersi alimentare del bizzarro contrasto tra l'ambientazione newyorkese caotica del mondo reale e quella ovattata e magica dell'Anzi-Mondo. Un'opera destinata chiaramente a un pubblico adulto (il film invita difatti a vivere ogni giorno con passione, gustandosi ogni più piccola cosa senza sprecare nemmeno un istante, difficile far passare un simile messaggio, per quanto importante, ad un bambino), un'opera capace di divertire e far riflettere, un'opera da non perdere. Voto: 7,5
Mulan (Azione/Fantastico 2020) - Non male, ma onestamente non mi ha convinto totalmente, anzi, personalmente non ne sono rimasto molto entusiasmato son sincero. Il cartone del '98 visto mi piacque abbastanza (pur non rientrando mai tra i miei classici Disney preferiti), ma questo film è molto diverso, e meno riuscito (per la regista Niki Caro un deciso passo indietro dopo La signora dello zoo di Varsavia ed altri prima). Il tutto è formato da alti e bassi, la scenografia e la fotografia sono di ottimo livello, di certo l'aspetto migliore del film, colpiscono parecchio. La storia non scorre in modo fluido, dl coinvolgimento emotivo ne ho avuto molto poco e non è di certo travolgente, la figura della giovane donna che per sviluppare tutte le sue notevoli potenzialità deve rivelare e rivendicare il suo essere donna viene posta in una prospettiva che poteva essere certamente migliore, così come il riconoscimento del suo ruolo femminile da parte degli uomini. Molto meglio la parte iniziale del film, mentre nella parte finale perde molto. Non mi è dispiaciuta la scelta di andare incontro al Wuxia per quanto sia, dal punto di vista dei combattimenti, abbastanza debole. Si tiene l'attenzione tutta sulla protagonista e il resto dei personaggi non sono caratterizzati bene, sia per una questione di tempo, sia per scelte narrative. Più che altro sono degli stereotipi semplici da identificare. La protagonista Liu Yifei è brava (e bella il giusto) ma lo stuolo di nomi illustri a fare da contorno si adopera giusto il minimo (Donnie Yen, Tzi Ma, Jet Li e pure Gong Li), eccezion fatta forse per il villain di Jason Scott Lee. Alla fine risulta gradevole ma visto lo sforzo produttivo poteva essere ben altro. Purtroppo i live-action continuano ad essere perlopiù sbiaditi. Voto: 5,5
Il richiamo della foresta (Dramma/Avventura 2020) - Ennesima trasposizione, la quinta per essere precisi, del celebre romanzo di Jack London. Una trasposizione non molto emozionante e purtroppo troppo edulcorata. La pesante "intrusione digitale" poi (è evidentissimo che il protagonista canino sia generato al computer) ammanta la pellicola di una patina di falsità che impedisce di godere appieno di una storia sempre coinvolgente e degli splendidi scenari naturali dell'Alaska dei cercatori d'oro e dei branchi di lupi (anche se io gli continuo a preferire Zanna Bianca, di cui trasposizione animata recente ho apprezzato). Male infatti il cane in CGI che ci ricorda quanto sia finto in ogni momento, specialmente perché si è scelto (sbagliando) di farlo agire e muovere da cartone animato (scelta forse condizionata dal fatto che il regista Chris Sanders nel campo sia "maestro"? Lilo & Stitch, Dragon Trainer, I Croods). Inoltre le reazioni di un cane dovrebbero essere quelle di un cane, non di un essere umano. Creato per i bambini, elimina tutta la crudezza del libro edulcorandolo all'ennesima potenza. Alcune scene visivamente affascinanti, ma niente di più. Il richiamo della foresta difatti, intrattiene ed è carino da vedere, ma nulla di eccezionale, anzi (Togo indubbiamente più riuscito). Si apprezzano tuttavia le interpretazioni del cast, a partire da un felicemente ritrovato Harrison Ford. A conti fatti però, uno dei peggiori adattamenti del romanzo, più fedele (e decisamente migliore) la versione del 1972 con il grande Charlton Heston. Si poteva e si doveva fare meglio. Voto: 5,5
Crudelia (Dramma/Thriller/Commedia 2021) - Più che un prequel de La carica dei 101, un reboot del personaggio di Crudelia De Mon (o Cruella De Vil) ripensato come una psicotica dark lady. E' quindi questo un altro tassello riguardo la rivisitazione dei cattivi Disney, cattivi che rimangono come indole in questo film, ma cattivi anche più sfaccettati. Al pari (ma meglio) di Maleficent (di cui secondo capitolo mal riuscito) viene proposto lo stesso lavoro di origine di tale personaggio che prendendo una moda attuale (Joker di Todd Phillips), strizzando l'occhiolino al passato con il nuovo che insidia le sicurezze del vecchio come in Eva contro Eva, Emma (Stone) contro Emma (Thompson), riesce a a far quadrare piuttosto bene il cerchio, sia pure con i suoi difetti, in primis una lunghezza non necessaria. Abbastanza simpatico, ben realizzato sotto il profilo tecnico e soprattutto recitato molto bene da tutto il cast (molto ben caratterizzati i due "scagnozzi" della De Mon, molto simili agli originali animati ma meno goffi e macchiettistici, interpretati da attori di livello come Joel Fry, visto in Yesterday di Danny Boyle, e Paul Walter Hauser, splendido protagonista di Richard Jewell di Clint Eastwood) ed in specie dalle due protagoniste. Musicale quanto basta senza diventare (fortunatamente) un musical, il film si aggiudica sin d'ora la nomination agli Oscar per i costumi che sono senz'altro l'elemento che spicca. Purtroppo la pellicola, a mio avviso, non si eleva oltre nella valutazione per via della lunghezza eccessiva di cui sopra (100 minuti dovevano essere il massimo consentito), inoltre vi sono scene davvero eccessive nel tamarrismo ed alcune sequenze in CGI stonano con la bontà complessiva degli effetti speciali, basti pensare al finale sulla scogliera. Vincente comunque la scelta di Craig Gillespie (quello del riuscitissimo Tonya), autore di una regia elegante e ritmata che sfrutta al meglio l'ambientazione variegata ed atipica. Gradevole la colonna sonora per un film riuscito, anche se certamente derivativo. Nel complesso non male comunque. Voto: 6+
Raya e l'ultimo drago (Animazione/Avventura/Fantasy 2021) - Disney costruisce il suo lungometraggio sulla mitologia orientale della quale il drago è uno dei simboli maggiori ma non dimentica di mettere al centro della narrazione, come sempre più spesso le capita, un personaggio femminile forte. Ne deriva un lungometraggio che, pur non all'altezza dei capolavori della casa, è divertente, pieno di azione e può contare su un'animazione impeccabile (un realismo impressionante delle animazioni, una cura del dettaglio che è pura meraviglia) ma soprattutto su scenografie e sfondi da applausi (di qualità anche dal punto di vista musicale). Peccato che la storia sia troppo, ma davvero troppo banale (perché insomma la storia è veramente a prova di cretino, è tipo un videogame) e non ci sia nessun approfondimento dei personaggi. Umorismo un po' eccessivo da parte di troppi personaggi, a cominciare dalla "draga", e un buonismo francamente esagerato nel finale. Al di là di ciò, non mi è spiaciuto, è gradevole, un bel passatempo, realizzato (come detto) tecnicamente benissimo, con bei personaggi che, bene o male, funzionano tutti. Il 59º classico Disney, diretto a quattro mani, anche da Don Hall, già co-regista del bellissimo Big Hero 6, non mi ha entusiasmato, ma è comunque piacevole. In definitiva lo definirei un Disney minore, forse adatto a un pubblico un po' meno smaliziato. Voto: 6
L'unico e insuperabile Ivan (Dramma/Fantastico 2020) - Non bisogna essere animalisti per comprendere un semplice concetto: gli animali selvatici devono stare nel loro habitat naturale, seguendo il corso della vita, e l'unica cosa che l'uomo deve fare è assicurare loro la libertà. E' questo (teoricamente) semplice diktat viene rimarcato con decisione nel film prodotto da Angelina Jolie, con l'approvazione della Disney, che racconta la vera storia del gorilla Ivan, passato dalle mani dei bracconieri a quelle di un centro commerciale e usato come intrattenimento per i clienti. Un film in tecnica mista, visivamente impeccabile (gli animali "digitali" sono resi infatti straordinariamente bene e interagiscono con gli attori umani in modo assai naturale, tuttavia esagerata, ma giustificata la candidatura agli Oscar per i migliori effetti speciali), che instilla simpatia ma anche tanta malinconia, tra una serie di piccole avventure e riflessioni condivise dai protagonisti. Peccato solo che, la regista Thea Sharrock (quella di Io prima di te) non imprima personalità alla storia, e questo soprattutto per i demeriti di una sceneggiatura non propriamente convincente, che la suddetta storia non riesca ad emozionare più di tanto (perché indubbiamente troppo basso il target di età), e che gli attori umani poco incidano. Bryan Cranston resta un grandissimo attore, ma non sarà di certo per questo film che sarà ricordato negli annali. La sua prova è importante, ma frenata da una caratterizzazione dei personaggi umani poco ammiccante. All'insegna dei buoni sentimenti, una commedia ben fatta ma non del tutto riuscita. Voto: 6
Luca (Animazione/Avventura/Commedia/Fantastico 2021) - Non è forma di patriottismo se dico che gli italiani quando vogliono (e possono) sono capaci di grandi cose, anche nel cinema d'animazione, vedasi i recenti Gatta Cenerentola e La famosa invasione degli orsi in Sicilia, ed ora ecco questa pellicola, ben diversa da quelle, ma ugualmente ben riuscita. Luca, un bel film sull'Italia e sull'Italianità, attraverso gli occhi del regista (ed anche sceneggiatore) Enrico Casarosa (all'esordio in un lungometraggio) e le tasche della Pixar in collaborazione con la Disney. Un film d'animazione che è una ventata d'aria fresca, una goduria per occhi, cuore e mente. Sarà che appunto per noi italiani è un film particolare, che ci strizza l'occhio e ci solletica l'orgoglio, ma fondamentalmente è un bellissimo cartone per ragazzi, leggero e pulito con una morale di tendenza. L'idea è accattivante, la storia si segue senza affanni ed è resa molto gradevole dalla buona dose di ironia e dalla simpatia dei personaggi, oltre che dalla valenza emozionale di messaggi non nuovi ma sempre di grande rilevanza e attualità. Luca guadagna molto sull'aspetto visivo, con un'ambientazione splendidamente colorata e dettagliata, di una bellezza quasi terapeutica, tra le tinte calde e tenui di Portorosso (cittadina di fantasia ispirata ai luoghi delle meravigliose Cinque Terre) e quelle fresche e sfavillanti del mondo sottomarino. La pellicola è un esplosione di immagini e colori, con i vicoli meravigliosamente tratteggiati e una tecnica di animazione eccellente con il sottofondo di una colonna sonora ricca di classici della canzone nostrana. E' vero che la rappresentazione di luoghi e personaggi è un po' troppo "turistica", ma si tratta di un peccato veniale di una pellicola decisamente riuscita. Sicuramente la trama è un po' sempliciotta, lontana da altri capolavori della Pixar, i pretesti narrativi infatti sono tutti piuttosto fragili, seppur non incidano in maniera significativa sulla storia, che rimane gradevole. E poi è vero che sotto l'aspetto dell'intrattenimento convince, molto meno però sulla scelta dell'elemento della magia, che è inserito un po' alla carlona, senza dare allo spettatore una qualche spiegazione ragionevole. Nonostante ciò e per concludere, direi che Luca è un film decisamente carino e godibile, nulla di eccezionale ma apprezzabile. Un prodotto più che discreto, a mio avviso giustamente meritevole di tanta attenzione ed elogi. Voto: 7
Ecco infine i film scartati ed evitati del periodo: La brava moglie, Divine - La fidanzata dell'altro, Vivere (2019), Semper Fi - Fratelli in armi, Lasciali parlare, Latte e la pietra magica.
Luca merita attenzione ed elogi, ma gli dai solo sette?
RispondiEliminaMeritava almeno un bell'otto.
È un film d'animazione riuscitissimo, dai!
Non mi ha dato quella sensazione, tutto qui ;)
EliminaCiao ho visto solo Luca e se devo essere sincero l’ho trovato il più debole tra quelli della Pixar/Disney che conosco io.
RispondiEliminaNon so non mi ha convinto appieno.
Belli i temi che affronta, tolleranza verso la diversità ,accettazione ecc..ma l’ho trovato scontato e a volte anche noiosetto.
Ragiono da adulto chiaramente…per i ragazzini va più che bene.
Beh anch'io sono adulto, diciamo che il fatto che sia "italiano" ha aiutato, ma almeno è fresco ed onesto ;)
EliminaSoul mi ha distrutta, forse peggio di Inside/Out. L'ho visto in un periodo orribile e non ho potuto fare a meno di sentirmi nella stessa condizione del protagonista, quindi ho pianto tutte le mie lacrime. Non che Onward mi abbia rallegrata, soprattutto sul finale ma, insomma. Comunque due splendide opere, ognuna a modo loro.
RispondiEliminaDi Crudelia pensavo peggio, invece mi sono molto divertita guardandolo, anche se è comunque zeppo di difetti. Ma il punk e la moda sono due miei punti deboli, non potevo volergli male.
Così come non posso volerne a Luca, ambientato nella mia Liguria, una storia dolce e deliziosa come poche.
L'umore conta pure, ecco perché a volte decido che film vedere anche in base a quello, che altrimenti è tremendo.
EliminaEd entrambi Soul ed Onward emozionanti decisamente sono, anche se diversamente riusciti, quindi ti capisco.
Io al contrario punk e moda anche no, qui però non mi ha infastidito, e comunque anch'io pensavo peggio.
Sì, semplice ma con un cuore...italiano ;)
Condivido il tuo pensiero su Onward e Soul entrambi, in modo diverso, belli ma con dei difetti (soprattutto il primo, che come dici tu non diventerà un cult come altri) però incisivi, fatti bene, soprattutto se si pensa a tutte le istanze che i film devono rispettare e bilanciare oggigiorno. Una cosa molto bella, per entrambi i film, è che Disney Plus mette a dispisizione moltissimi speciali sulla realizzazione, che sono interessantissimi. Concordo anche su Ivan, mi è piaciuto molto ma poteva essere ancora meglio.
RispondiEliminaGli speciali non ho visto, chissà che li riesca prossimamente a vedere, che ancora ho tanto da recuperare ;)
EliminaDovrei fare come te e recuperare gli ultimi film Pixar! :--)
RispondiEliminaBeh, per chi ama l'animazione è imprescindibile farlo ;)
EliminaIo voglio veder Soul, Onward e Luca. Penso che ognuno a suo modo potrebbero piacermi tutti e tre. Ma ancora Mulan?😆😆😆
RispondiEliminaPenso anch'io. E sì ancora, anche se non era necessario.
EliminaSoul davvero grandissimo film, a mio avviso meglio di Luca, anche se adatto ad un pubblico più adulto ;)
RispondiEliminaE' meglio anche per me, i voti dicono tutto ;)
Elimina"Soul" l'ho visto e sono d'accordo con la tua recensione. Gli altri film li devo recuperare! 😊
RispondiEliminaSì, molto bello. Scommetto tutti, dopotutto tutti possono fare al caso tuo ;)
EliminaNo, niente, non mi attira manco mezzo di questi 😝
RispondiEliminaMi sa che su questo topic non ci rivedremo più 😅
Aveva una lontana possibilità quello con Ford ma dopo la tua recensione... a parte che non ho mai visto neanche le altre trasposizioni ma 'sta faccenda del cane "umanizzato", per carità! Vada la CGI fatta male ma l'esagerazione di un comportamento animale, anche no!
Ti capisco, sul film di Ford nulla da aggiungere, però dai almeno Luca dovresti vederlo ;)
Elimina