Sempre seguendo la continuità delle serie Marvel, che mi sta portando ad intraprendere, seppur con alcune defezioni, un piccolo viaggio a ritroso dalle serie ex Netflix in poi, ecco ritrovatomi con un piccolissima serie, una simpatica raccolta di cortometraggi ben realizzati con cui i Marvel Studios fanno (nuovamente dopo lo speciale natalizio uscito però successivamente) centro. Cortometraggi brevissimi, di tre minuti e mezzo, quasi completamente muti ma pieni di idee sfiziose. Generi diversi, tante risate e anche qualche momento emozionante, con una CGI davvero ben realizzata. Parlo (come se non l'aveste già capito) di I am Groot, serie di cinque corti dedicati all'amato personaggio della saga dei Guardiani della Galassia, in cui la tematica comune è la crescita, riprendendo ottimamente lo stile scanzonato della saga di James Gunn. Piccole grandi storie per un piccolo grande personaggio. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla naturalezza con cui, grazie a pochi elementi, si lasciano intendere momenti di totale tranquillità in viaggio sulla nave o in sosta su qualche pianeta. Queste piccole grandi avventure di (Baby) Groot mi hanno stampato il sorriso in faccia per tutto il tempo, facendomi genuinamente esplodere in fragorose risate di tanto in tanto. Tra l'altro, mi fa sorridere anche solo il pensiero che sia sempre Vin Diesel a doppiare il personaggio. E tra slapstick e black humor, intrattenimento assicurato per una mezz'oretta, e in questo senso l'unica pecca è proprio questa, si consuma davvero in un batter d'occhio. Ma al di là di questo una serie semplicemente deliziosa, che ha bisogno di sole tre parole per convincere: I am Groot! Ne faranno altri di questi fantastici corti, e non ne vedo l'ora, ma intanto ecco la lista delle serie viste nell'ultimissimo periodo.
I delitti del BarLume (10a stagione) - La nuova stagione si fa in tre, anzi in quattro, c'è pure uno speciale di mezz'ora sui 10 anni della serie, una serie che cambia (al posto dei classici due episodi quest'anno ne abbiamo avuti ben tre: Indovina chi?, Resort Paradiso ed E allora Zumba!) ma che riesce a non mutare la sua natura, che da 10 anni riesce a coniugare brillantemente tradizione e cambiamento, mantenendo inalterata la propria discreta qualità. E I delitti del BarLume non cambia la propria formula di commedia/gialla sempre più comica e sempre meno "gialla", cosa che può far certamente storcere il naso ai puristi dei polizieschi come me, ma che riesce ugualmente a convincere ma soprattutto divertire. Dopo il finale della nona stagione, era lecito attendersi un ciclo di episodi incentrato sul triangolo amoroso fra Massimo, Beppe e Tizi. La decima stagione sterza invece in territori inaspettati, concentrandosi sui personaggi secondari e lasciando sullo sfondo questi tre personaggi, comunque fondamentali per le dinamiche narrative dello show. Un'operazione sulla carta rischiosa, ma che risulta, almeno in parte, vincente. Ormai I delitti del BarLume racconta le disavventure di un gruppo di amici di Pineta alle prese con situazioni criminali al limite, e va bene (ma non benissimo) così. Di conseguenza, fra fallimentari raccolte differenziate, elezioni comunali che si trasformano in vere e proprie faide private e future convivenze tutte da scrivere, ma anche intuizioni registiche e temi "corretti" affrontati col necessario tatto e con il giusto garbo, I delitti del BarLume fa ancora una volta centro, lasciandoci con la voglia di tornare al più presto a Pineta per divertirsi nuovamente con uno dei prodotti televisivi italiani più efficaci e longevi. Voto: 6+